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Guinea-Bissau, un nuovo golpe nel Sahel

Ristretto I militari hanno preso il potere in Guinea-Bissau, un Paese fragile e al centro dei traffici internazionali di droga. Un altro tassello della crisi regionale.

Ieri la Guinea-Bissau ha subito un golpe militare. Il Presidente Umaro Sissoco EmbalĂł e il suo principale avversario Fernando Dias de Costa sono stati arrestati proprio alla vigilia della proclamazione dei risultati delle contestate elezioni del 23 novembre.

Il colpo di Stato, un ulteriore contraccolpo nel turbolento Sahel, non è sorprendente. La Guinea-Bissau, che dopo l’indipendenza dal Portogallo nel 1973-1974 ha attraversato fasi autoritarie, guerre civili e altri golpe (l’ultimo nel 2012), ha Istituzioni fragili e fazioni militari irrequiete. Soprattutto, però, è uno snodo nel traffico internazionale di droga.

Il generale Dinis Incanha, portavoce dell’Alto Comando Militare per la Restaurazione della Sicurezza Nazionale e dell’Ordine Pubblico – cioè la giunta ora al potere – ha giustificato l’intervento con la necessità di interrompere gli accordi tra politici e narcotrafficanti. I primi provvedimenti dei militari, inoltre, sono stati la rimozione del Presidente, la sospensione del procedimento elettorale e la chiusura delle frontiere.

Il golpe in Guinea-Bissau deriva quindi da dinamiche interne al Paese – equilibri tra poteri e gestione dei traffici illeciti. In questo senso, per quanto concorra ad aumentare l’instabilità regionale, il colpo di Stato ha caratteristiche diverse rispetto agli altri casi nel Sahel. Per esempio, i collegamenti internazionali dei militari della Guinea-Bissau sono molto ridotti rispetto a Mali o Niger, così come la pressione di attori esterni quali la Francia o la Russia – e nonostante alcuni osservatori chiamino in causa Mosca, la sua partecipazione in questo golpe è molto improbabile.

Aggiornamento – Il generale Horta N’Tam è stato nominato Presidente della Transizione e capo della giunta per un anno. Era considerato l’uomo di fiducia dell’ex Presidente Sissoco EmbalĂł.

Beniamino Franceschini

Guinea-Bissau Grunge Flag” by Grunge Love is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • A distanza di pochi giorni dalle elezioni del 23 novembre, i militari hanno preso il potere in Guinea-Bissau, arrestando il Presidente e il leader dell’opposizione.
  • Il colpo di Stato in Guinea-Bissau, un Paese fragile e al centro dei traffici internazionali di droga, aumenta l’instabilitĂ  nel Sahel.

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Beniamino Franceschini
Beniamino Franceschini

Classe 1986, vivo sulla Costa degli Etruschi, in Toscana. Laureato in Studi Internazionali all’UniversitĂ  di Pisa, sono docente di Geopolitica presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa. Mi occupo come libero professionista di analisi politica (con focus sull’Africa subsahariana), formazione e consulenza aziendale. Sono vicepresidente del Caffè Geopolitico e coordinatore del desk Africa.

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