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Gli Occhi nel Jihād: 01 – 16 maggio

Miscela Dark – Gli avvenimenti principali riguardanti la galassia jihadista in queste due settimane.

AFGHANISTAN

  • Forze di sicurezza afghane hanno lanciato una operazione di controterrorismo nel distretto di Ruyi Doab, nella provincia settentrionale di Samangan. Circa 15 talebani sono stati uccisi e altri 13 sono stati arrestati.
  • Ufficiali di polizia afghana, mentre erano in attesa di ritirare gli stipendi presso il quartier generale a Pul-i-Kumri, nella provincia di Baghlan, a circa 150 miglia a nord di Kabul, sono stati colpiti da un attentato suicida condotto da un militante talebano che ha fatto esplodere un Humvee pieno di ordigni. Dopo la detonazione sette talebani armati, travesti con divise della polizia, hanno scatenato una violenta sparatoria. Circa 20 poliziotti sono rimasti uccisi e 35 feriti.
  • Attacchi aerei e di terra dell’esercito afghano, con la collaborazione dell’esercito USA, sono stati condotti nel distretto di Chapa Darah, nella provincia orientale di Kunar, contro campi di addestramento dell’Islamic State Khorasan (ISK). Circa 50 militanti del Califfato, tra i quali anche uzbeki e pakistani, sono stati uccisi.
  • I talebani hanno condotto attacchi contro due postazioni della polizia afghana: il primo nella provincia orientale di Laghman, nel quale sono stati uccisi quattro agenti di polizia, tra cui un capo della polizia distrettuale, il secondo nel distretto di Khwaja Bahaudin, nel nord-est della provincia di Takhar, in cui sono stati uccisi otto membri delle forze di sicurezza, tre soldati e cinque poliziotti.
  • I talebani hanno colpito gli uffici di due organizzazioni umanitarie statunitensi, la CARE International e la Counterpart International. Circa nove civili sono morti e 20 sono rimasti feriti. Un portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco su Twitter.
  • Militanti talebani hanno attaccato diversi posti di blocco di sicurezza nei distretti di Aqcha e di Qush Tepa. Gli scontri hanno provocato la morte di 34 talebani e 7 membri delle forze di sicurezza.
Fig. 1 – L’attacco talebano a due organizzazioni umanitarie in Afghanistan.

REP.DEM. CONGO

Fig. 2 – La rivendicazione dell’attacco dell’ISCAP con le armi rubate in una base militare congolese.

IRAQ


NIGERIA


SOMALIA

  • L’esercito nazionale somalo (SNA) ha ucciso 11 combattenti al-Shabaab in uno scontro a fuoco nel villaggio di Yaqle, nella regione meridionale del Medio Shabelle.
  • Un attacco aereo condotto dall’U.S. Africa Command (AFRICOM) ha ucciso 13 combattenti dello Stato Islamico in Somalia (ISS), nella regione semi-autonoma del Puntland.
  • Almeno quattro persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite nell’esplosione di un’autobomba nel distretto di Warta-Nabada nella capitale Mogadiscio. Il gruppo al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell’attacco.
  • Le forze di sicurezza somale (SNA) hanno ucciso 14 militanti di al-Shabaab dopo aver sventato un attacco terroristico che doveva colpire la città di Bariire, provincia meridionale di Lower Shabelle.

LIBIA


NIGER

Fig. 3 – La rivendicazione del califfato per l’attacco in Niger.

INDONESIA

  • Le forze antiterrorismo indonesiane hanno arrestato otto militanti di Jemaah Anshurat Daulah (JAD), gruppo affiliato allo Stato Islamico, in diverse aree del Paese: nella periferia di Giacarta, nella provincia di Lampung e nella provincia del North Sulawesi.

BURKINA FASO


PAKISTAN

  • Quattro agenti di polizia sono stati uccisi in un’esplosione di un veicolo di polizia vicino a una moschea a Quetta, nel sud-ovest del paese. Sei civili e tre poliziotti sono rimasti feriti. Sei persone, tra cui altri tre poliziotti, sono state ferite nell’esplosione. L’esplosione è stata causata da una bomba improvvisata montata su una motocicletta. Il gruppo jihadista talebano pakistano di Tehrik-e Taliban Pakistan (TTP), ha rivendicato la responsabilità dell’attacco.

JIHADIMEDIA

  • Islamic State Central Africa Province (ISCAP) ha rivendicato l’attacco alla base militare di Bunduguya, nella provincia orientale del Kivu settentrionale, nella Repubblica Democratica del Congo, vicino al confine con l’Uganda. Si tratta del terzo attacco rivendicato dall’IS in tre settimane nell’area dopo la proclamazione della nuova provincia centroafricana.
  • Islamic State West Africa Province ha reclamato tramite l’agenzia di stampa AMAQ l’attacco nella città nord-orientale di Magumeri, nel nord-est dello Stato di Borno, in Nigeria. L’agenzia ha pubblicato foto di caserme bruciate e cadaveri di soldanti nigeriani.
  • Islamic State (IS) ha rivendicato la responsabilità per un’esplosione a Baghdad. Un attentatore suicida del gruppo ha fatto detonare un giubbotto esplosivo nel distretto nord-orientale di Sadr City, uccidendo otto persone. Nel comunicato si legge: «Lui, grazie a Dio onnipotente, è entrato in un raduno di infedeli e ha fatto esplodere il suo giubbotto, uccidendo otto persone e ferendone più di altre 10».
  • Islamic State (IS) ha annunciato la creazione di una nuova Wilayat, “provincia” localizzata in Pakistan e nel Kashmir, in un comunicato emesso da Amaq News Agency. La provincia è stata definita con il nome di Wilayah Pakistan.
Fig. 4 – L’annuncio della creazione della Wilayat Pakistan

Daniele Garofalo

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Daniele Garofalo
Daniele Garofalohttps://independent.academia.edu/DanieleDaniele13

Sono nato a Salerno nel 1988. La storia, la geografia, la politica e i viaggi, sono da sempre le mie grandi passioni. Sono ricercatore e analista del Terrorismo Islamista e di Geopolitica. Ho collaborato con la rivista digitale Geopolitical Report dell’ASRIE, l’“Association of Studies, Research and Internationalization in Eurasia and Africa”, con il centro studi Geopolitica.info e con Notizie Geopolitiche.net. Collaboro con Babilon news & magazine e da maggio 2018 con il Desk Asia del Caffè Geopolitico. Per il Caffè Geopolitico mi sono occupato di monitoraggio del jihadismo globale con la newsletter “Gli Occhi nel Jihad“.

Sono Analista del terrorismo per il Centro Studi e ricerca Analytica for Intelligene and Security Studies.

Ad Aprile 2020 è stato pubblicato il mio primo libro: “Medio Oriente Insanguinato”(Enigma Edizioni), un’analisi geopolitica del contesto mediorientale e del terrorismo islamista.

Mi occupo principalmente della ricerca, studio e analisi del terrorismo islamista, dell’area mediorientale e saheliana, dell’Asia Centromeridionale.

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