AstroCaffè – “Fly me to the Moon…yes”, il tweet di Elon Musk che sintetizza l’annuncio di ieri sera ore 22 (passate) della SpaceX: due turisti si faranno un giretto spaziale niente meno che intorno alla Luna nel 2018
Una vacanza di una settimana dalle parti della Luna, senza atterrare e senza entrare in orbita. Dal 2018 SpaceX potrebbe offrire anche questo nella sua brochure. I due individui sono ancora anonimi (Musk ha detto solamente che si conoscono tra loro), ma hanno giĂ versato un cospicuo acconto nelle casse dell’azienda.
Se tutto andasse come pianificato, SpaceX batterebbe sul tempo la stessa NASA che pochi giorni fa aveva annunciato lo studio per far volare l’accoppiata Orion SLS (denominata EM1) con equipaggio verso la Luna giĂ alla prima missione (che però non partirebbe prima del 2020).
Ora all’annuncio dovranno seguire i fatti. Allo stato attuale, la versione con equipaggio della capsula Dragon non è stata ancora provata, così come il razzo pesante Falcon Heavy. Quest’ultimo, inoltre, dovrĂ essere certificato per poter lanciare astronauti. Il programma prevede il primo volo del vettore quest’anno e due test della capsula (uno senza e uno con equipaggio) da completarsi entro l’estate 2018. Il volo lunare avverrebbe nel tardo autunno.
Al di lĂ delle difficoltĂ tecniche e di tempistiche, l’annuncio della SpaceX evidenzia come l’azienda stia prendendo la leadeship non solo tecnologica, ma anche ispirazionale, oscurando in questo senso la stessa NASA, che ne detiene il monompolio sin dalla corsa alla Luna degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Musk, che non è uno sprovveduto, sa che non può fare uno sgarbo all’agenzia spaziale (con la quale ha due lucrosi contratti) e si è affrettato a dire che se la NASA lo chiedesse, SpaceX sarebbe pronta a posticipare la sua missione dopo la EM1.
Emiliano Battisti
Foto di copertina di Kevin M. Gill rilasciata con licenza Attribution-ShareAlike License