Ristretto – Il candidato di estrema destra Javier Milei è il vincitore delle primarie presidenziali in Argentina.
Si sono svolte lo scorso 13 agosto le primarie aperte, simultanee e obbligatorie (PASO nella sigla spagnola) in Argentina. Alle elezioni, che hanno definito i candidati che si sfideranno alle presidenziali del prossimo 22 ottobre, hanno partecipato più di 25 milioni di argentini. Le elezioni sono state conquistate da Javier Milei, candidato del partito Libertad Avanza, di estrema destra, che ha ottenuto più del 30% dei voti. Il risultato segna un punto di svolta per l’Argentina, per anni guidata da due grandi coalizioni, rappresentate in questa tornata elettorale dal peronista Sergio Massa di Unión por la Patria, che ha ottenuto il 20,9% dei voti, e da Patricia Bullrich della coalizione Juntos por el Cambio, che ha portato a casa il 17%. L’inaspettata vittoria di Milei è stata interpretata come un sintomo del malcontento sociale in un Paese in cui la crisi economica non sembra arrestarsi. Sintomatica dello scontento generale è stata anche l’astensione registrata, la più alta dal 2011: il 69% degli aventi diritto al voto, infatti, non si è presentata alle urne. Ma chi è Javier Milei? Milei, economista di Buenos Aires, entra nel mondo della politica nel 2020 e fin da subito si contraddistingue per le sue idee di estrema destra. A favore della deregolamentazione del porto d’ami, il politico ha dichiarato che è sua intenzione convocare un plebiscito per rimettere in discussione la Legge sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza, approvata in Argentina nel dicembre 2020. Inoltre, tra le proposte portate avanti da Milei ci sono la graduale dollarizzazione dell’economia argentina, l’eliminazione della Banca Centrale, la privatizzazione delle imprese pubbliche e la militarizzazione delle carceri. Non resta dunque che attendere il prossimo ottobre per valutare chi gli argentini sceglieranno come il futuro Presidente.
Maria Elena Rota Nodari
“Bandera Argentina” by Finizio is licensed under CC BY-ND