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L’eredità di Jimmy Carter

In 3 sorsiJimmy Carter, 39° Presidente degli Stati Uniti, è scomparso il 29 dicembre. Nonostante fosse impopolare alla fine del proprio mandato, la sua eredità è andata oltre. Dopo la Presidenza si è distinto per il suo impegno civile per la promozione della democrazia e la difesa dei diritti.

1. ADDIO A CARTER

Il 29 dicembre, all’età di 100 anni, è morto James Earl Carter Jr., meglio conosciuto come Jimmy. È’ stato Presidente degli Stati Uniti dal 1977 al 1981, nonché l’ex Presidente più anziano della storia.

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Fig. 1 – Carter fotografato durante un’intervista ad Atlanta nel 2011

2. LA SUA AGENDA

La sua carriera politica è iniziata in Georgia, dove si è distinto per la lotta contro la segregazione razziale. Nel suo discorso d’insediamento come Governatore nel 1971 dichiarò “il tempo della discriminazione razziale è finito”, sottolineando che diritti e opportunità dovessero esser garantiti a tutti. Con Walter F. Mondale come vicepresidente vinse la corsa alla Casa Bianca nel 1976. Carter è ricordato per una serie di iniziative di politica estera, tra cui gli Accordi di pace di Camp David tra Israele ed Egitto, la normalizzazione delle relazioni con la Cina, la firma dei trattati con cui gli Stati Uniti si impegnarono a cedere il controllo del Canale di Panama. Tuttavia, una serie di eventi influì negativamente sulla sua popolarità, tra cui la gestione della crisi degli ostaggi in Iran nel 1979, quando decine di cittadini furono detenuti per 444 giorni dai rivoluzionari iraniani che avevano preso d’assalto l’Ambasciata degli Stati Uniti a Teheran. A questi si aggiunsero la stagflazione causata dalla crisi petrolifera degli anni Settanta e l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979. La sua impopolarità nel 1980 favorì il suo avversario repubblicano Ronald Reagan e Carter non ottenne la rielezione per un secondo mandato. Da allora l’ex Presidente si è comunque distinto per l’impegno civile nel trovare soluzioni pacifiche ai conflitti internazionali, nel promuovere la democrazia e i diritti umani, che gli valse il Premio Nobel per la Pace nel 2002.

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Fig. 2 – Il Presidente degli Stati Uniti Carter, il Presidente dell’Egitto Sadat e il Primo Ministro israeliano Rabin a Camp David nel 1978

3. UN MONDO DIVERSO

Il mondo che Carter ha cercato di cambiare appare oggi molto diverso. Innanzitutto, a più di un anno dal 7 ottobre 2023, la normalizzazione tra Israele e i Paesi arabi non ha avuto gli effetti auspicati, poiché il Medio Oriente è ancora devastato dalla guerra. Tra pochi giorni si insedierà Donald Trump, il quale ha una visione opposta su molti aspetti rispetto a quella dell’ex Presidente democratico. Ad esempio, ha lanciato la provocazione di riprendere il controllo del Canale di Panama, mossa che se fosse realizzata annullerebbe tutte le trattative degli anni Settanta. Per quanto riguarda la Cina, Trump parla apertamente di competizione, vedendo il Paese come il principale avversario, mentre Carter fu uno dei fautori della normalizzazione dei rapporti, anche se in circostanze diverse. Sul fronte interno, Carter ha promosso la tutela ambientale e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili. Al contrario, Trump sostiene l’aumento della produzione di combustibili fossili. In definitiva, le priorità di Carter oggi appaiono lontane e quasi irraggiungibili. Il suo impegno per contrastare il declino della democrazia e promuovere la mediazione nei conflitti ha ceduto il posto oggi a un Presidente di tendenze isolazioniste e che ha varie volte elogiato Capi di Stato autoritari.

Iolanda Cuomo

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Perchè è importante

  • È morto Jimmy Carter, Presidente degli Stati Uniti dal 1979 al 1981. Dopo la sua Presidenza, si è distinto per il suo impegno civile, che gli è valso il Premio Nobel nel 2002.
  • Carter ha cercato di orientare la politica estera degli Stati Uniti in un periodo particolarmente delicato della storia statunitense. Alcune delle sue decisioni continuano ad avere un impatto ancora oggi.

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Iolanda Cuomo
Iolanda Cuomohttps://ilcaffegeopolitico.net/author/iolanda-cuomo

Campana, classe 1999. Sono una studentessa di ” International Relations/ Security and Diplomacy” presso l’Università Federico II di Napoli con una sterminata passione per la lettura e la storia. Da sempre appassionata di dinamiche internazionali, nel 2022 ho frequentato il corso di analisi geopolitica della Scuola di Limes. Dal 2022 collaboro per il Desk Nord America del Caffè.

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