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Mercenari 2.0: domanda e offerta

Miscela Strategica – I contractors delle compagnie militari e di sicurezza private sono degli specialisti che, andando incontro alla crescente richiesta del mercato, offrono una serie diversificata di servizi ad un portafoglio clienti sempre piĂą variegato, appartenenti sia alla sfera pubblica che privata.

EVOLUZIONE DEL MERCENARIATO – Il fenomeno del mercenarismo militare, inteso nella sua accezione piĂą tradizionale, identifica la tendenza a fornire una prestazione militare in cambio di un compenso e rappresenta tutte quelle forme private di violenza organizzata, istituitesi allo scopo di ottenere un profitto. Se fino a qualche decennio fa tali forme non erano organizzate secondo un modello ben strutturato ed erano facilmente riconducibili alla figura tradizionale del soldato mercenario che si spostava ovunque regnasse lo stato di guerra, recentemente la loro organizzazione ha subito una radicale trasformazione. Il mercenariato si è evoluto fino a raggiungere ai nostri giorni la forma di societĂ  militari e di sicurezza private, vere e proprie aziende non statali che traggono profitto dalla fornitura di servizi professionali legati alla guerra.

Tali imprese sono in grado di soddisfare la crescente domanda del mercato, offrendo una gamma di servizi sempre piĂą diversificata ad portafoglio clienti sempre piĂą variegato.

DAL LATO DELLA DOMANDA – La fine dello scontro bipolare, il vuoto nell’ambito della sicurezza che ne è conseguito, il cambiamento della natura della guerra e la crescente tendenza ad esternalizzare servizi fino a questo momento di esclusiva competenza dello Stato hanno favorito l’aumento della domanda di sicurezza, identificata come una vera e propria merce, e la conseguente proliferazione di attori che traggono profitto dalla guerra. Tale domanda proviene sia da entitĂ  appartenenti alla sfera pubblica, sia a quella privata.

Nella sfera pubblica è possibile ritrovare diverse tipologie di clienti: dai Dipartimenti della Difesa degli Stati piĂą industrializzati, che tendono ad esternalizzare nell’ottica della riduzione dei costi servizi relativi alla guerra, ai sovrani degli Stati piĂą deboli che cercano di ottenere una forza coercitiva sufficiente a tenerli saldamente al potere, ai Ministeri degli Esteri che affidano a societĂ  di sicurezza private la protezione del proprio personale che opera in scenari di conflitto, ad agenzie governative che si occupano di sviluppo e gestione degli aiuti umanitari.

Sebbene i maggiori fruitori dei servizi delle corporation militari private siano i Governi e gli eserciti statali, è possibile ritrovare nella sfera privata sempre piĂą clienti interessati a questo tipo di servizi. Tra questi ritroviamo le imprese multinazionali civili, che richiedono servizi di sicurezza sia all’interno degli impianti industriali che per la protezione del proprio personale straniero, le industrie estrattive e minerarie che richiedono la protezione dei propri giacimenti, agli armatori che ingaggiano contractors armati sulle navi per attraversare le aree soggette a possibili attacchi di pirateria e le ONG e organizzazioni umanitarie preoccupate per la sicurezza dei propri operatori.

Erik Prince, fondatore della Blackwater Worldwide (oggi Academi), uno dei piĂą vituperati "contractors".
Erik Prince, fondatore della Blackwater Worldwide (oggi Academi), uno dei piĂą vituperati “contractors”.

DAL LATO DELL’OFFERTA – Le compagnie militari e di sicurezza private sono in grado di fornire in ambito sia civile che militare un’offerta globale sempre piĂą diversificata. In base ai servizi offerti, è possibile classificare tali societĂ  in cinque categorie.

La prima categoria è rappresentata dalle società che forniscono supporto militare a livello operativo, partecipando in maniera diretta alle ostilità in affiancamento alle forze da cui vengono impiegate. Queste aziende offrono servizi di prima linea sul campo di battaglia, attraverso la fornitura sia di operatori armati, che partecipano attivamente alle azioni militari, sia di personale disarmato, che svolge funzioni di comando e controllo diretto in operazioni che prevedono lo scontro armato. Oltre che sul campo di battaglia, tali aziende vengono impiegate in altri scenari fornendo personale specializzato per la lotta contro la droga, operazioni anti-pirateria e per lo sminamento e la gestione degli ordigni inesplosi.

Una pratica frequentemente in uso tra gli Stati più deboli è quella di impiegare tali società come moltiplicatori di forza, attraverso l’inserimento dei contractors all’interno delle forze armate regolari.

Il caso forse piĂą rappresentativo di questo tipo di impiego si è verificato durante la guerra scoppiata tra Eritrea ed Etiopia per la definizione del propri confini. Nel 1998, nel tentativo di dotarsi di una sofisticata forza aerea e ottenere la supremazia dei cieli per sconfiggere definitivamente l’avversario, l’Etiopia acquistò per 150 milioni di dollari dall’azienda russa Sukhoi 8 Su-27, di cui 2 versione UB, mentre l’Eritrea acquistò 8 MiG-29A e due UB, sempre provenienti dalla Russia, al costo di 25 milioni l’uno. A causa della mancanza di personale adeguatamente addestrato all’utilizzo dei nuovi velivoli, le societĂ  russe dovettero fornire ad entrambe le parti anche dei piloti mercenari in grado di guidare i cacciabombardieri, nonchĂ© meccanici e tecnici militari.

Alcune società come la Rosvoorouzhenie, che aveva fornito personale russo alle forze armate etiopi e personale ucraino alle forze armate eritree, si ritrovarono con uomini schierati contemporaneamente su entrambi i fronti. Non è un caso che i piloti mercenari russi che guidavano i nuovi cacciabombardieri si affrontarono raramente nei cieli, preferendo bombardare le truppe a terra ed evitando così inutili perdite tra le file delle proprie società di servizi militari.

Operatore di sicurezza privata.
Operatore di sicurezza privata.

CONSULENZA E ADDESTRAMENTO – Una seconda categoria può essere identificata dalle societĂ  di consulenza militare e addestramento. Tali societĂ  non offrono servizi di tipo offensivo, ma sono specializzate nella fornitura di tecnologie avanzate, consulenza, pianificazione tattica e operativa, analisi strategiche operative e organizzative anti terrorismo o anti pirateria, addestramento militare e assistenza a governi nella funzione di ristrutturazione delle forze armate.

Una delle aziende più conosciute in questo campo è la statunitense Military Professional Resources Inc (MPRI) che nel 1995 fu ingaggiata per l’addestramento delle Forze Armate croate in uno dei periodi più duri della guerra nei Balcani. Dopo pochi mesi di addestramento l’esercito croato, fino a quel momento altamente disorganizzato, fu in grado di mettere in atto una serie di offensive militari altamente professionali contro le forze serbe, tra cui l’operazione “Tempesta di Tuoni” nella regione di Krajina, in cui centinaia di civili persero la vita. Molti riconobbero in questa operazione il ruolo fondamentale svolto dalla società statunitense, senza la cui consulenza le forze croate non sarebbero riuscite ad ottenere in un così breve lasso di tempo un tale coordinamento tra mezzi blindati, artiglieria e fanteria.

SUPPORTO LOGISTICO – La terza categoria è composta da tutte quelle societĂ  che forniscono forze di retrovia civile e servizi supplementari, non partecipando direttamente al combattimento ma fornendo servizi di supporto logistico, tecnico e di trasporto, tra cui vettovagliamento, trasporto di truppe, approvvigionamento di carburante e munizioni, rifornimento in volo, costruzione di caserme e campi rifugiati. Queste funzioni, considerate secondarie all’interno delle Forze Armate, nei paesi industrializzati sono state gradualmente subappaltate ad attori privati nell’ottica di ridurre i costi della propria difesa. Non è un caso che questa categoria sia una delle piĂą prospera negli Stati Uniti. In questa categoria ritroviamo le americane Kellogg Brown and Roots (KBR), la Science Application International Company (SAIC), la Pacific Architechts & Ingeneers (PAE) e la International Charter Inc (ICI).

Un aereo da trasporto strategico Antonov An-124 operato dal provider di servizi logistici Volga-Dnepr Group.
Un aereo da trasporto strategico Antonov An-124 operato dal provider di servizi logistici Volga-Dnepr Group.

SICUREZZA DEL PERSONALE E DEL TERRITORIO – La quarta categoria è formata da societĂ  che fornisco servizi di sicurezza relativi sia alla protezione fisica di persone che siti o obiettivi strategici. Tra i clienti che si avvalgono della protezione fisica di queste societĂ  ci sono agenti diplomatici, giornalisti e reporter, businessman, personalitĂ  politiche, turisti ad operatori umanitari, sia la protezione di siti strategici, quali impianti produttivi, sedi di imprese private e militari, siti di estrazione, raffinerie e altri impianti produttivi, scorta di convogli civili, portanti ad esempio aiuti umanitari.Uno dei colossi che rientra in questa categoria è la statunitense DynCorp, famosa negli anni Novanta per aver fornito tra le altre, la protezione esclusiva al Presidente afghano Karzai.

Un caso rappresentativo della molteplicità dei servizi offerti e della varietà della clientela raggiunta dalle società di sicurezza private è l’utilizzo in Sierra Leone da parte di differenti entità dei servizi della LifeGuard Systems, una sussidiaria della nota Executive Outcomes (EO) considerata la “madre” delle società militari private contemporanee.

In Sierra Leone, la LifeGuard Systems si occupò sia della protezione del personale e delle strutture dalla Croce Rossa internazionale sia della protezione delle installazioni di Koidu, dopo il ritiro della EO da un’operazione complessiva della durata di 21 mesi, fornendo la stabilità necessaria alle imprese private impegnate nell’industria estrattiva e petrolifera per continuare ad operare in sicurezza nel paese.

Il collegamento tra società militare private e compagnie minerarie e petrolifere ha un’influenza preponderante nell’intervento delle società militari e di sicurezza private nelle aree di conflitto. Sebbene il contratto sia stato ufficialmente firmato dal governo ospitante, in casi come la Sierra Leone, è stato ipotizzato che l’intervento di tali società per porre fine all’insicurezza determinata dai ribelli armati fosse stato proposto più dalle compagnie minerarie che vedevano minacciati i propri interessi nella regione che dai governi africani.

INTELLIGENCE E PREVENZIONE DEL CRIMINE – La quinta categoria è composta da societĂ  che forniscono servizi di prevenzione del crimine ed intelligence, tra cui servizi investigativi, di ricognizione e monitoraggio. In questa categoria vengono inclusi anche i servizi offerti dalle societĂ  americane Engility Holdings, sussidiaria della L-3 Services Inc. e la CACI International, sotto processo negli Stati Uniti per aver collaborato alla tortura di detenuti iracheni ad Abu Ghraib, la prigione centrale di Baghdad.

La L-3 Services Inc., che si era aggiudicata un contratto dal valore di 450 milioni di dollari l’anno per fornire traduttori al personale militare americano che facilitasse la conduzione gli interrogatori, è stata accusata di non aver preso provvedimenti per le torture compiute dal proprio personale sui prigionieri e lo scorso anno ha patteggiato un risarcimento di oltre 5 milioni di dollari in favore di 71 ex prigionieri iracheni torturati nei centri di detenzione a conduzione americana in Iraq.

CONCLUSIONI – Il progressivo aumento delle minacce legate alla sicurezza, caratteristico dell’era post bipolare, e l’instabilitĂ  che ne è conseguita, hanno contribuito ad incrementare la domanda, proveniente oltre che dagli attori statali che praticano sempre piĂą outsourcing dei servizi di sicurezza, anche da clienti privati che si rivolgono a queste societĂ  private per ottenere protezione.

L’aumento della domanda ha a sua volta contribuito all’aumento della gamma dei servizi offerti e del numero di queste entità private, che a partire dagli anni Novanta hanno iniziato a proliferare in un mercato in continua espansione. Contribuendo ad alimentare l’insicurezza da cui trae origine la domanda di protezione, questi nuovi attori privati, che in quanto tali adottano una logica in tutto e per tutto economica, sono oggi messi in condizione di poter controllare il mercato della violenza sia dal lato dell’offerta sia dal lato della domanda, rappresentando un potenziale pericolo nel lungo pericolo se non adeguatamente regolamentati.

Martina Dominici

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Martina Dominici
Martina Dominici
Instancabilmente idealista e curiosa per natura, il suo desiderio di scoprire il mondo l’ha spinta a studiare lingue straniere presso l’Università Cattolica di Milano e relazioni internazionali tra l’Università di Torino e la Zhejiang University di Hangzhou. Le esperienze lavorative presso l’Ambasciata d’Italia a Washington DC e Confindustria Romania a Bucarest hanno contribuito a forgiare il suo spirito girovago e ad affinare la sua arte nel preparare la valigia perfetta. Dopo quasi due anni di analisi strategica, si è occupata di ricerca per l’Asia Program dell’ISPI, prima di partire per la Thailandia come Casco Bianco per Caritas italiana in un programma di supporto ai migranti birmani. Continua ad essere impegnata nell’umanitario in campo di migrazioni.

 

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