Ristretto – 19 novembre 1985: primo incontro tra Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev a Ginevra. Nonostante dubbi e diffidenze iniziali, i due leader riescono a sviluppare una buona intesa personale e danno avvio a un graduale processo di disgelo diplomatico che porterĂ Stati Uniti e Unione Sovietica alla decisione comune di ridurre i rispettivi arsenali nucleari del 50%.
Ma non sarĂ un processo facile: l’insistenza di Reagan sulla sua Strategic Defense Initiative (SDI), cioè il programma missilistico volto ad abbattere testate nucleari nemiche nello spazio, verrĂ infatti vista con sospetto da Gorbachev, mentre la proposta sovietica di un disarmo nucleare totale entro il 2000 verrĂ sostanzialmente rifiutata dall’amministrazione USA. A dispetto di queste difficoltĂ , però, il dialogo andrĂ avanti e porterĂ allo storico summit di Reykjavik dell’ottobre 1986, dove Reagan e Gorbachev – assistiti dai rispettivi Ministri degli Esteri, George Shultz e Eduard Shevardnadze – cercheranno di arrivare a un accordo di riduzione dei propri arsenali nucleari. Il vertice segnerĂ diversi progressi nei negoziati, ma non porterĂ ad alcuna intesa finale.
Quest’ultima verrĂ raggiunta con la firma del trattato INF (Intermediate Nuclear Forces) nel 1987 e di quello START I (Strategic Offensive Arms Reduction) del 1991, che rappresentano – insieme al crollo del Muro di Berlino nel 1989 – la fine della guerra fredda tra le due superpotenze.
Simone Pelizza