In 3 sorsi – La visita di Narendra Modi in Cina per il vertice SCO a Tianjin indica un significativo miglioramento diplomatico tra New Delhi e Pechino. Tra contatti bilaterali intensificati e segnali di cooperazione, emerge una nuova fase nei rapporti tra i due Paesi. In questo contesto, l’India conferma la propria autonomia strategica, pur navigando in un panorama geopolitico internazionale sempre piĂą frammentato.
1. AVVICINAMENTO DIPLOMATICO E TENTATIVI DI NORMALIZZAZIONE
La partecipazione del Primo Ministro indiano Narendra Modi al 25° vertice SCO, svoltosi a Tianjin il 31 agosto e il 1° settembre, ha rappresentato la sua prima, importante, visita in Cina dopo anni di tensioni, dovute principalmente all’incidente di Galwan nel 2020. Durante l’incontro con Xi Jinping, Modi ha promosso un rapporto improntato su “rispetto reciproco, fiducia e sensibilità ”, e ha sottolineato come la recente attenuazione delle tensioni lungo il confine himalayano abbia creato un clima di pace, propizio per uno sviluppo congiunto. I due leader hanno anche concordato il riavvio dei voli diretti, la riapertura del commercio di frontiera e la ripresa delle politiche sui visti. Tutti segnali concreti che indicano un ripensamento dei legami bilaterali. Inoltre, è stato riattivato il dialogo dei rappresentanti speciali per le questioni di confine, attraverso strumenti istituzionali per la gestione delle controversie.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Modi insieme a Putin e Xi al vertice SCO di Tianjin, 1° settembre 2025
2. L’AGENDA MULTILATERALE E PRAGMATICA DEL VERTICE SCO
Al vertice SCO di Tianjin, Modi ha contribuito a delineare una cornice multilaterale basata su tre pilastri fondanti per l’India: sicurezza, connettività e opportunità . Ha esortato i Paesi membri ad agire con decisione contro il terrorismo, anche finanziario e ideologico, e ha chiesto trasparenza e coerenza nel contrasto alla radicalizzazione, sottolineando come non vi debba essere alcuno spazio per “doppie moralità ”. Contestualmente, ha promosso progetti strategici per il futuro come il porto di Chabahar e il Corridoio Nord-Sud Internazionale (INSTC), oltre a un forum dedicato al dialogo per rafforzare i legami culturali e giovanili nel quadro dei Paesi della SCO. In senso più ampio, nel vertice è stata decisa l’approvazione della Dichiarazione di Tianjin, della “SCO Development Strategy 2026-2035” e della Roadmap per la cooperazione energetica fino al 2030, garantendo nuove prospettive per la cooperazione regionale.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Modi e Xi durante il loro incontro bilaterale a Tianjin, 31 agosto 2025
3. TRA AUTONOMIA STRATEGICA E PRESSIONI GEOPOLITICHE
Il disgelo tra India e Cina si inserisce in un contesto geopolitico turbolento, tra l’aumento delle tariffe statunitensi (fino al 50%) verso l’India e la crescente cooperazione tra Pechino, Mosca e Nuova Delhi. Modi ha ribadito la necessitĂ di preservare la propria autonomia strategica, bilanciando relazioni con le grandi potenze e tutelando la stabilitĂ regionale. La diplomazia cinese, attraverso l’ambasciatore in India, Xu Feihong, ha spinto verso la concessione di aiuti reciproci per contrastare guerre commerciali e tariffe ingiuste, ribadendo l’importanza dei sistemi commerciali multilaterali. In aggiunta, l’assenza di intesa su una dichiarazione congiunta nella riunione difensiva SCO precedente, in cui l’India ha chiesto esplicitamente riferimenti al terrorismo (in particolare al recente attacco di Pahalgam), testimonia come le divergenze persistano, ma vengano gestite in modo diplomatico e multilaterale.
Emanuele Franzoni
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