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Prima semifinale ad Euro 2016, Galles – Portogallo

EuroCaffĂ© – Smaltita la delusione per il risultato degli azzurri comincia la nostra analisi sulle semifinali. La prima, inedita, è la piĂą grande sorpresa del torneo. L’altra, Francia – Germania, un grande classico. Ma andiamo a vedere come Galles e Portogallo stanno preparando la sfida che vale una medaglia, e quali sono le aspettative in campo e fuori

1905, GALLES CONTRO ALL BLACKS«Il canto di guerra fu ascoltato in silenzio dalla folla, che gradì. Ma il suo effetto drammatico fu sorpassato poi dal coro della squadra del Galles e del pubblico che cantava Land of my Fathers». Cominciò così, quell’umido pomeriggio del 16 dicembre 1905, quasi 111 anni fa, al Cardiff Arms Park. Fu la prima, storica, sconfitta degli originals, i primi All Blacks ad uscire dall’emisfero sud. Vennero in tournĂ©e, a giocare al rugby nelle home nations (le nazioni madri) e vinsero tutte le partite, segnando piĂą di 800 punti e prendendone meno di 50. Le vinsero tutte meno una, quella che vinse il Galles.
Fu la sfrontatezza l’arma migliore dei dragoni. Dati come perdenti predestinati, intimoriti da una delle prime rappresentazioni dell’haka, il canto dei guerrieri maori, i giocatori si fecero tutt’uno con gli spalti: 47.000 uomini contro 15. Prima del fischio d’inizio lo stadio si fece giocatore, e il risultato fu quello che nessuno si aspettava: gli uomini del Sud persero.

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Fig. 1 – I gallesi esultano: la loro nazionale ha stupito tutti, anche loro stessi

2016, GALLES ALL’EUROPEO FRANCESE – Il Galles di Gareth Bale, autentica sorpresa del torneo assieme ai vichinghi islandesi, è giunto con pieno merito allo storico traguardo della semifinale continentale. Ha mostrato bel gioco, eccellente condizione atletica, capacitĂ  di soffrire, carattere. E risorse tecniche che nessuno si aspettava, forse perchĂ© per noi è rimasta la squadra degli anni Ottanta con Ian Rush (ad oggi ancora capocannoniere). L’arma in piĂą è stata proprio la sfrontatezza, lo spirito di Cardiff del 1905. Non avendo i favori del pronostico e senza posizioni di rendita da conservare, i dragoni hanno trascorso un europeo all’attacco, sorprendendo con tre reti addirittura il Belgio, serio candidato alla vittoria finale. E si trovano oggi a giocarsi l’accesso alla finale, impresa non proibitiva.

L’OSTACOLO PORTOGALLO – L’avversario stavolta è il Portogallo dell’amico-rivale CR7. Squadra che non ha mai brillato, che non ha mai vinto (né perso), che ha costruito molto meno di quanto ci si attendesse. Sfoggia due campioni d’Europa per club (i blancos Pepe e il già citato Ronaldo), qualche giovane speranza di talento (Renato Sanches, appena acquistato dal Bayern di Ancelotti per 37 milioni a 18 anni!), una difesa arcigna e piedi tendenzialmente buoni. Ma fin qui ha deluso, anche se è in semifinale.
Per quello che si visto in campo siamo quasi sicuri che il Galles farĂ  la partita, attaccando a testa bassa, quasi al buio, e i lusitani tenderanno a lasciar andare le vele per solcare il mare del contropiede, assecondando la naturale inclinazione alla navigazione in campo (mare) aperto. In palio c’è la finale, e contro una corazzata. Il Portogallo non partecipa ad una finale dall’europeo di casa del 2004 e vuole rinverdire i fasti; i suoi avversari non l’hanno neanche mai sognata.

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Fig. 2 – Cristiano Ronaldo saprĂ  tornare il leader della nazionale portoghese?

CALCIO E BREXIT – A dispetto dei connazionali che hanno votato per la Brexit, questo Galles (unico rappresentante del football d’oltremanica) l’Europa la vuole conquistare. Per riuscirci deve prima superare il Portogallo e poi vedersela con Francia o Germania. Lo spirito di Cardiff, oggi, è più che mai necessario.

Andrea Martire

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

Questa la rosa del ct Coleman:

  • Portieri: Wayne Hennessey (Crystal Palace), Danny Ward (Liverpool), Owain Fon Williams (Inverness);
  • Difensori: Ben Davies (Tottenham Hotspur), Neil Taylor (Swansea City), Chris Gunter (Reading), Ashley Williams (Swansea), James Chester (West Brom), Ashley Richards (Fulham), James Collins (West Ham);
  • Centrocampisti: Aaron Ramsey (Arsenal), Joe Ledley (Crystal Palace), David Vaughan (Nottingham Forest), Joe Allen (Liverpool), David Cotterill (Birmingham City), Jonathan Williams (Crystal Palace), George Williams (Fulham), Andy King (Leicester), Dave Edwards (Wolves);
  • Attaccanti: Gareth Bale (Real Madrid), Hal Robson-Kanu (Reading), Sam Vokes (Burnley), Simon Church (Nottingham Forest)[/box]

 

Foto: -Jonesnow-

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Andrea Martire
Andrea Martire

Appassionato di America Latina, background in scienze politiche ed economia. Studio le connessioni tra politica e sociale. Per lavoro mi occupo di politiche agrarie e accesso al cibo, di acqua e diritti, di made in Italy e relazioni sindacali. Ho trovato riparo presso Il Caffè Geopolitico, luogo virtuoso che non si accontenta di esistere; vuole eccellere. Ho accettato la sfida e le dedico tutta l’energia che posso, coordinando un gruppo di lavoro che vuole aiutare ad emergere la “cultura degli esteri”. Da cui non possiamo escludere il macro-tema Ambiente, inteso come espressione del godimento dei diritti del singolo e driver delle politiche internazionali, basti pensare all’accesso al cibo o al water-grabbing.

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