Grazie ad Expo, si parla sempre di più di sicurezza alimentare (food safety), quindi di  qualità di un alimento sotto il profilo igienico-sanitario. Ma come viene rispettata la sicurezza alimentare e, soprattutto, come si sviluppa il processo scientifico che valuta i cibi commercializzati in Europa?
LA NASCITA DELL’EFSA – Alla fine degli anni ’90, si sono verificati in Europa una serie di scandali alimentari tra cui il ben noto caso della Bse (o piĂą comunemente chiamato il “morbo della mucca pazza”). A seguito di questi avvenimenti, la fiducia dei consumatori europei venne a mancare e il consumo di prodotti alimentari, in particolare di origine animale, subì un forte calo negativamente con pesanti ripercussioni sul settore agro-alimentare. Con lo scopo di rafforzare i controlli e di salvaguardare la sicurezza dei suoi cittadini, le Istituzioni Europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) decisero di creare una nuova Agenzia che facesse da garante sul rispetto delle norme in termini di sicurezza alimentare. Il Regolamento istitutivo n. 178/2002 che sancisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’AutoritĂ europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority – EFSA), con sede a Parma, e fissa procedure nel campo della food safety. L’istituzione dell’EFSA rientra nel quadro di un programma globale volto a soddisfare queste esigenze in stretta collaborazione con le autoritĂ nazionali e in aperta consultazione con le parti interessate.
ATTIVITÀ PRINCIPALI DELL’EFSA – L’EFSA è un’Agenzia europea indipendente, finanziata dal bilancio dell’UE e operante in modo autonomo dalla Commissione Europea, dal Parlamento Europeo e dagli Stati membri dell’UE. La sua autoritĂ si esercita attraverso un’attivitĂ di consulenza oggettiva basata su studi scientifici al fine di comunicare in maniera chiara con i consumatori basandosi sulle informazioni e sui dati piĂą aggiornati associati ai prodotti della catena alimentare. In qualitĂ di organismo incaricato della valutazione del rischio, l’EFSA elabora pareri scientifici ed effettua una consulenza specialistica per fornire un fondamento all’attivitĂ legislativa e alla definizione delle politiche in Europa e per consentire alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e agli Stati membri dell’UE di assumere decisioni tempestive ed efficaci nella gestione del rischio. Grazie a questo sistema, i consumatori europei sono tra i piĂą protetti e meglio informati al mondo per quanto riguarda i rischi associati alla catena alimentare. Facile immaginare, pertanto, l’importanza e la delicatezza del ruolo svolto dall’EFSA, cui collaborano esperti di tutti gli stati membri, portatori di esperienze e visioni diverse.
I GRUPPI DI ESPERTI E I DIPARTIMENTI SCIENTIFICI – Il comitato scientifico e i gruppi di esperti dell’EFSA forniscono consulenza scientifica agli organi decisionali europei nei settori della sicurezza degli alimenti e dei mangimi, OGM, contaminanti ambientali, pesticidi, ingredienti e imballi alimentari, benessere e salute animale così come la protezione e la salute delle piante. I gruppi di esperti dell’EFSA sono composti da scienziati indipendenti altamente qualificati (per lo piĂą docenti universitari), con una solida conoscenza della valutazione dei rischi. Il comitato scientifico e i gruppi di esperti scientifici sono assistiti dal personale dell’EFSA composto soprattutto da funzionari scientifici (Scientific Officers) che contribuiscono in diversi modi alla stesura dei pareri scientifici pubblicati dall’Agenzia.
Fig. 1: una mela OGM
L’ITER DEI PARERI SCIENTIFICI – L’iter di preparazione dei pareri scientifici inizia nel momento in cui l’EFSA riceve una richiesta di parere scientifico o dĂ il via a un’attivitĂ propria e termina quando vengono pubblicati e comunicati gli esiti della sua valutazione scientifica. L’EFSA svolge la maggior parte delle sue attivitĂ in risposta a richieste provenienti dai responsabili della gestione del rischio nonchĂ© su iniziativa propria. Il richiedente (solitamente la Commissione europea) invia una lettera di richiesta al Direttore Esecutivo dell’EFSA. DopodichĂ©, tutte le richieste vengono vagliate e assegnate ai diversi gruppi di esperti competenti oppure al comitato scientifico, a seconda del tipo di atto scientifico richiesto. Una volta ricevuta la richiesta, l’EFSA ne esamina il contenuto, la discute con la Commissione e affronta eventuali aspetti che richiedano un chiarimento. L’EFSA e la Commissione, dunque, concordano il mandato che comprende le condizioni finali di riferimento e la sua scadenza, concordata frutto di accordo o legalmente prestabilita. In genere, a una richiesta fa seguito la pubblicazione di un parere da parte di uno dei gruppi di esperti scientifici dell’EFSA o del suo comitato scientifico.
Dalla sua istituzione ad oggi, una parte sempre piĂą corposa del lavoro dell’AutoritĂ riguarda la valutazione della sicurezza di prodotti regolamentati, di sostanze e di indicazioni nutrizionali e sulla salute presentate per ottenere l’autorizzazione nell’UE, sostenendo in tal modo l’innovazione agroalimentare. Nell’ambito delle proprie competenze, l’EFSA esamina aspetti legati alla caratterizzazione delle additivi e sostanze o prodotti sottoposti all’esame scientifico. Vengono considerati, poi, la sicurezza per la salute dei consumatori, la sicurezza per i lavoratori che maneggiano le sostanze durante le fasi di lavorazione/produzione e la sicurezza rispetto all’ambiente. L’agenzia riveste un ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini europei, ed il vietare o consentire un certo tipo di alimenti può spostare la prospettiva di Stati membri o multinazionali del cibo. L’Agenzia potrebbe avere un peso specifico determinante nell’applicazione delle condizioni del TTIP, il trattato di libero scambio tra UE e Stati Uniti, nel momento in cui questo fosse definitivamente approvato, relativamente agli alimenti provenienti da oltreoceano e costituiti sulla base di OGM. In tal caso il confronto con la Food&Drug Administration Agency potrebbe diventare la nuova stanza di confronto tra politiche diverse. La tematica resta decisamente viva anche se l’Europa sembra aver imboccato una propria strada.
Fig. 2: la sede dell’EFSA a Parma
FORO CONSULTIVO – Il foro consultivo dell’EFSA rappresenta il punto di incontro tra l’EFSA e le autoritĂ nazionali per la sicurezza alimentare presenti in tutti i 28 Stati membri dell’UE, nonchĂ© in Islanda e Norvegia, con osservatori dalla Svizzera e dalla Commissione Europea. Il foro è il fulcro dell’approccio collaborativo dell’EFSA al lavoro con gli Stati membri dell’UE e costituisce un meccanismo per lo scambio di informazioni su rischi potenziali e la condivisione di conoscenze. I membri si avvalgono del foro per fornire consulenza all’EFSA su questioni scientifiche, sul suo programma di lavoro e sulle sue prioritĂ , oltre che per affrontare i rischi emergenti con la massima tempestivitĂ .
EFSA, COMMISSIONE E STATI MEMBRI – l’EFSA è un’Agenzia indipendente che collabora inevitabilmente e intensamente con i vari dipartimenti interni alla Direzione Generale SanitĂ e Sicurezza Alimentare della Commissione Europea (DG SANTE). La Commissione a sua volta lavora a stretto contatto con gli Stati membri che hanno una grande influenza nei confronti delle istituzioni in quanto rappresentano la “voce” dei cittadini europei. Attraverso gli Standing Committee, Stati membri e Commissione Europea si riuniscono per cercare di risolvere le questioni cruciali legate alla vendita di un prodotto all’interno del mercato europeo. Spesso, infatti, dietro all’utilizzo di una sostanza o un additivo viene esercitata una forte attivitĂ di lobbying dalle grandi multinazionali. Pertanto, la Commissione deve cercare di arginare le tensioni che si vengono a creare a causa degli interessi economici che spingono per la messa in vendita di un prodotto alimentare. L’abolizione delle barriere doganali ha complicato molto il processo di controllo delle norme vigenti in materia di sicurezza alimentare. L’EFSA, dunque, ha un compito ben preciso e allo stesso tempo ambizioso: garantire i piĂą alti standard di qualitĂ alimentare mai messi in atto a livello globale. Ne va della salute degli oltre 500 milioni di cittadini europei.
Luca Bellomo
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Un chicco in piĂą
Per conoscere meglio l’attivitĂ dell’EFSA: EFSA. DG SANTE è il Dipartimento Generale al quale l’EFSA fa riferimento nella Commissione Europea. La legislazione che istituisce l’EFSA è il Regolamento (EC) n. 178/2002. Per approfondire le posizioni della Commissione Europea sulle tematiche degli OGM e del benessere e salute animale. [/box]
Foto: Corporate Europe Observatory
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