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USA vs. Nord Corea: come siamo arrivati a tutto questo?

Che le cose con la Corea del Nord potessero prendere una brutta piega, noi del “Caffè” già lo avevamo detto. Il Presidente statunitense, dopo che nessuno tra Clinton, Bush Jr. e Obama erano riusciti a intimidire il regime nord-coreano, ha deciso di alzare con decisione i toni dello scontro con il rischio di portare gli Stati Uniti lungo un pericoloso crinale. Eccovi le nostre riflessioni

Da mesi seguiamo l’evoluzione del programma missilistico di Pyongyang e con Lorenzo Nannetti vi abbiamo reso conto pochi giorni fa delle scaramucce (poco) diplomatiche tra il leader supremo Kim Jong-un e Donald Trump.

A corollario dello speciale che vi proponiamo oggi, e che non mancheremo di arricchire nei prossimi giorni con i nuovi sviluppi della questione, ecco dunque gli articoli da noi pubblicati recentemente sull’argomento Corea del Nord:

  • Test missilistici e sviluppo economico: il 2017 di Kim Jong-un: nelle nostre analisi di scenario di inizio anno, Simone Pelizza ha individuato con precisione la volontà del regime di Pyongyang di proseguire con decisione nello sviluppo del suo programma missilistico al fine di alzare la tensione con gli Stati Uniti, approfittando della debolezza della Casa Bianca dopo l’avvento di Donald Trump al potere.
  • Corea del Nord: il gioco pericoloso di Trump e Kim e Crisi nordcoreana: una complessa partita a poker: in queste analisi pubblicate ad aprile, sempre Simone Pelizza spiega la difficoltà per tutti gli attori in gioco di scegliere il giusto approccio per affrontare la crisi con la Corea. Anticipiamo anche l’atteggiamento di neutralità che sarà adottato dalla Cina proprio in queste ore, descrivendo l’ambiguità di Pechino nell’evitare di prendere una posizione netta a favore o contro il regime di Kim.
  • Trump e la minaccia nucleare nordcoreana: in questo pezzo firmato da Marta Annalisa Savino spieghiamo perché un attacco preventivo contro la Corea del Nord sarebbe poco efficace e non farebbe altro che aumentare l’escalation della tensione, con esiti molto rischiosi ed imprevedibili.

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Fig. 1 – I sudcoreani sono tra i più preoccupati dall’escalation della tensione tra Washington e Pyongyang

Ma non è tutto. In questi giorni i media di mezzo mondo stanno dedicando pagine e pagine alla crisi USA-Corea del Nord, spesso con analisi poco accurate o fornendo previsioni azzardate che prescindono dalle reali condizioni sul tappeto. Per aiutarvi a fare un po’di chiarezza in questo mare magnum di informazione non sempre impeccabile, vi proponiamo alcuni articoli per interessanti approfondimenti:

  • Che Pyongyang abbia già vinto, comunque vada a finire? È l’affascinante tesi di Foreign Policy, secondo cui non esiste nessuna opzione militare credibile nel ventaglio di scelte che Trump può fare in questo momento. Kim, proseguendo inesorabilmente i programmi missilistico e nucleare, ha messo a nudo la perdita di rilevanza che stanno accusando in questo periodo gli USA sulla scena globale.
  • Anche il Boston Globe mette in guardia sull’inefficacia e il pericolo di un attacco preventivo ai danni della Corea del Nord. Gli USA hanno sbagliato tutto nell’approccio con Pyongyang, e la situazione di oggi – aggravata dall’impulsività e dall’inesperienza di Trump – rischia di degenerare.
  • Esiste comunque un modo per spodestare Kim? Secondo Politico sì: con una buona (forse eccessiva) dose di ottimismo, l’articolo che vi proponiamo suggerisce di guardare alla società nordcoreana non come ad una massa di individui che hanno subito un lavaggio del cervello e che non hanno alcun contatto con il mondo esterno. Le cose in realtà da qualche anno stanno lentamente cambiando e, attraverso modalità clandestine, la popolazione potrebbe prendere lentamente coscienza della situazione in cui si trova ed essere essa stessa protagonista di un cambio di regime.

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Fig. 2 – La Corea del Nord minaccia di lambire l’isola di Guam entro Ferragosto con i propri missili

Infine, non potevamo non chiudere con un sorriso, offerto dalla vignetta di Kal per l’Economist di questa settimana, nella quale Trump e Kim si scontrano a duello rivelando tutte le loro “migliori” qualità.

Come andrà a finire? Ancora non lo sappiamo, ma di certo continueremo ad offrirvi aggiornamenti e analisi. Continuate a leggerci!

Davide Tentori

 

Foto di copertina di (stephan) Licenza: Attribution-ShareAlike License

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Davide Tentori

Sono nato a Varese nel 1984 e sono Dottore di Ricerca in Istituzioni e Politiche presso l’Università “Cattolica” di Milano con una tesi sullo sviluppo economico dell’Argentina dopo la crisi del 2001. Il Sudamerica rimane il mio primo amore, ma ragioni professionali mi hanno portato ad occuparmi di altre faccende: ho lavorato a Roma presso l’Ambasciata Britannica in qualità di Esperto di Politiche Commerciali ed ora sono Ricercatore presso l’Osservatorio Geoconomia di ISPI. In precedenza ho lavorato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dove mi sono occupato di G7 e G20, e a Londra come Research Associate presso il dipartimento di Economia Internazionale a Chatham House – The Royal Institute of International Affairs. Sono il Presidente del Caffè Geopolitico e coordinatore del Desk Europa

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