In 3 Sorsi – La visita di Trump a Londra, durata due giorni, ha messo il rapporto tra gli USA e il Regno Unito sotto i riflettori. Sia Re Carlo che il premier britannico Starmer hanno ribadito l’importanza di questa alleanza transatlantica, con i due Paesi che si proclamano baluardi “di libertĂ , di democrazia, e del principio di diritto”.
1. ACCOGLIENZA DA RE A LONDRA
Dopo un’accoglienza davvero regale, e due giorni passati in Regno Unito, la coppia presidenziale è ripartita giovedì 18 a bordo dell’aereo di Stato americano, l’Air Force One. Il trattamento di altissimo livello riservato a Trump è stato indicativo del fatto che il Governo di Londra è sempre piĂą cosciente della valenza del soft-power nel curare i propri rapporti internazionali. Dopo l’invito consegnato a Trump a febbraio di quest’anno, le tensioni prima della visita s’erano acuite in maniera significativa, con il licenziamento avvenuto la settimana scorsa dell’ambasciatore britannico a Washington, Peter Mandelson, caduto improvvisamente in disgrazia a seguito della scoperta del suo personale rapporto con Jeffrey Epstein.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il Presidente Usa Trump e il premier britannico Starmer insieme
2. UN SUCCESSO PER STARMER
Dunque, quando durante la conferenza di stampa è arrivata a Trump una domanda sulla possibile amicizia dell’oramai ex ambasciatore britannico Mandelson con l’abusatore seriale e su quanto ne potesse sapere, il Presidente ha saputo rispondere con notevole calma, non ricorrendo al suo solito atteggiamento aggressivo. Infatti, si può dire che nel complesso la visita sia stata un grande successo, soprattutto per il Regno Unito di Keir Starmer, che attualmente sta vivendo notti insonni dovute a ripetute proteste contro la presunta immigrazione incontrollata. Dopo il raduno di più di 100mila persone in corteo contro l’immigrazione a Londra, sabato scorso, e con uno sfondo di scontento generale nei confronti del Governo laburista, Starmer può ritenersi soddisfatto dell’esito positivo della visita, anche per i massicci investimenti in settori hi-tech promessi dagli Stati Uniti verso il Regno Unito.
La coppia presidenziale, seduta accanto a Re Carlo III e alla Regina Camilla al banchetto di Stato, è stata accolta insieme a numerose figure di spicco del mondo economico e tecnologico, tra cui il dirigente di Apple Tim Cook, Jensen Huang di Nvidia, Sam Altman di OpenAi, Stephen Schwarzman di Blackstone e Rupert Murdoch, proprietario di Fox News. Starmer e Trump hanno firmato infatti un accordo dal valore “storico” per i due Paesi, prevedendo l’investimento di più di 170 miliardi di euro nei settori tecnologici e scientifici. Trump, grande ammiratore della famiglia reale, ha confermato ancora una volta l’efficacia della monarchia come strumento di diplomazia culturale e politica, e quanto il cerimoniale tipico dei reali britannici possa tuttora influire nella politica.
Fig. 2 – Trump e la moglie Melania a Londra con Starmer
3. IL SOFT POWER BRITANNICO VALE ANCORA TANTO
Il valore del soft power britannico, incarnato nella famiglia reale riconosciuta in tutto il mondo, pare dunque essere un fenomeno su cui il Governo a Londra voglia riporre una crescente fiducia. Dopo la Brexit e i successivi anni di instabilità politica, il Regno Unito cerca ora di rilanciarsi come partner indispensabile per Washington e come punto di equilibrio tra le due sponde dell’Atlantico. La visita si inserisce così in un contesto più ampio, nel quale la simbologia e l’aspetto cerimoniale, e talvolta teatrale del Presidente Trump, contano ancora di più delle dichiarazioni ufficiali, che in questo caso sono state limitate.
Oliver Hearn
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