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Il Giappone al Consiglio Affari Esteri NATO: si rafforza il legame di sicurezza tra Europa  e Indo-Pacifico

In 3 sorsi  —  Nel nuovo concetto strategico NATO il Giappone occupa un ruolo chiave. Lo ha evidenziato lo storico vertice dell’Alleanza del 4-5 aprile a Bruxelles, che ha visto anche la partecipazione della Finlandia, mettendo luce sulle nuove prospettive di collaborazione tra il blocco NATO e il Sol Levante. 

1. LA SICUREZZA EURO-ATLANTICA E INDO-PACIFICA: UN TEATRO INTERCONNESSO

In uno degli incontri più significativi nella storia della NATO — per l’ingresso ufficiale della Finlandia nell’Alleanza Atlantica — il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha accolto i quattro partner della NATO nell’Indo-Pacifico (Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda e Australia) prima della sessione ministeriale del Consiglio dell’Alleanza il 5 aprile.

“In un mondo sempre più insicuro e imprevedibile è ancora più evidente come le questioni sulla sicurezza siano di interesse globale. Quello che accade nella vostra regione, l’Indo-Pacifico, ha un impatto su di noi e quello che accade in Europa ha un impatto su di voi“, con questa premessa Stoltenberg ha iniziato l’incontro a porte chiuse con i Ministri degli Esteri Yoshimasa Hayashi (Giappone), Park Jin (Corea del Sud), Penny Wong (Australia) e Nanaia Mahuta (Nuova Zelanda) — riprendendo parte del suo discorso del 4 aprile con la stampa

Stoltenberg ha portato come esempi di questa interconnessione le conseguenze globali della guerra in Ucraina e l’avvicinamento tra Cina e Russia, da considerare come eventi propulsori per rafforzare il partenariato tra il blocco NATO e i Paesi indo-pacifici. Da aggiungere anche i tentativi della Cina di cambiare lo status quo nel Mar Cinese Meridionale e nel Mar Cinese Orientale — come visto con le esercitazioni militari cinesi intorno a Taiwan durate tre giorni — e i frequenti lanci di missili balistici da parte della Corea del Nord.

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Fig. 1 – Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg durante una conferenza stampa del summit NATO di Madrid del giugno 2022

2. NUOVE PROSPETTIVE DI COLLABORAZIONE TRA GIAPPONE E NATO

In un’intervista per Politico alla fine del summit, il Ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha spiegato come il Giappone intenda “elevare le sue relazioni con la NATO a un nuovo livello”, considerando il successo dell’operazione di trasporto aereo guidata dalla NATO dopo i terremoti nel sudest della Turchia lo scorso febbraio come “un momento storico, che ha dimostrato una nuova fase nell’evoluzione della nostra cooperazione”. Questa è stata infatti la prima volta nella storia che le Forze di Autodifesa giapponesi e la NATO hanno collaborato in un’operazione di soccorso internazionale.

Come preannunciato dalla visita di Stoltenberg a Tokyo lo scorso gennaio, al momento i due partner starebbero formulando un nuovo quadro di cooperazione, il Programma di Partenariato su Misura Individuale (ITPP), che mira a migliorare la cooperazione in settori tradizionali, quali la sicurezza marittima e il controllo degli armamenti, il disarmo e la non proliferazione, ma anche in nuovi ambiti, tra cui il cyberspazio, lo spazio, la disinformazione e le tecnologie critiche ed emergenti, le supply chain, la scienza e la tecnologia della difesa, comprese le attività con la NATO Science and Technology Organization. Inoltre, durante la sessione del 5 aprile, Tokyo ha annunciato che stabilirà una missione diplomatica permanente presso la NATO.

Tema della serie di incontri a Bruxelles è stata soprattutto la guerra in Ucraina, per la quale il Giappone ha previsto sostegni finanziari — già annunciati durante la visita di Kishida in Ucraina a marzo — che ammontano a 30 milioni di dollari e si aggiungono al Comprehensive Assistance Package Trust Fund della NATO per fornire attrezzature e forniture non letali a Kyiv.

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Fig. 2 – Il Ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi stringe la mano a Stoltenberg durante una conferenza stampa del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, 4 aprile 2023 

3. IL GIAPPONE NEL NUOVO CONCETTO STRATEGICO NATO

Sebbene il Giappone e la Nato si siano sempre impegnati al dialogo e alla collaborazione è con una dichiarazione politica congiunta nel 2013 che ha avuto inizio il loro partenariato di cooperazione. Un patto di cui il defunto Shinzo Abe ha saputo fare buon uso per promuovere la sua visione estesa sulla difesa e sicurezza nazionale tramite un nuovo quadro di sicurezza (l’Indo-Pacifico) che ha permesso successivamente all’Europa di abbracciare la stessa logica di un teatro più ampio, come spiega Brad Glosserman.

Ma la vera svolta e arriva solo recentemente con la partecipazione storica del premier giapponese Fumio Kishida al Summit di Madrid del 29-30 giugno 2022, per la prima volta ospite al vertice NATO. Durante il vertice l’Alleanza ha adottato anche un nuovo concetto strategico. In questo contesto il Giappone è identificato come un partner chiave, concetto che Stoltenberg stesso ha affermato durante la sua visita a Tokyo a gennaio: “Nessun partner della NATO è più vicino e competente del Giappone”. Il Giappone è stato anche invitato a partecipare al prossimo summit NATO a Vilnius dell’11-12 luglio.

Giulia Iuppa

Foreign Secretary James Cleverly attends G7 summit” by UK Government is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • In occasione del Consiglio Affari Esteri NATO del 4-5 aprile, il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha accolto i quattro partner della NATO nell’Indo-Pacifico evidenziando l’interconnessione tra la sicurezza Euro-Atlantica e quella della regione Indo-Pacifica.
  • Nuove prospettive di collaborazione si prospettano soprattutto tra Giappone e NATO in nuovi settori quali il cyberspazio, lo spazio, la disinformazione e le tecnologie critiche ed emergenti, le supply chain, la scienza e la tecnologia della difesa.
  • Nel nuovo concetto strategico della NATO, il Giappone detiene un ruolo chiave di “partner vicino e competente”.

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Giulia Iuppa
Giulia Iuppa

Laureata in Relazioni Internazionali Comparate (area Europa-Asia Orientale) con una tesi sul ruolo dell’India nella Visione per un Indo-Pacifico “Libero e Aperto” del Giappone, ho collaborato con lo European Institute for Asian Studies di Bruxelles, l’Institute for International Strategy and Information Analysis di Tokyo e l’Istituto Analisi Relazioni Internazionali. Sono un’evidente appassionata di Asia e, nello specifico, del Giappone. Nel 2017, ho approfondito lo studio della lingua e cultura giapponese con uno scambio presso l’Università Meiji di Tokyo e, successivamente, ho trascorso un breve periodo presso l’Università Tsinghua di Pechino. Nel tempo libero mi piace viaggiare e vorrei esplorare tutta l’Asia!

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