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Ricorrenze pericolose

Il 7 agosto ricorrerà il secondo anniversario del conflitto tra Russia e Georgia: il Caucaso continua ad essere un'area fortemente instabile ed il gran numero di attacchi recenti lascia presagire un periodo decisamente caldo. Inoltre, la pronuncia positiva della Corte Internazionale di Giustizia in merito all'indipendenza del Kosovo potrebbe rinvigorire altri movimenti indipendentisti. Intanto anche in Medio Oriente la tensione sale.

COMPLEANNO GEORGIANO – In occasione della ricorrenza del confronto armato tra Russia e Georgia, scatenatosi due anni fa per via delle mire indipendentiste di Ossezia del Sud ed Abkhazia, si attendono manifestazioni anti-governative in Georgia. La questione infatti non è per nulla sopita. Inoltre, le violenze lungo la frontiera meridionale della Russia sono costantemente aumentate nelle ultime settimane, con diversi attacchi condotti da forze ribelli in Kabardino-Balkaria e da movimenti di ispirazione islamica nel Pankisi Gorge.

Sembra dunque che vi sia in corso una recrudescenza nell'area con il combinarsi di azioni condotte da ribelli e da estremisti islamici. La reazione russa potrebbe non tardare, in considerazione anche del fatto che gli obiettivi colpiti nei recenti attacchi, una infrastruttura elettrica ed una struttura di preghiera di un gruppo musulmano moderato, segnano un potenziale salto di qualità nelle attività dei terroristi.

KOSOVO ED ALTRE SECESSIONI – Dopo la pronuncia della Corte di Giustizia ONU sulla legittimità della dichiarazione di indipendenza del Kosovo, decisione peraltro attesa, si attendono possibili reazioni da parte di altri gruppi indipendentisti. Oltre alle sopra citate regioni del Caucaso, a cui va aggiunto il Nagorno-Karabakh, anche le rivendicazioni della minoranza ungherese in Romania e Slovacchia potrebbero tornare in auge.

MEDIO ORIENTE – Meno bollente, ma comunque calda, la situazione mediorientale. Hamas ha ripreso un intenso lancio di razzi verso Israele (vedi il nostro articolo, dal nostro corrispondente a Gerusalemme).

A questo si aggiunge la sorpresa del viaggio in Libano effettuato dal Re dell'Arabia Saudita in compagnia del Presidente della Siria. Di difficile interpretazione la posizione Araba: la Siria è infatti vicina ad Iran ed Hezbollah, che invece i sauditi hanno sempre contrastato. La coppia risulta ancora più strana alla luce dei motivi che potrebbero aver spinto i due leader a recarsi insieme in Libano: la Siria ha cambiato idea sul proprio sostegno ad Hezbollah? I sauditi hanno deciso un riavvicinamento a Damasco ed al movimento libanese? Di certo sarà interessante seguire gli sviluppi di questo inconsueto incontro a tre.

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ALTRI EVENTI DELLA SETTIMANA

  • Nepal: continuano le difficili consultazioni e votazioni per la scelta del Primo Ministro. I due candidati, Pushpa Kamal Dahal “Prachanda” del Partito Comunista e Ram Chandra del partito del Congresso. Il Paese vive da un anno una notevole instabilità politica, ed il protrarsi dell'incertezza potrebbe essere causa di violenze, come successo nel recentissimo passato.

  • La Corea del Sud condurrà delle esercitazioni militari anti-sottomarino nel Mar Giallo. Continuano dunque gli scambi di segnali bellicosi tra le due Coree, dopo le tensioni degli ultimi mesi.

  • Colombia: Juan Manuel Santos, ex Ministro della Difesa, si insedia come nuovo Presidente, al posto di Alvaro Uribe, a seguito dei risultati elettorali di Giugno.

  • Kenya: si vota per la nuova Costituzione nel paese africano. Dopo un lungo periodo di campagna referendaria, il voto popolare deciderà se adottare il nuovo testo che mira alla ridefinizione dei poteri dello Stato ed un maggiore coinvolgimento femminile nelle Istituzioni. Giorno 6 dovrebbero esser diffusi i risultati.

  • A Washington si terrà un forum internazionale sullo sviluppo della società civile in Africa, ospitato dal Presidente Obama. Circa 120 giovani rappresentanti da oltre 40 Paesi africani discuteranno dello sviluppo di una leadership giovanile nel continente africano.

La Redazione – Pietro Costanzo 2 agosto 2010 [email protected]

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Pietro Costanzo

Co-fondatore del Caffè e membro del direttivo. Mi occupo di cooperazione internazionale nel settore della sicurezza e di fondi europei. Ogni opinione espressa è strettamente personale.

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