In 3 sorsi – Il Portogallo piomba nuovamente in una crisi di Governo, innescata dal mancato voto di fiducia nei confronti dell’attuale Primo Ministro Luís Montenegro. I cittadini portoghesi torneranno alle urne il prossimo maggio, dopo circa un anno dall’ultima volta.
1. IL PARLAMENTO PORTOGHESE SFIDUCIA IL GOVERNO MONTENEGRO
Lo scorso martedì 11 marzo si è tenuto in Portogallo il tanto atteso voto di fiducia nei confronti del Governo del Primo Ministro Luís Montenegro. L’Assemblea della Repubblica, il Parlamento monocamerale portoghese, ha votato a maggioranza per negare la fiducia all’esecutivo della coalizione di centrodestra Alleanza Democratica (AD). Si apre dunque una nuova crisi di Governo in Portogallo, la terza nel giro di tre anni. Il Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa ha già dichiarato che scioglierà a breve il Parlamento, dopo essersi però consultato con le forze politiche che si presenteranno alle prossime elezioni, le quali si terranno quasi certamente a maggio. Ancora una volta, poi, il Governo portoghese cade a causa di uno scandalo riguardante il Primo Ministro, come già accaduto nel 2023 al socialista António Costa (divenuto nel frattempo Presidente del Consiglio Europeo). L’anno precedente, invece, era stata la mancata approvazione del bilancio nazionale a spedire i cittadini portoghesi alle urne anticipatamente. Da quelle consultazioni ere emerso vincitore proprio il Partito Socialista di Costa, ottenendo addirittura la maggioranza assoluta.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – La sede del Parlamento a Lisbona
2. GLI SCANDALI CONTINUANO A TURBARE LA POLITICA PORTOGHESE
Il Governo di minoranza di Luís Montenegro cade pertanto dopo circa un anno dalla nomina del leader del Partito Social Democratico (partito liberal-conservatore, a dispetto del nome) a Primo Ministro del Portogallo, a seguito della vittoria alle elezioni generali di marzo. Tale sviluppo è il risultato dell’ennesimo – presunto – coinvolgimento di un esponente governativo portoghese in uno scandalo di natura finanziaria o legato a conflitti di interesse. La totalità dei partiti di opposizione del Parlamento portoghese, ad eccezione della piccola formazione Iniziativa Liberale, ha votato contro la fiducia al Governo Montenegro. Troppo grave, secondo l’opposizione, il coinvolgimento del Primo Ministro, dopo essere entrato in carica, in uno scandalo legato all’ottenimento di finanziamenti per una propria società da parte di gruppi controllati dall’esecutivo. Non c’è pace dunque per la politica portoghese, che, a prescindere dall’esito delle indagini, si troverà nuovamente di fronte a delicate elezioni che decideranno il futuro e la stabilità del Paese.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il Primo Ministro uscente Luis Montenegro
3. FRAMMENTAZIONE POLITICA E ACCUSE IN VISTA DELLE ELEZIONI ANTICIPATE
Data la vicinanza rispetto all’ultima tornata elettorale del marzo 2024, i partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni anticipate saranno pressoché gli stessi di un anno fa. A meno di sorprese dell’ultimo momento, Luís Montenegro sarà ancora il candidato della coalizione di centrodestra Alleanza Democratica, la più votata alle ultime elezioni con il 28,8%. Il principale rivale sarà il Partito Socialista (centrosinistra) guidato da Pedro Nuno Santos, arrivato secondo lo scorso anno con il 27,9% (-0,8% da AD). L’osservato speciale sarà però il partito di più recente fondazione, ovvero la formazione populista di destra radicale Chega – traducibile con “Basta”, – nata nel 2019 e in grado di arrivare terza alle ultime elezioni con il 18% dei voti. In virtù della forte frammentazione politica che caratterizza la storia recente del Portogallo, nonché del susseguirsi di scandali e inchieste, le prossime elezioni saranno particolarmente rilevanti per il futuro e la stabilità del Portogallo. Il rifiuto di stringere alleanze da parte dei principali partiti – almeno per ora – renderà improbabile la formazione di un Governo forte che possa restituire garanzie e trasparenza ai cittadini portoghesi.
Giorgio Fioravanti
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