Il rapporto tra geopolitica e conflitti armati è più complesso e sfaccettato di quanto si pensi. La Società Italiana di Storia Militare (SISM) affronta la questione con un volume interdisciplinare e ricco di contributi interessanti. Coinvolto anche il Caffè.
“Geopolitics and War” è l’ultimo volume in lingua inglese della collana Fucina di Marte della Società Italiana di Storia Militare (SISM), dedicata ad approfondimenti monografici su temi e problemi della ricerca storico-militare spesso ignorati nel nostro Paese. Curato da Jeremy Black, noto soprattutto per i suoi studi sul XVIII secolo, il volume indaga sul complicato rapporto tra geopolitica e conflitti armati, spaziando attraverso numerose epoche storiche e aree geografiche. Si va quindi dalla geopolitica delle Crociate a quella della Guerra Fredda e dell’attuale conflitto russo-ucraino, passando per il Risorgimento e il colonialismo britannico in India. Notevole il gruppo degli autori coinvolti, tutti studiosi esperti e apprezzati a livello internazionale.
Tra loro c’è anche il nostro Simone Pelizza, responsabile dei Desk Asia e Russia, che ha firmato un articolo su Sir Halford Mackinder (1861-1947), padre della geopolitica moderna, e il suo coinvolgimento nella guerra civile russa del 1917-22. Nell’inverno del 1919-20 Mackinder fu infatti inviato come rappresentante diplomatico dal Governo britannico in Europa orientale e nella Russia meridionale per cercare di costituire un’alleanza regionale in funzione anti-bolscevica. Nonostante le sue doti intellettuali, Mackinder fallì nell’impresa e il contributo di Pelizza illustra bene i motivi di tale fallimento, offrendo uno spaccato interessante sulla politica delle potenze occidentali verso la Russia sovietica agli inizi del primo dopoguerra. Uno spaccato che presenta anche diverse similitudini con le attuali tensioni russo-occidentali degne di riflessione.
“Geopolitics and War” è scaricabile gratuitamente in formato PDF dal sito della SISM.
Redazione
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