In 3 sorsi – Il Presidente degli Stati Uniti ha presentato il budget plan. Nei prossimi mesi il Congresso deciderà se approvarlo e come stanziare i fondi. Tassare i mega-profitti ed evitare ulteriori tagli alla spesa pubblica sono gli obiettivi principali della Casa Bianca.
1. LA LEGGE FINANZIARIA
Lo scorso 8 marzo, in una conferenza stampa presso un sito di formazione sindacale di Philadelphia, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha svelato la proposta di budget per la legge finanziaria del 2024. Negli Stati Uniti l’anno, fiscalmente parlando, ha inizio il primo ottobre e termina il 30 settembre dell’anno successivo, per cui il Congresso già dai prossimi mesi inizierà a lavorare al piano. La Costituzione affida principalmente alla Camera il “power of the purse” (letteralmente il potere del portafogli), ovvero il potere d’iniziativa riguardo alle tasse da imporre e i fondi pubblici da stanziare. Solitamente la spesa del Paese copre 3 macro aree: i fondi per le Agenzie federali, il debito e la spesa sociale che racchiude sanità, previdenza sociale, etc. Nel suo intervento a Philadelphia, Biden ha ribadito essenzialmente la sua visione su questi temi, approfondendo alcune delle idee che avevano già caratterizzato il suo discorso dello Stato dell’Unione di febbraio.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il Presidente Biden a Philadelphia
2. TASSARE I RICCHI
La proposta di budget per l’anno fiscale 2024 prevede lo stanziamento di 6.800 miliardi. Il piano si basa su un principio fondamentale: sostenere la spesa pubblica e aiutare la classe media. Il Presidente propone di finanziarla tramite una politica fiscale che tassi principalmente miliardari, multinazionali e superprofitti. Si parla di una riforma a tutti gli effetti, nella quale la percentuale d’aliquota dovrebbe aumentare dal 15 al 25% per i miliardari e dal 21 al 28% per le multinazionali. Così facendo ci si impegna a ridurre il deficit di 3mila miliardi di dollari in dieci anni. Tuttavia, secondo le ultime stime del Congressional Budget Office, ufficio apartitico del Congresso, se non si apportano modifiche consistenti alla spesa, il deficit tenderà ad aumentare. Si parla di 1.400 miliardi soltanto quest’anno, per poi crescere a un ritmo pari a due miliardi l’anno fino al 2033. Degni di nota sono sicuramente l’impegno a rafforzare Medicare (il piano di assicurazione sanitaria federale per gli ultra 65enni), l’abbassamento dei costi dei farmaci da prescrizione, i fondi per l’istruzione primaria e i tagli ai costi del college. Per quanto concerne la spesa militare, il Presidente ha proposto un aumento a 842 miliardi, 26 in più rispetto all’anno scorso, destinati sia al supporto all’Ucraina, sia alla competizione strategica con la Cina nell’Indo-Pacifico.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Un altro momento della presentazione del budget per il FY2023 da parte di Biden
3. LE DIFFICOLTÀ DEL COMPROMESSO
Con i repubblicani in maggioranza alla Camera, è molto probabile gran parte del budget plan di Biden non sarà realizzato o perlomeno sarà ridimensionato. La riforma fiscale del Presidente è infatti totalmente contraria alle idee del GOP in materia. Negli ultimi mesi il partito ha minacciato di non approvare l’innalzamento del tetto del debito qualora non si attuassero i tagli alla spesa. Ciò rischia di determinare un default che potrebbe innescare una crisi economica globale senza precedenti. A oggi, l’unico tema su cui le parti potrebbero convenire è la competizione con la Cina: perciò, nonostante lo scontro tra i due partiti su tetto di debito e spesa, i fondi destinati al Pentagono sembrerebbero invece inattaccabili, per cui è probabile che entrambi acconsentano al rafforzamento della “Pacific Deterrence Iniziative”, piano d’investimenti per la fabbricazione di nuovi armamenti per difendere gli interessi nazionali nella regione. In definitiva il budget plan di Biden è stato definito da molti come un manifesto politico più che un disegno economico. La sua proposta non solo delinea le sue priorità d’azione in economia, ma soprattutto apre una finestra sulle aspirazioni politiche di quella che quasi sicuramente sarà la base della candidatura alle elezioni presidenziali del 2024.
Iolanda Cuomo
Immagine di copertina: “The White House” by radkuch.13 is licensed under CC BY
