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Dinka e Nuer: conflitto etnico ancestrale o lotta politica?

In seguito ai tragici avvenimenti del luglio 2016 in Sud Sudan, ci si trova di fronte ad una questione importante: quanto il conflitto etnico tra Dinka e Nuer sia frutto della lotta politica recente oppure l’ereditĂ  di un’antica lotta ancestrale  

TRIBĂ™ DEDITE ALLA PASTORIZIA – Attorno al 2500 a.C., le tribĂą nilotiche si stabilirono in quella zona della savana che oggi prende il nome di Sud Sudan. Questa fascia equatoriale del continente africano è dominata dalla savana e dal suo ecosistema: erba alta, pochi alberi. Le stagioni si dividono in quella delle piogge e quella secca. La pastorizia è l’attivitĂ  principale delle tribĂą della zona che da sempre si spostano con le mandrie alla ricerca di acqua e cibo. L’allevamento di mandrie di bovini non era di sussistenza, ma era legata a complessi rituali e usanze sociali, come osservato dall’antropologa americana Melville Herskovits agli inizi del XX secolo. La mobilitĂ  e l’allevamento di bovini di mantenimento rappresentano la caratteristica culturale dominante delle tribĂą nilotiche, anche se alcuni si dedicano anche alla coltivazione. Tra queste tribĂą, troviamo i Nuer e i Dinka.

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Fig. 1 – Un giovane pastore conduce la mandria al pascolo. Il bestiame è da sempre fonte di rivalità tra le principali etnie sud sudanesi che per generazioni si sono contese i pascoli

DINKA E NUER, ANTICHI CONFLITTI TRIBALI – I furti di bovini e i conflitti per i pascoli e per i pozzi d’acqua tra il Dinka e i Nuer, i due maggiori gruppi etnici del Sud Sudan, hanno una lunga storia, anche se, a volte, i rapporti tra le due comunitĂ  sono stati segnati da matrimoni misti e cooperazione. Tradizionalmente, i furti di bestiame sono una pratica di sostentamento, che permette il ripopolamento delle mandrie dopo la siccitĂ . Questa pratica ha anche una importante funzione culturale, in quanto è una sorta di rito di iniziazione che fornisce i mezzi per i giovani di sposarsi. Infatti, il matrimonio è accordato tra famiglie attraverso l’offerta di una dote quantificata attraverso il numero di vacche offerte dalla famiglia dello sposo a quella della sposa. Inoltre, l’accesso all’acqua e ai pascoli è fondamentale per le comunitĂ  locali in Sud Sudan. Durante la stagione secca, diverse tribĂą Dinka e Nuer devono emigrare in cerca di luoghi piĂą umidi, spesso violando il terreno rivendicato da altre comunitĂ , cosa che offre un pretesto per scatenare conflitti. Negli ultimi 30 anni, questa dinamica è stata amplificata dal riscaldamento globale e dai sempre piĂą frequenti periodi di siccitĂ  in Sud Sudan.

IL PERIODO COLONIALE E LE GUERRE CIVILI – Dopo lo stabilimento del dominio inglese in tutta l’Africa orientale alla fine del 1800, il controllo del Sud Sudan avvenne con la forza e lo spargimento di sangue. Il timore dell’espansione dell’islamismo nel Sud Sudan, inoltre, costrinse gl’inglesi ad adottare una politica di chiusura e isolamento denominata “Southern Policy” ufficialmente stabilita nel 1930. Dopo il processo di decolonizzazione del 1954-55, in Sud Sudan si susseguirono due guerre civili, durate ognuna trent’anni. I conflitti tradizionali tra i Dinka e Nuer vennero esacerbati.

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Fig. 2 – Bambino di origine Nuer gioca nei pressi di una fonte d’acqua. Il controllo delle risorse idriche è uno dei motivi del conflitto etnico

In primo luogo, la guerra ha portato grandi quantitĂ  di armi pesanti nella zona, cosa che ha reso i conflitti tradizionali piĂą letali. In secondo luogo, il governo sudanese di Khartum ha utilizzato l’ostilitĂ  preesistente tra i diversi gruppi etnici del Sud come una strategia di contro-insurrezione contro i ribelli del Popolo del Sudan Liberation Movement (SPLM), con il risultato che gran parte delle uccisioni durante la guerra civile hanno visto contrapporsi i Dinka e i Nuer.

CAUSE DI UN CONFLITTO PROFONDO? – Le cause del conflitto Dinka-Nuer non sempre ben spiegabili sono date da un antico odio etnico. In quanto pastori, i conflitti inter-comunali piĂą antichi tra queste due comunitĂ  sono nati da fattori geografici e non necessariamente politici. Spesso le due comunitĂ  hanno combattuto a causa della riduzione del bestiame, dei diritti sulla terra e delle fonti d’acqua, della siccitĂ  e del degrado ecologico. Queste cause hanno influito anche sulla maggior parte dei gruppi etnici in Sud Sudan e non solo Dinka e Nuer. Tutte le comunitĂ  etniche sud sudanesi sono state spesso violentemente impegnate in guerre di territorio e hanno lottato a causa della scarsitĂ  delle risorse Anche l’ancestrale pratica dei furti di bestiame ha subito le influenze della colonizzazione attraverso l’introduzione delle armi moderne al posto dei tradizionali bastoni. Il dominio coloniale inglese nel cercare di esercitare e consolidare il potere politico, al fine di sfruttare le risorse sfruttò la differenza di identitĂ  presente in Sud Sudan con l’introduzione della divisione sociale delle tribĂą, secondo la logica dividi et impera.

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Fig. 3 – Un manifesto mostra i volti del Presidente Salva Kiir e del leader dell’opposizione Riek Machar in un tentativo di riconciliazione tra le parti, Juba, aprile 2016

La divisione etnica fornisce una lente attraverso la quale si possono analizzare le lotte di potere che si sono susseguite durante la maggior parte della storia recente del Sud Sudan. Gli stretti legami tra appartenenza etnica, conflitti armati e la sopravvivenza sono stati ridotti nel corso dei decenni di guerra civile, coinvolgendo praticamente tutti i gruppi etnici. Questa militarizzazione della identitĂ  etnica è diventata particolarmente forte a partire dalla scissione del SPLA nel 1991 guidato da Riek Machar e Lam Akol. Di conseguenza, la violenza armata tra le due fazioni del SPLA è diventata sempre piĂą “etnicizzata”, colpendo indiscriminatamente vittime civili da entrambe le parti e favorendo l’accentuarsi delle identitĂ  etniche, sia all’interno che all’esterno delle forze armate.

Flavia Maurello

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

Per approfondire sul conflitto Dinka – Nuer durante la guerra civile.

Per approfondire sui recenti scontri scoppiati a luglio nel Paese.[/box]

Foto di copertina di Medici con l’Africa Cuamm Rilasciata su Flickr con licenza Attribution-ShareAlike License

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Flavia Maurello
Flavia Maurellohttps://ilcaffegeopolitico.net/

Laureata in Relazioni Internazionali presso l’UniversitĂ  degli Studi di Milano, gira per il mondo come cooperante internazionale. Ha lavorato in Haiti, Repubblica Democratica del Congo e Sudan del Sud. Interessata a questioni umanitarie, tematiche ambientali e diritti umani. Appassionata di viaggi, lingue straniere e grande lettrice di libri gialli.

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