In 3 sorsi– Il 18 ottobre nella Repubblica Turca di Cipro del Nord sono state svolte le elezioni presidenziali con la vittoria del candidato sostenuto dal Governo di Ankara. La spaccatura tra Grecia e Turchia sembra essere piĂą profonda che mai.
1. UN’ISOLA, DUE STATI
L’isola di Cipro è situata nell’area orientale del Mar Mediterraneo ed è circondata dalla Grecia ad ovest e dalla Turchia a nord-est. L’influenza di questi due Stati sull’isola non è soltanto di carattere geopolitico, ma è rilevante internamente data la separazione territoriale. Dal 1974 infatti l’isola è divisa in due Stati e due comunità : i turco-ciprioti nella Repubblica Turca di Cipro del Nord e i greco-ciprioti nella parte meridionale dell’isola, la Repubblica di Cipro.
Il confine si estende per 180 chilometri e divide in due anche la capitale Nicosia; attualmente è presieduto dai caschi blu delle Nazioni Unite, la linea di separazione viene definita “linea verde” (la prima volta che fu raffigurata in una cartina geografica si utilizzò questo colore).
La Repubblica Turca di Cipro del Nord- TRNC- non è riconosciuta dalla comunità internazionale e il solo Stato con cui intrattiene rapporti diplomatici ed economici è la Turchia. La Repubblica di Cipro, invece, nel 1997 intraprese le trattative per divenire Stato membro europeo e dal 2004 ne fa parte.
Dagli anni ’70 il territorio è rimasto diviso in due. Sono stati frequenti i tentativi, anche da parte di attori internazionali come le Nazioni Unite o l’Unione Europea, di riunificazione ma i due Stati non hanno mai trovato un accordo soddisfacente.
Embed from Getty ImagesFig.1– L’immagine mostra la capitale Nicosia divisa in due dalla “linea verde”, costituita da barriere sorvegliate dalle Nazioni Unite.
2. LE ELEZIONI NEL NORD, LA VITTORIA DI ANKARA
Nel mese di ottobre si sono svolte nella Repubblica turco-cipriota le elezioni presidenziali. Dopo il primo turno vinto dal candidato sostenuto dal leader turco Erdogan, il nazionalista e primo ministro uscente Ersin Tatar, si è svolta l’ultima votazione domenica 18 ottobre. I cittadini sono stati chiamati a votare tra il candidato nazionalista o il presidente uscente Mustafa Akinci. Contro ogni pronostico si è aggiudicato la vittoria Ersin Tatar con il 52% dei voti.
I complimenti per la vittoria da parte di Ankara non si sono fatti attendere: Erdogan in un tweet ha dichiarato che “la Turchia continuerà a compiere ogni sforzo per proteggere i diritti e la legge del popolo turco-cipriota”. Il sostegno reciproco tra le due comunità turche si fa più forte, come si rafforzano gli interessi di Erdogan nell’area mediterranea.
Embed from Getty ImagesFig.2 – Il Presidente della Turchia Erdogan e il Presidente turco-cipriota Ersin Tatar durante una conferenza stampa congiunta.
3. GLI SCENARI FUTURI
Data l’elezione presidenziale del nazionalista Tatar la riunificazione territoriale sembra essere più lontana che mai: Tatar non sostiene l’unificazione sottoforma di confederazione, al contrario promuove la separazione dei due Stati come entità indipendenti e autonome.
Altra possibile misura futura, ma estrema, per le sorti della Repubblica Turca di Cipro del Nord sarebbe il consolidamento di questo territorio sotto la Turchia tramite annessione. Il perchĂ© di un così forte interesse di Ankara verso l’isola ha a che fare con la questione energetica. L’area MED- Mediterraneo Orientale- è diventata un importante punto di riferimento per le scoperte di giacimenti di gas naturale, tra cui alcuni nelle acque introno a Cipro. A causa di queste scoperte, sono nate dispute di confine e di concorrenza degli Stati interessati, spinti anche da compagnie petrolifere. La disputa territoriale tra Grecia e Turchia dunque si allarga anche a questo scenario geopolitico: recentemente la tensione tra le due parti si è alzata durante spedizioni di esplorazione a cura delle rispettive marine. Con la vittoria del candidato filo-turco, Erdogan ottiene maggiore legittimazione nel condurre i suoi sopralluoghi esplorativi alla ricerca di nuove fonti energetiche ed ha stipulato accordi anche col Governo libico per osteggiare la concorrenza greca. Dall’altra parte la Grecia è sostenuta da altri attori internazionali che hanno altrettante mire energetiche e ha firmato un patto di collaborazione- East Mediterranean Gas Forum (EMGF) – con Egitto, Italia, Giordania e Palestina. Quest’ultimo quadro ci fa capire che la questione cipriota ha ampi risvolti geopolitici che si inseriscono nel piĂą ampio scenario mediterraneo e medio-orientale.
Il giorno successivo alla vittoria di Tatar, Erdogan ha subito ordinato nuove spedizioni da parte di navi turche nel mare di Cipro, così da provocare la controparte greca. La risposta da parte del ministro degli esteri greco è stata di sollecitazione dell’Unione Europea minacciando di infliggere sanzioni alla Turchia. Un’escalation di tensione tra i due Stati nei prossimi mesi sembra essere una prospettiva sempre più probabile.
Alessandra Fiorani
Immagine di copertina: “090Zypern Kouklia Heiligtum der Aphrodite” by RĂĽdiger Stehn is licensed under CC BY-SA