Speciale soci – Secondo reportage dall’Ucraina di Christian Eccher, che è tornato sui luoghi giĂ visitati in estate per capire che cosa è cambiato e come la popolazione locale sta affrontando questi mesi di incertezza.
Di Christian Eccher – Introduzione al reportage
A inizio gennaio del 2024 ho sentito la necessità di tornare in Ucraina e visitare le stesse persone e gli stessi posti in cui ero stato l’estate scorsa (con l’eccezione della Transcarpazia e dei villaggi liberati nella regione di Mikolaiv, aree in cui non avevo ancora avuto modo di andare per motivi di sicurezza. Purtroppo non ho potuto raggiungere Kherson, in quei giorni sotto attacco continuo da parte dei russi).
In primo luogo, volevo passare un po’ di tempo in compagnia dei miei amici a Leopoli, Odessa e Mikolaiv. Sostenere l’Ucraina, infatti, non può e non deve essere solo uno slogan: la mia presenza nelle città spesso bombardate dai russi serviva a dare un segno, anche se quasi insignificante, di concreta partecipazione. Senza romanticismi e patetismi, però: in questo reportage, un canto collettivo a cui hanno partecipato tutti coloro che ho incontrato e che hanno voluto parlare con me, il lettore troverà anche molte note critiche indirizzate alle autorità ucraine, ree di corruzione e di una politica (anche bellica) non sempre razionale e condivisibile. Essere presenti in un luogo in cui è in corso un conflitto cambia la prospettiva sul conflitto stesso: si notano non solo le contraddizioni, ma anche la debolezza insita a ogni ideologia e a ogni schema precostituito. Salutare giovani soldati in partenza per il fronte con la consapevolezza che forse non torneranno più, vedere i cimiteri militari che crescono a dismisura nel giro di pochi mesi, porta a cercare soluzioni che esulino anche dai calcoli geopolitici degli analisti dei giornalisti. Da qui, l’esigenza di scrivere delle conclusioni, molto personali, che spero portino a un sano dibattito fra i lettori del “Caffè Geopolitico”.
Lo speciale è gratuito per i soci, gli iscritti e i collaboratori nell’area riservata, ma anche disponibile per tutti i lettori con un contributo di 7€.