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USA-UE: il Trade and Technology Council promettente tavolo di lavoro delle relazioni transatlantiche

Analisi Nel gennaio 2024, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno tenuto una riunione a Washington per la quinta conferenza ministeriale del Consiglio per il commercio e la tecnologia (TTC) UE-USA. Quest’ultimo incontro è avvenuto sul finire dei mandati della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen e del Presidente Biden e nell’imminenza di importanti elezioni. Le due parti, per la prima volta, non hanno rilasciato una dichiarazione congiunta a seguito dell’incontro del TTC, ma hanno invece osservato che sono stati compiuti progressi verso il raggiungimento dei risultati in occasione del prossimo incontro “capstone” del TTC previsto per l’inizio di aprile a Bruxelles.

LE RELAZIONI COMMERCIALI UE-USA 

L’Unione Europea e gli Stati Uniti si scambiano reciprocamente i ruoli di principali partner commerciali e di investimento e hanno una relazione economica tradizionalmente assai integrata. Tuttavia, non sono mancate periodicamente tensioni su questioni specifiche: è di comune osservazione il fatto che le relazioni commerciali bilaterali siano state particolarmente tese durante l’amministrazione Trump. Sotto la presidenza di Biden, che si è impegnata “a riparare e rivitalizzare il partenariato tra gli Stati Uniti e l’UE”, i rapporti tra Stati Uniti e UE hanno visto un rinnovato impegno, seppure le frizioni commerciali persistano.
Nonostante gli Stati Uniti siano il principale partner commerciale e di investimento dell’UE, non esiste un accordo di libero scambio dedicato tra l’UE e gli Stati Uniti. I negoziati del Partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) sono stati avviati nel 2013, ma si sono conclusi senza un esito positivo alla fine del 2016 e sono stati formalmente chiusi nel 2019.
Nel giugno 2021, il Trade and Technology Council (TTC) è stato lanciato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea al fine di espandere e rafforzare il commercio e gli investimenti bilaterali dopo quattro anni di notevoli tensioni. Non si tratta, però, di un tavolo di negoziato di un accordo di libero scambio.

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Fig. 1 – La Presidente della Commissione europea von der Leyen

LA VOLONTÀ DI CONDIVIDERE LE REGOLE DEL GIOCO 

In questi anni il TTC ha rappresentato uno strumento chiave per il coordinamento tra le due potenze mondiali nel controllo delle esportazioni in risposta alla guerra della Russia in Ucraina. Le delegazioni sono state chiamate ad affrontare i temi più impegnativi legati al nuovo scenario mondiale, comprese quelle derivanti dalle preoccupazioni condivise riguardo alle pratiche commerciali della Cina. Attraverso il TTC, i partner hanno in gran parte evitato di sottolineare le differenze e appianare le persistenti divergenze, optando invece per lavorare a reimpostare il lavoro comune, aggiornando le regole del gioco del nuovo scenario geopolitico, ad esempio decidendo di cooperare nella regolamentazione degli aspetti chiave del nuovo ordine commerciale mondiale. Gli esiti si sono concentrati su aree come l’intelligenza artificiale, le catene di approvvigionamento, la connettività digitale e le infrastrutture, la sostenibilità e i diritti umani.
Il TTC si configura, quindi, come un ambizioso tavolo di confronto bilaterale composto da 10 gruppi di lavoro. Ciascuno di essi è condotto dai dipartimenti, direzioni, servizi o agenzie competenti, al fine di portare avanti il confronto tecnico e per rendere operative le decisioni politiche periodicamente fissate nelle riunioni tra i più alti livelli politici.

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Fig. 2 – L’ultimo vertice USA-UE alla Casa Bianca

LA COOPERAZIONE SUI CONTROLLI DELLE ESPORTAZIONI E LO SCREENING DEGLI INVESTIMENTI 

Due gruppi di lavoro hanno prodotto una collaborazione particolarmente stretta: il Gruppo di lavoro 7 sui controlli delle esportazioni e il Gruppo di lavoro 8 sullo screening degli investimenti. Non è un caso che entrambi gli strumenti siano riconosciuti come centrali nell’attuazione dell’Autonomia Strategica Aperta, la nuova frontiera strategica dell’attore globale Unione Europea. 
Così, i controlli sulle esportazioni sono stati una priorità anche nell’agenda commerciale e tecnologica transatlantica, soprattutto perché gli Stati Uniti ne hanno riconosciuto la valenza strategica e hanno invitato l’UE ad apprestare una decisa risposta. Il tema, tuttavia, non è di facilissima soluzione per l’Unione Europea poiché, da un lato, la sicurezza nazionale e la sicurezza degli investimenti rimangono di competenza degli Stati membri e, dall’altro, la politica commerciale è saldamente di competenza della Commissione Europea. Gli Stati Uniti hanno condotto discussioni all’interno del TTC sulla necessità di apprestare anche uno strumento di controllo degli investimenti in uscita verso Paesi e in settori strategici che finiscono per minacciare la sicurezza o l’ordine pubblico. 
Nel gennaio 2024, l’Unione Europea ha presentato la sua nuova strategia di sicurezza economica, aggiornando il documento del giugno 2023, che comprende parti dedicate proprio ai controlli delle esportazioni e allo screening degli investimenti. In breve, l’Unione Europea cerca di consolidare un certo grado di autorità sugli elenchi oggetto di controllo delle esportazioni nel tentativo di garantire che tali controlli funzionino in aderenza con gli obiettivi generali del mercato unico dell’UE e per garantire condizioni di parità all’interno dell’Unione.

QUALE FUTURO PER LA COOPERAZIONE TRANSATLANTICA?

È evidente che gli esiti delle elezioni del Parlamento europeo e del Presidente degli Stati Uniti influenzeranno grandemente la prosecuzione del lavoro del TTC e la finalizzazione del confronto in corso di svolgimento ed è quindi presto per trarre un giudizio sulla portata dei risultati conseguiti dal comune lavoro. Tuttavia non si può non osservare come esso abbia già rappresentato una formidabile occasione di confronto tra partner accomunati da eguali valori e visione strategica, ma spesso divisi da interessi commerciali in stretta competizione. 
La via della cooperazione tra attori globali allineati sembra utilmente e concretamente tracciata.

Filomena Ratto

Photo by geralt is licensed under CC BY-NC-SA

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Perchè è importante

  • Il Trade and Technology Council (TTC) è stato lanciato dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea al fine di espandere e rafforzare il commercio e gli investimenti bilaterali dopo anni di notevoli tensioni.
  • Attraverso il TTC, i partner hanno in gran parte evitato di sottolineare le differenze e appianare le persistenti divergenze, optando invece per lavorare a reimpostare il lavoro comune, aggiornando le regole del gioco del nuovo scenario geopolitico. 

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Filomena Ratto
Filomena Ratto

Napoletana di origine, laureata in Giurisprudenza e ora di base a Bruxelles. Appassionata di diritto europeo e delle dinamiche della politica commerciale dell’UE. Amo leggere e sperimentare in cucina… magari con una buona tazza di caffè (geopolitico, ovviamente).

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