martedì, 23 Aprile 2024

APS | Rivista di politica internazionale

martedì, 23 Aprile 2024

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

Nuovo Planetario Italiano

Da oggi il Caffè diventa anche un po' più letterario, con la partenza di una nuova rubrica, Il Mondo dei Mondi, dedicata alla letteratura -e, di riflesso, alla realtà vera e propria- di mondi diversi, con il filo conduttore del tema della migrazione. Una rubrica che ci aprirà gli occhi sull'”Altro” e ci darà nuovi punti di vista. Attraverso la riflessione sulle parole e sulle azioni che le fanno scaturire e che da esse scaturiscono.

Nuovo Planetario Italiano è un’”antologia ragionata di letteratura migrante”, con l’aspetto tipico di quei tomi manualistici accademici che separano il letterario dalla realtà. Eppure il sottotitolo ce lo lascia dirompere: “Geografia e antologia della letteratura della migrazione in Italia e in Europa”. E’ un lavoro che ragiona la via di “creolizzazione” culturale, soprattutto italiana, nel nuovo millennio e la propone all’Italia di Rosarno, degli Alì dagli occhi azzurri, delle classi scolastiche con il tetto massimo per gli “stranieri”. La via proposta mira a raccontare e quindi a far conoscere l’altro sotto un’ottica positiva, a svelare lo stereotipo xenofobo con gli occhi della sua vittima, a farci capire perché quel fenomeno che altrove ha trovato termini di definizione positivi come “Grande Migrazione” (“Die Grosse Wanderung”, secondo il poeta e critico tedesco H.M.Ezensberger, che affermava come nel Dna dell’uomo non ci fossero le radici, ma il movimento, la perenne migrazione, ndr), qui nel Sud Europa sia sempre stato osservato sotto l’ottica culturale dell’emergenza.

Eppure esiste tutto un campo accademico e culturale che a quello che sarà il futuro della letteratura -e che nei vari mondi è già talvolta tradizione consolidata- ha già dedicato e continua a dedicare il lavoro del proprio ingegno, attraverso iniziative, ricerche comparatistiche e opere di notevole spessore. Armando Gnisci, docente di Letteratura Comparata nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza, è il curatore di quest’opera e, come spiega egli stesso, insieme a un gruppo di co-autori(Franca Sinopoli, Maria Cristina Mauceri, Amara Lakhous, Gianluca Iaconis, Ali Mumin Ahad, Mia Lecomte, Silvia Camillotti, Davide Bregola, Immacolata Amodeo, Luisa Carrer, Pierangela Di Lucchio, Jean Jacques Marchand, Angela Gregorini, Marie Josè Hoyet e Sonia Sabelli) vuole porre al centro del dibattito “una riflessione complessiva e utile, non accademicamente erudita, quanto piuttosto criticamente pedagogica, di tutto quello che è successo in questi anni in Italia, con una serie di confronti con le altre realtà europee”.

content_337_2

I tre saggi introduttivi aprono la panoramica sulla questione migratoria e su come le sue dinamiche siano confluite nelle scritture diasporiche ed esuli, nonché sulle modalità della critica letteraria di porle all’interno del canone occidentale; su come per questa “tipologia” di autori abbia trovato “una patria comune e priva di confini: la letteratura”. Inoltre approfondisce l’interesse e il lavoro dell’editoria e il proliferarsi di nuove iniziative, come quella della casa editrice Sinnos, nata all’interno del carcere romano di Rebibbia inizialmente come offerta lavorativa per soggetti svantaggiati nell’ambito dei servizi editoriali e che da subito si pose come opportunità di conoscenza di nuove culture, con il contatto generatosi tra detenuti italiani e stranieri. E anche con l’istituzione di premi letterari specifici, come il premio Concorso letterario per scrittori immigrati indetto da Eks&Tra e Fara Editore. Senza dimenticare, per quel che riguarda il Paese cui chi scrive appartiene per nascita, il passato migrante che ha caratterizzato i primi secoli della sua “unione” e gli anni del sogno coloniale fascista: anni rimossi, omessi e velati dal mito degli “italiani brava gente”, che fanno del nuovo planetario italiano un dittico.

La parte prima, “Il Planetario”, divide in otto capitoli i migranti verso l’Italia in base al paese di provenienza. L’Italia al centro del Mediterraneo che concentra in sé gli europei dei Balcani e del socialismo reale, insieme a una parte consistente del continente africano –Maghreb, l’ex impero coloniale del Corno d’Africa, l’Africa nera- fino a raggiungere il Vicino Oriente, l’Asia mediterranea e riflussi cinesi e indiani, unite al principe dei popoli dimenticati: quello romanì. Opere narrative e poetiche, che con la volontà di far risaltare la comunanza di tematiche, ci risucchiano all’interno della loro esperienza generativa, plasmando, quasi per contrappunto, un osservatore con un’identità “nuova” e talvolta terribile.

La seconda parte illustra la situazione dell’Europa occidentale, quella tedesca, inglese e quella della francofonia in esilio. Sono migrazioni e letterature che riguardano il popolo italiano -la prima su tutte-, nonché i due immensi imperi coloniali e i loro “dannati della terra”. L’ultima parte è relativa a progetti musicali, teatrali e cinematografici, sempre più prolifici e interessanti, mantenendo l’ottica italiana ed europea. Il confronto con una realtà che ci viene narrata come consolidata e che sembra invisibile al Paese spiazza e annichilisce. Rivivere le esperienze, i processi di integrazione e le emozioni attraverso la scrittura è l’ermeneutica necessaria per entrare fisicamente ed empaticamente in contatto con la nostra -di tutti- realtà in continuo mutamento e con l’ “Altro”, nel suo significato più nobile e antico. Se il cammino si fa camminando, è attraverso opere formidabili di critica e antologia come questa che le sfere di percezione, tutte coinvolte nella corretta ricezione, comprendono la strada da scegliere. Sono i libri a scegliere i lettori, attraverso il percorso ragionato nello spazio e nel tempo della stagione “presente e viva”.

A.P.

[email protected]

Dove si trova

Perchè è importante

Vuoi di piĂą? Iscriviti!

Scopri che cosa puoi avere in piĂą iscrivendoti

Redazione
Redazionehttps://ilcaffegeopolitico.net

Il Caffè Geopolitico è una Associazione di Promozione Sociale. Dal 2009 parliamo di politica internazionale, per diffondere una conoscenza accessibile e aggiornata delle dinamiche geopolitiche che segnano il mondo che ci circonda.

Ti potrebbe interessare

Evviva il terremoto!

500 temporali

4 settembre duemiladieci

Baro romano drom