Finite le vacanze estive, il Caffè torna ad aggiornarvi con la rubrica “Sette giorni in un ristretto”, con una panoramica su cosa la settimana in corso ci offrirà di maggiormente rilevante in tutto il mondo. Questa settimana: in Medio Oriente, Cina, Corea del Nord di fronte a questioni insolute e delicate potrebbero sorgere criticità di rilievo. Afghanistan: si avvicinano le elezioni Parlamentari, ed è stato aperto il tavolo di dialogo con i Talebani. Quali effetti?
PRELIMINARI MEDIO ORIENTALI – Il dialogo tra Israeliani e Palestinesi è ripartito, sotto il forte patrocinio americano. Dopo gli incontri a Washington di settimana scorsa che hanno posto le basi per il dialogo (nella foto il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, il Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas), adesso si attendono le mosse di quei gruppi (ultra ortodossi israeliani ed estremisti palestinesi) che cercheranno di osteggiare i nuovi negoziati. Allo stesso modo, sarà interessante osservare le eventuali reazioni ed i contatti con gli altri soggetti regionali, Egitto su tutti, che dovranno giocare un ruolo in questo nuovo round di trattative.
CINA E STATI UNITI: CHI VA E CHI VIENE – Settimana scorsa le indiscrezioni circa la possibile defezione del capo della People's Bank, con una ventilata fuga negli Stati Uniti, hanno messo in difficoltà l'establishment cinese. Ad oggi quelle voci non hanno ancora trovato riscontro, anche grazie ad un puntigliosa opera di censura online da parte delle autorità cinesi. Intanto sia l'ex Presidente americano Jimmy Carter che il Deputy National Security Adviser Thomas E. Donilon ed il Direttore del National Economic Council americano saranno in visita in Cina.
COREA DEL NORD, TRA NUOVA LEADERSHIP E NUOVE SANZIONI – Il processo che dovrebbe portare alla successione di Kim Jong Il da parte del suo figlio minore è in pieno sviluppo. Come dimostra il passato, queste successioni richiedono tempi lunghi per il loro consolidamento: ci vollero circa tre anni per consolidare e far accettare all'establishment coreano la successione di Kim Jong Il al padre Kim Il Sung nel 1994. Adesso il venticinquenne Kin Jong Un si troverà di fronte al primo “check point”: il Workers Party infatti terrà a breve una sessione plenaria, dove dovrebbe arrivare un primo riconoscimento in merito alla successione. Intanto, gli Stati Uniti potrebbero annunciare già in settimana nuove sanzioni contro Pyongyang, per la sua controversa politica nucleare.
AFGHANISTAN – Si avvicinano le elezioni Parlamentari, che in ottobre sottoporranno le Istituzioni e la leadership del Paese ad un duro test. Dopo la controversa rielezione di Karzai nel 2009, segnata da brogli e giochi politici ben poco chiari, adesso le pressioni sul Presidente sono ancora maggiori, soprattutto da parte degli Americani. Con l'avvicinarsi dell'inverno infatti, la necessità di portare a termine le elezioni si somma a quella di intensificare le attività militari prima della stagione fredda, che notoriamente è sfruttata dagli insorti per riorganizzarsi. Il tutto a due mesi dalle elezioni di medio termine negli Stati Uniti: un doppio filo quanto mai diretto lega Obama e Karzai, che nonostante il raffreddamento dei rapporti tra i due leader richiederà uno sforzo collaborativo non indifferente.
ALTRI EVENTI DELLA SETTIMANA
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In Francia si terrà un meeting sull'immigrazione a cui parteciperanno Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Canada e Grecia. Date le tensioni in corso, soprattutto in merito alle proposte politiche francesi ed alla gestione delle comunità rom, interessanti indicazioni potrebbero venire dal meeting.
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Il Ministro per l'Energia e le Risorse Naturali turco Taner Yildiz incontrerà a Bruxelles gli omologhi europei, per affrontare il tema dell'energia nell'ottica dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea.
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Il Presidente russo Dmitri Medvedev ospiterà il Presidente Sud Coreano Lee Myung Bak ed il Primo Ministro Berlusconi al Global Policy Forum di Yaroslav.
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Dal 9 al 25 settembre si svolgono le esercitazioni anti-terrorismo nell'ambito della Shanghai Cooperation Organization, con la partecipazione di oltre 5000 operatori da Kazakhstan, Cina, Kyrgyzstan, Russia e Tajikistan.
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11-12 settembre: il Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad visiterà il Libano.
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Nigeria: ricomincia il delicato tormentone elettorale. Il Presidente ad interim Goodluck Jonathan annuncerà se si candiderà o meno alle prossime elezioni. Questa decisione, insieme a quella del Peoples Democratic Party di tenere o meno delle consultazioni primarie per la scelta del candidato, inciderà sulla stabilità del processo elettorale che porterà alle elezioni del gennaio 2011.
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8 settembre, Rosh Hashanah: l'inizio del nuovo anno ebraico.
- 8-10 settembre: si chiude il mese del Ramadan.
La Redazione – Pietro Costanzo 7 settembre 2010 [email protected]