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Riconciliamo?

Dopo le tensioni degli ultimo giorni, il premier israeliano Netanyahu incontra Obama per cercare di placare i dissidi sorti e trovare nuovi accordi; la Cina è al centro delle visite e degli incontri diplomatici, mentre si complica la questione degli aiuti economici alla Grecia.

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontra il Presidente Obama, negli Stati Uniti, per discutere dei dissidi sorti nella passata settimana circa i nuovi insediamenti previsti da Israele nei pressi di Gerusalemme.

Dopo che le richieste americane di congelare i nuovi insediamenti sono state respinte dagli israeliani, sarà importante osservare la reazione americana (si cercherà una via di conciliazione o gli USA manterranno una linea dura?) e la conseguente risposta israeliana. La scelta potrebbe comportare conseguenze non solo per il rapporto attuale tra i due Paesi, ma anche sul piano della politica interna, soprattutto nella coalizione di Netanyahu, che al momento ha mostrato di non voler cedere terreno alle richieste americane.

Da osservare anche quale sarà il comportamento dei Palestinesi, soprattutto dopo il lancio di razzi dei giorni passati.

La Germania si è opposta alla proposta dell’Unione Europea di prestare aiuto finanziario alla Grecia (i tedeschi sono i principali contribuenti alle casse europee), sostenendo invece la possibilità che sia il Fondo Monetario Internazionale (FMI) a fornire gli aiuti necessari in caso di emergenza.

Su pressione tedesca nessuna decisione dovrebbe esser presa al Summit UE del 25-26 marzo in merito; si attende di capire la posizione americana all’ipotesi di usare fondi del FMI, di cui sono tra i maggiori contribuenti.

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La Cina è al centro di una vorticosa serie di incontri diplomatici e di promozione economica. Il Consigliere di Stato Liu Yandong continua il proprio viaggio di promozione della lingua e della cultura cinese in Russia, mentre il Vice Presidente Xi Jinping promuoverà le relazioni bilaterali in campo finanziario, energetico, economico. Lo stesso Xi Jinping visiterà per gli stessi motivi anche Bielorussia, Finlandia e Svezia.

Sono attesi in Cina anche il Presidente Afghano Karzai, che discuterà col Presidente Hu Jintao sia di accordi bilaterali che di cooperazione regionale per la sicurezza ed i Ministri degli Esteri di Nuova Zelanda e Malta. Forse anche il leader nord coreano Kim Jong Il visiterà il Paese.

Di grande rilievo il fatto che Pechino ospiterà anche la conferenza del Gulf Cooperation Council (con Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar) per discutere di cooperazione commerciale ed investimenti, ed in viaggio in Africa (Cameroon, Namibia e Sud Africa) di Jia Qinglin, membro della Chinese Politburo Standing Committee

Altri eventi rilevanti saranno seguenti:

  • Il Ministro turco per l’Energia si recherà in Iraq per rinnovare gli accordi relativi al trasporto di petrolio attraverso l'oleodotto Kirkuk-Ceyhan.

  • Il Ministro degli Esteri paksitano, Shah Mahmood Qureshi, guiderà una delegazione a Washington per il foro di dialogo strategico USA-Pakistan; sul tavolo tutti i temi principali: cooperazione militare, assistenza allo sviluppo ed all’approvvigionamento energetico.

  • Nigeria: dopo lo scioglimento dell’esecutivo, il Presidente ad interim Goodluck Jonathan dovrebbe presentare al Senato la nuova lista di membri del Governo per l’approvazione. Intanto si terranno degli importanti incontri tra la Nigerian National Petroleum Corporation, società statale che gestisce il settore petrolifero, e tutti i principali attori del settore.

22 marzo 2010

La Redazione

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