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Il nuovo accordo di cooperazione militare fra Giappone e Vietnam

In 3 sorsi – Il recente accordo militare tra Giappone e Vietnam segna una nuova frontiera nella loro cooperazione in chiave anticinese. Di conseguenza questo partenariato rafforzato rimette in discussione il ruolo di Pechino nel Mar Cinese Orientale e Meridionale.

1. ‘UN NUOVO LIVELLO’ PER LE RELAZIONI NIPPO-VIETNAMITE

Nonostante esistessero già numerosi accordi di cooperazione tra Vietnam e Giappone, quest’anno i Governi di Tokyo e Hanoi hanno deciso di implementarne di nuovi, vista la sempre maggiore pressione che la Cina esercita in alcuni territori contesi. Lo scorso 11 settembre il Ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi e la sua controparte vietnamita Phan Van Giang si sono incontrati ad Hanoi per redigere e firmare il nuovo accordo che, secondo gli esperti, eleva le relazioni “su un nuovo livello”. In particolare l’accordo riguarda l’esportazione di attrezzature e tecnologie per la difesa da Tokyo ad Hanoi, con grande attenzione ai campi della cyber security e delle esercitazioni militari congiunte.

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Fig. 1 – Il Ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi insieme al Premier vietnamita Pham Minh Chinh durante la sua visita ad Hanoi, 12 settembre 2021

2. MESSAGGIO A PECHINO

L’accordo non è arrivato in un momento casuale, tutt’altro: la firma è avvenuta mentre era in corso la visita del Ministro degli Affari Esteri cinese Wang Yi ad Hanoi. Un gesto che, probabilmente, vuol rappresentare un segnale forte inviato da parte dei firmatari per far capire a Pechino che non sono disposti a tollerare ancora per molto il suo atteggiamento prevaricatore nella regione. Entrambi i Paesi hanno infatti dispute in corso con la Cina, sia nel Mar Cinese Meridionale che in quello Orientale. Il Vietnam ha, da molto tempo, una contesa per quanto riguarda le Isole Spratly e le Isole Paracel, mentre invece il Giappone si trova in conflitto a causa delle Isole Senkaku, o Diaoyu, come vengono chiamate dalla Cina, nel Mar Cinese Orientale.

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Fig. 2 – Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi insieme al Vice-Premier vietnamita Pham Binh Minh, 10 settembre 2021. La firma dell’accordo militare nippo-vietnamita è avvenuta in contemporanea con la visita di Wang ad Hanoi

3. LA REAZIONE DELLA CINA ALL’ACCORDO

La visita in Vietnam di Wang Yi si è conclusa con un ammonimento nei confronti dei Paesi firmatari dell’accordo. Egli ha infatti rimarcato che a breve il Vietnam riceverà dalla Cina 3 milioni di dosi di vaccino anti-Covid-19, fondamentali per il Paese e per la sua messa in sicurezza e ripartenza economica. Allo stesso tempo il Ministro ha sottolineato quanto sia importante non alterare lo status quo regionale per non incrinare le relazioni esistenti. Ciò nonostante Pechino continua le sue azioni assertive nelle zone contese del Mar Cinese Meridionale e Orientale, sostenendo la loro legittimità e non rinunciando in alcun modo al tentativo di controllare tali aree strategiche. Nel prossimo futuro sarà fondamentale osservare quali frutti porterà questo accordo e se, in particolare, questo riuscirà a scoraggiare l’atteggiamento egemonico cinese.

Niccolò Ellena

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Perchè è importante

  • Nei giorni scorsi il Giappone e il Vietnam hanno firmato ad Hanoi un nuovo accordo di cooperazione militare, che comprende l’esportazione di tecnologia e armi di difesa.
  • Il protocollo di intesa non arriva in un momento casuale, ma coincide con la visita ad Hanoi del Ministro degli Affari Esteri cinese Wang Yi.
  • Secondo le parti contraenti, l’obiettivo principale è quello di arginare i tentativi egemonici di Pechino nel Mar Cinese Orientale e Meridionale.

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Niccolò Ellena
Niccolò Ellena

Mi chiamo Niccolò, sono nato a Firenze e ho 25 anni. Dopo la Laurea in Lingue e Culture straniere presso l’UniversitĂ  degli Studi di Firenze e un semestre a Wenzhou, in Cina, mi sono trasferito a Milano, dove vivo tutt’ora.

Ad Aprile 2022 ho completato la laurea magistrale in Lingue per le Relazioni Internazionali presso l’UniversitĂ  Cattolica del Sacro Cuore, dove ho discusso una tesi sulle relazioni tra Cina e Kenya nel contesto della Belt and Road Initiative (BRI).

Al momento sto lavorando come redattore per Money.it, testata giornalistica leader in Italia nel settore dell’economia. Scrivo principalmente di sostenibilitĂ  e tecnologia, ma la geopolitica rimane la mia piĂą grande passione.

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