In 3 sorsi – Il Brasile si appresta a entrare in recessione. Per evitare che scivoli verso una depressione economica sarà necessaria l’attuazione di un ingente piano di riforme strutturali.
1. NEL 2019 L’ECONOMIA TIENE, MA SI AFFACCIANO LE RIFORME
Secondo le stime dell’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) nel primo anno del Governo Bolsonaro (2019) il PIL del Brasile ha registrato un aumento del 1,1% rispetto all’anno precedente, una lieve crescita che è dovuta soprattutto all’aumento dei consumi delle famiglie brasiliane e al settore dei servizi, che rappresenta i due terzi dell’economia brasiliana. Un trend in linea con i due anni precedenti, ma non ancora sufficiente per contrastare gli effetti della profonda recessione che ha colpito il Paese dal 2014 al 2016. A guidare l’economia brasiliana è il Ministro Paulo Guedes, tenace sostenitore di politiche economiche di carattere neoliberale, che nel primo anno del Governo Bolsonaro ha facilitato l’approvazione della riforma del sistema pensionistico, che ambisce a far risparmiare allo Stato brasiliano almeno 800 miliardi di reais (circa 135 miliardi di euro) in dieci anni.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Manifestazione contro la proposta della riforma delle pensioni del governo Bolsonaro a Rio de Janeiro (2019)
2. NEL 2020 IL BRASILE È IN CRISI ECONOMICA
Il Brasile nel 2020 si è ritrovato invece in piena crisi economica e si prepara a entrare in recessione. La pandemia del nuovo coronavirus ha infatti pesato sull’attività economica brasiliana tanto da far registrare nel primo trimestre dell’anno un calo del PIL del 1,5%. Secondo l’IBGE nei primi tre mesi dell’anno sono 12 milioni i disoccupati, con un tasso di disoccupazione giovanile (dai 18 ai 24 anni) che ha raggiunto il 27,1%. Viceversa, il settore agricolo ha rilevato una lieve crescita, grazie soprattutto alla produzione e all’export di materie prime, così come gli investimenti, che hanno registrato un aumento del 3,1%. Per ridurre gli effetti della pandemia di Covid-19 il Governo Bolsonaro ha istituito delle misure di sostegno economico a favore dei lavoratori informali, autonomi, piccoli imprenditori e disoccupati, oltre ad aver avviato una graduale flessibilizzazione della normativa di diritto del lavoro a tutela delle imprese.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Conferenza stampa del Ministro dell’Economia Paulo Guedes sulle misure economiche di emergenza Covid-19 (2020)
3. RIFORME STRUTTURALI VS. DEPRESSIONE ECONOMICA
Per evitare che il Brasile possa scivolare verso una depressione economica, il Ministro dell’Economia Paulo Guedes programma, già nei prossimi mesi del 2020, una ripresa delle riforme economiche di carattere ultra-liberale sospese a causa della pandemia di Covid-19. Di fatto il Paese dovrà far fronte a un inevitabile aumento della disoccupazione, a un calo dei consumi e a un rallentamento del settore industriale e degli investimenti. Per favorire la ripresa economica del Brasile il Governo federale dovrà impegnarsi per far approvare presso il Congresso Nazionale il programma di riforme strutturali promosso dal Ministro dell’Economia, che vede come priorità la riforma fiscale, la riforma amministrativa e un cospicuo pacchetto di privatizzazioni. In questo senso sarà dunque imprescindibile l’avvicinamento del Governo Bolsonaro alle forze moderate, per far sì che l’ingente piano di riforme economiche possa essere promosso al più presto. Se il 2020 sembra essere per il Brasile l’anno della recessione e dell’incertezza economica, il 2021 può rappresentare invece l’anno di una graduale ripresa dell’economia. Un rilancio che sarà possibile non solo con l’approvazione di valide misure economiche, ma anche e soprattutto se il Governo Bolsonaro sarà in grado di mantenere un clima di stabilità politica nel Paese.
Nicole Bruttomesso
“01/04/2020 Coletiva de imprensa com o Presidente da República Jair Bolsonaro” by Palácio do Planalto is licensed under CC BY