Per molti – e per chi può – il mese di agosto è per antonomasia tempo di vacanze. Al Caffè Geopolitico non ci fermiamo, ma per qualche giorno… ce la prendiamo con più calma! Per chi volesse sfruttare il periodo estivo per approfondire e dedicare tempo a temi complessi, oltre ai nostri articoli vi proponiamo anche una lista di libri consigliati dalla redazione. I coordinatori dei nostri desk hanno scelto tre testi ciascuno: un testo importante per la loro formazione, uno di recente pubblicazione e uno da rileggere. E al termine della lista, dei consigli bonus.
Lorenzo Nannetti
Beyond Machiavelli. Tools for coping with conflict, Roger Fisher con Elizabeth Kopelman & Andrea Kupfer Schneider (Penguin, 1996)
Il libro che mi ha fatto compiere i primi passi nel capire cosa significhi concretamente essere “costruttori di pace”. Strumenti e tecniche concrete che ogni analista di Relazioni Internazionali dovrebbe conoscere.
L’Iran al tempo di Trump, Luciana Borsatti (Castelvecchi Editore, 2020)
Non esiste solo la sfida tra USA e regime iraniano. Esiste una società iraniana complessa e sfaccettata, che va conosciuta per uscire da stereotipi e illusioni. Aggiornato a Febbraio 2020.
Perception and Misperception in International Politics, Robert Jervis (Princeton University Press, 1976)
Tutti i modi in cui la realtà può essere vista in maniera distorta dai leader mondiali (o dagli analisti troppo sicuri di se stessi). Occhio a non cadere negli stessi errori!
Andrea Martire
Le vene aperte dell’America Latina, Eduardo Galeano (Sperling&Kupfer, 1970)
Fondamentale per capire gli assetti e le tendenze del continente che più ci somiglia. Una ricostruzione storica, politica e antropologica dirompente, con gli occhi dello studioso locale che non è indulgente con nessuno.
La felicità al potere, Josè Pepe Mujica (Castelvecchi, 2016)
Un manuale di sopravvivenza ma anche un trattato politico illuminato. Il testo che tutti i governanti dovrebbero leggere, che ci riconduce ai fondamentali; a che serve lo Stato? Qual è il suo scopo?
Le guerre dell’acqua, Vandana Shiva (Feltrinelli, 2007)
Come la questione dei diritti si intreccia con la politica e con l’ambiente, come siamo diventati un unico grande mercato. Anche l’acqua non sfugge a questa regola, eppure si tratta di un bene primario essenziale per tutti.
Emiliano Battisti
La politica estera dell’Italia, G. Mammarella & P. Cacace, (Laterza, 2006)
Una carrellata storica senza retorica della politica estera italiana tra successi e fallimenti, per cercare di capire il percorso che ci ha portati all’attuale posizionamento internazionale.
Dio salvi il Texas, Lawrence Wright (NR Edizioni, 2018)
Il Texas è uno stato particolare, ricco di contraddizioni tra conservatorismo e liberalismo spinti, ma specchio degli Stati Uniti che verranno, perciò importante per capire dove va il Paese.
Storia diplomatica della questione dell’Alto Adige, Mario Toscano (Laterza, 1967)
Una questione poco conosciuta della storia italiana, che portò anche ad atti di terrorismo separatista in Alto Adige e non solo. Tornata di attualità dopo l’intenzione austriaca di rilasciare il doppio passaporto per gli altoatesini/sudtirolesi.
Simone Pelizza
Storia delle relazioni internazionali 1918-1999, Ennio Di Nolfo, (Laterza, 2000)
Una ricostruzione sintetica ma dettagliata delle relazioni internazionali nel XX secolo. Indispensabile per comprendere la genesi di molti conflitti odierni e del sistema internazionale in cui viviamo. Non fatevi spaventare dalla mole (circa 1400 pagine): lo stile è sempre chiaro e scorrevolissimo.
Kremlin Winter: Russia and the Second Coming of Vladimir Putin, Robert Service (Pan Macmillan, 2019)
Un ritratto sobrio e documentato della lunga presidenza di Vladimir Putin in Russia. Service fornisce un adeguato contesto a tutte le principali crisi (Ucraina, Siria, Russiagate) degli ultimi anni, svelando al contempo il complesso rapporto tra il Cremlino e la società russa.
The Silk Roads: A New History of the World, Peter Frankopan (Bloomsbury, 2015)
Un’ambiziosa ricostruzione della storia mondiale che vede l’Asia, e non l’Occidente, come principale motore dei cambiamenti globali. Lettura convincente, provocatoria, appassionante e di largo respiro. Per imparare a vedere il mondo nella sua complessità.
Altea Pericoli
Jihad. Ascesa e declino. Storia del fondamentalismo islamico, Gilles Kepel (Carocci, 2004)
Una guida per comprendere la nascita delle diverse correnti del fondamentalismo islamico dal Maghreb fino al Pakistan che hanno caratterizzato lo scorso secolo. Indispensabile!
L’infelicità araba, Samir Kassir (Einaudi, 2006)
L’intellettuale libanese Kassir prova a descrivere “l’infelicità araba” per comprenderne le radici e cercare di “spezzare le sue catene” attraverso una presa di coscienza da parte degli arabi stessi del proprio declino, prima di tutto culturale e sociale.
Women are the future of Islam, Sherin Khankan (Rider, 2018)
Sherin Khankan prova a fare luce sul ruolo della donna nell’Islam e nella società, raccontando anche la propria esperienza come attivista musulmana. L’importanza di trasformare la conoscenza in attivismo e di offrire all’Europa una nuova prospettiva dell’Islam.
Beniamino Franceschini
Il Grande Gioco, Peter Hopkirk (Adelphi, 2010)
Una ricostruzione storica dello scontro nell’Ottocento tra britannici e russi per il predominio in Afghanistan, Persia e Asia centrale che ha l’ampiezza di una saga d’avventura e che dimostra come la storia sia innanzitutto storia di uomini e donne.
L’Africa. Gli stati, la politica, i conflitti, Giovanni Carbone (Il Mulino, 2012)
Un testo fondamentale per approcciare lo studio dell’Africa, che ha il grande merito di rendere con attenzione scientifica la complessità di un continente così eterogeneo, analizzandone le dinamiche e i processi politici.
Uno sguardo sul mondo. Appunti e scritti di politica estera, Bettino Craxi (Mondadori, 2018)
A venti anni dalla sua scomparsa, Craxi continua a far parlare di sé e a polarizzare gli animi. In questo volume emerge il politico dotato di visione internazionale e consapevole – se non anticipatore – delle tendenze che andavano delineandosi già dalla fine degli anni Ottanta.
Davide Tentori
Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Samuel P. Huntington (Garzanti, 2000)
Un testo fondamentale per l’analisi geopolitica moderna, capace di descrivere e anticipare alcuni cambiamenti che la fine del bipolarismo USA-URSS durante la Guerra Fredda avrebbe causato alle relazioni internazionali. Lo lessi all’ultimo anno delle Superiori, quando ancora non ero sicuro di cosa fare all’Università: fu una lettura illuminante che mi convinse ad intraprendere gli studi internazionali.
The Brussels Effect: how the European Union rules the world, Anu Bradford (Oxford University Press, 2020)
Ma chi l’ha detto che l’Unione Europea non conta nulla sullo scenario internazionale? Grazie all’integrazione e alle regole del Mercato Unico, l’UE riesce ad essere un punto di riferimento globale per la definizione di standard e regole che, in maniera spesso implicita, disciplinano produzione, commercio e tutela dei lavoratori e dei consumatori in tutto il mondo. È il cosiddetto “Brussels Effect”, esempio più concreto del soft power europeo. Non proprio una lettura da “ombrellone”, ma un testo importante per confutare le narrative anti-europee.
Magellano, Stefan Zweig (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006)
Una vera “chicca”. Testo scritto nel 1938 dallo scrittore e storico austriaco Stefan Zweig, racconta la storia dell’impresa “folle e impossibile” di Fernando Magellano, la cui spedizione fu la prima a circumnavigare l’intero globo terrestre – peraltro passando dalla rotta occidentale. In realtà, “Magellano” è molto più di una biografia: è un viaggio avvincente nella lungimiranza, nell’ambizione e nel coraggio. Oltre che un testo davvero bello e divertente per gli appassionati di geografia e geopolitica.
Il Caffè Geopolitico
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La Redazione