Il Mercosur ha deciso di sospendere la membership del Venezuela a causa delle sue inadempienze nonostante ultimatum e proroghe
È durata solo 4 anni la permanenza di Caracas nel Mercosur. L’organizzazione sudamericana ha sospeso oggi il Venezuela in quanto non ha fornito risposte convincenti all’aut aut di tre mesi fa. Il Paese bolivariano non rispetta gli standard economici, né tanto meno quelli legati alla partecipazione democratica, richiesti dai soci fondatori e cioè Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Buenos Aires e Brasilia avrebbero voluto la defenestrazione già a settembre, ma la mediazione uruguagia ha consentito un rinvio fino a ieri pomeriggio. Dopo l’ultima review, solo 16 dei 57 punti posti all’attenzione del Presidente Maduro hanno avuto soddisfazione. L’area di libero scambio, nata nel 1991, ha preso la decisione dopo che il vento politico continentale è cambiato; dopo Kirchner e Rousseff, gli attuali presidenti delle potenze continentali hanno deciso per l’allontanamento di Maduro. Oltre alla dimensione politica ha giocato un ruolo decisivo anche quella economica e finanziaria. Negli ultimi 12 mesi le aziende che esportano in Venenzuela hanno visto crescere le sofferenze creditizie per l’insolvenza dello Stato e delle imprese private. E la Pdsva, la compagnia di Stato che gestisce idrocarburi e oro nero, non ha avuto cash flow sufficiente per onorare gli interessi sui bond. Il Venezuela non ha incassato bene la notizia, il Ministro degli Affari Esteri, Delcy Rodriguez ha parlato apertamente di “aggressione” contro il suo Paese. Ora per il Venezuela è davvero notte fonda.
Foto di copertina di Hamner_Fotos Rilasciata su Flickr con licenza Attribution License