AstroCaffè – Si è tenuto a Roma l’annuale workshop dell’AIPAS sullo status del settore spaziale italiano e sulle sfide future da affrontare. La rubrica spaziale ne propone un piccolo resoconto, con alcune riflessioni finali
L’AIPAS – L’Associazione delle Imprese Per le Applicazioni Spaziali è stata fondata nel 1998 con l’obiettivo principale di promuovere le piccole e medie aziende italiane del settore spaziale. Tra le attività dell’associazione si possono trovare:
- rappresentazione degli interessi delle PMI (Piccole e Medie Imprese) verso le sedi internazionali e nazionali;
- attività di studio nel settore spaziale;
- informazione e coordinamento a favore delle imprese associate;
- promozione di soluzioni per problemi spaziali in collaborazione con agenzie, enti e imprese;
- promozione delle attività delle imprese associate.
Annualmente l’AIPAS tiene un workshop a Roma per tirare le somme delle attività svolte e per discutere di tematiche importanti per il settore spaziale italiano alla presenza di rappresentanti di agenzie spaziali e aziende del settore, sia piccole e medie sia grandi.
http://gty.im/73033832
Fig. 1 – Un’immagine da un satellite meteorologico
IL WORKSHOP – Il titolo del workshop di quest’anno è stato: “I building block della Space Economy: user uptake, coordinamento delle risorse (europee, nazionali e regionali) e competitività industriale”. Gli interventi, aperti dal Presidente dell’AIPAS, il professor Giovanni Sylos Labini, si sono focalizzati sulle modalità per rendere più efficace l’azione delle aziende del settore spaziale italiano nel contesto europeo, alla vigilia della partenza del programma Horizon2020. Diversamente dagli Stati Uniti, l’Europa – intesa sia come Agenzia spaziale europea (European Space Agency – ESA) sia come Unione europea – deve puntare sul settore civile per lo sviluppo delle tecnologie spaziali. Questo porta a uno svantaggio in termini di complessità di strategia, poiché la realtà militare è maggiormente abituata a ragionare in termini di necessità o di capacità da ottenere. Inoltre è stato messo in luce come la politica spaziale statunitense stia incentivando l’apertura alle imprese private delle attività spaziali complesse, come i servizi di rifornimento verso la Stazione spaziale internazionale (International Space Station – ISS), alzando ulteriormente l’asticella della competizione. Il workshop è stato concluso da un intervento di Nichi Vendola, Presidente di NEREUS, il quale ha auspicato un aumento dell’attenzione politica sul settore spaziale in Italia in modo tale da incrementare la qualità del dibattito sul tema.
Fig. 2 – Antenne satellitari per la ricezione di canali televisivi
RIFLESSIONI – Un aspetto interessante, emerso in quasi tutti gli interventi del workshop, è la poca conoscenza delle realtà della ricerca spaziale e delle sue applicazioni presso il grande pubblico. I progetti spaziali, sia europei sia nazionali, sono finanziati da tutti noi, ed è perciò importante conoscerne il valore e l’utilità. Troppo spesso, infatti, lo spazio è considerato come uno spreco di denaro, meglio utilizzabile per risolvere “altre emergenze”. D’altronde cosa c’entra entrare in orbita attorno a una cometa e “atterrarci” con la nostra vita quotidiana? In realtà molto più di quanto si pensi, poiché le tecnologie utilizzate in questo tipo di missione avranno in seguito numerose applicazioni in diversi campi. Inoltre, usiamo i satelliti quasi quotidianamente senza accorgercene, ad esempio sfruttando i “navigatori” per spostarci o, semplicemente, per conoscere il meteo del fine settimana per programmare una gita o per guardare una partita di calcio alla TV.
La rubrica spaziale su Il Caffè Geopolitico è nata anche per questo, per provare a diffondere la conoscenza della realtà di questo settore verso tutti.
Emiliano Battisti
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Un chicco in più
Potete accedere al sito AIPAS per maggiori informazioni sull’associazione
NEREUS – Network of European Regions Using Space technologies (rete delle regioni europee che utilizzano tecnologie spaziali) è un’iniziativa in ambito europeo per promuovere e diffondere i benefici delle applicazioni spaziali alle regioni. La rete si fa carico, inoltre, delle esigenze regionali nell’ambito della politica spaziale europea. [/box]