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Venezuela, elezioni 2024: battaglia per la democrazia o conferma dell’autoritarismo?

In 3 SorsiDopo 11 anni di Governo Maduro, il Venezuela andrà al voto il prossimo 28 luglio, ma alla candidata delle opposizioni Maria Corina Machado è stato impedito di partecipare: sembra nuovamente che il Presidente non accetti rivali.

1. L’ERA DI NICOLAS MADURO

L’attuale Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, è in carica dal 2013 nonostante secondo i sondaggi la sua popolarità non superi il 15%. Durante gli 11 anni del suo Governo, il Venezuela ha vissuto un’inflazione del 286% e un quinto della popolazione, circa sei milioni di persone, ha lasciato il Paese. Dopo la morte di Hugo Chávez, Maduro scelse di continuare le politiche economiche del predecessore, riscontrando però innumerevoli difficoltà. Il Paese infatti ha registrato i dati più alti nel misery index del 2014 e nel 2015. Il World Report di Human Rights Watch ha condannato più volte il regime autoritario di Caracas per il controllo dei media con poco spazio per l’opposizione, le condizioni dei prigionieri nelle carceri e l’abuso di potere da parte delle Forze dell’Ordine. Le ultime elezioni del 2018 videro un’affluenza del solo 30% e si conclusero nuovamente con la vittoria di Maduro, nonostante le contestazioni in merito alla trasparenza del procedimento. Maduro si difese sostenendo che il proprio oppositore, Juan Guaidò, fosse “un prodotto dell’imperialismo, dell’oligarchia di destra del continente sudamericano e dell’Europa, che si è inginocchiata davanti alla politica dell’ex Presidente degli Stati Uniti Trump contro il Venezuela”. 

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Fig. 1 – Nicolas Maduro, Presidente del Venezuela, tiene un discorso dopo la rielezione del 2018 con accanto l’immagine del predecessore Hugo Chávez

2. LE ELEZIONI DEL 2024

Il 28 luglio in Venezuela si terranno le nuove elezioni presidenziali. La data coincide con la nascita del defunto Presidente Hugo Chávez, padre politico di Maduro. Quest’ultimo si è pubblicamente impegnato di fronte alla Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) a rispettare gli accordi delle Barbados stipulati nell’ottobre 2023, con i quali il Presidente e l’opposizione venezuelana hanno concordato sulla “promozione dei diritti politici e delle garanzie elettorali per tutti”. Nonostante ciò si prevede che Maduro cercherà la rielezione. La sua rivale maggiore, Maria Corina Machado, è stata esclusa dalle elezioni con il divieto di candidarsi a cariche pubbliche. Leader del partito Vente Venezuela, da lei stessa fondato nel 2012, Machado è soprannominata la Dama de acero (Signora d’acciaio) e nel 2018 fu inserita dalla BBC nella lista delle 100 donne più influenti al mondo. Si definisce una liberale centrista profondamente anticomunista. “Il chavismo ha perso completamente la sua base sociale e i venezuelani cercano un cambiamento nel sistema, un cambiamento nei valori”, sostiene Machado. È molto apprezzata per la fermezza con cui si è relazionata al regime di Maduro, criticandolo e restando nel Paese. Machado ha vinto in modo schiacciante le primarie lo scorso ottobre, ma subito dopo è seguita la sentenza di esclusione emessa dalla Corte Suprema di Giustizia a fine gennaio, un atto che ha indotto gli Stati Uniti a ripristinare le sanzioni sul settore petrolifero venezuelano.

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Fig. 2 – La leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado, parla ai sostenitori durante una manifestazione a Guacara, nello Stato di Carabobo, Venezuela, il 13 marzo 2024

3. SCENARI FUTURI E REAZIONI DEI PAESI CIRCOSTANTI

Numerosi Paesi sudamericani hanno espresso preoccupazione per i risultati delle prossime elezioni, soprattutto dopo l’esclusione di Machado. Il Presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, ha dichiarato che non riconoscerà l’esito delle elezioni presidenziali del 2024 in Venezuela. “Non siamo affatto d’accordo sul fatto che non ci siano elezioni libere in Venezuela. […] Non ne riconosceremo il risultato perché non saranno elezioni libere”, ha detto il Presidente in un’intervista. Più propositivo invece è stato il Presidente brasiliano Lula, il quale riferisce di aver svolto un incontro proficuo con Maduro, che gli ha assicurato che le elezioni si svolgeranno in piena regolarità e che i due Paesi rafforzeranno la cooperazione. Le elezioni in Venezuela si presentano come un bivio cruciale per il futuro del Paese sudamericano. L’incertezza che circonda il risultato e i metodi poco trasparenti utilizzati alimentano una tensione palpabile. Se l’opposizione riuscirà a emergere vittoriosa, il Paese potrebbe essere protagonista di un cambiamento a livello sociale, politico ed economico. 

Isabella De Sinno

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Perchè è importante

  • Nicolas Maduro è in carica dal 2013 nonostante i problemi economici e sociali del Venezuela degli ultimi anni.
  • Le prossime elezioni si terranno a luglio 2024, ma alla candidata dell’opposizione Machado è stato vietato di presentarsi.
  • Numerosi Paesi sudamericani hanno espresso preoccupazione per la situazione venezuelana.

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Isabella De Sinno
Isabella De Sinno

Nata nel 2002 a Roma, sono laureata in Relazioni Internazionali e Politica Globale all’American University of Rome. Da Ottobre 2024, frequento l’università di Cambridge dove svolgo un master in studi Latino Americani. Il mio ambito di ricerca riguarda il post-colonialismo e la possibilità di decolonizzazione la conoscenza attraverso l’integrazione della cultura indigena nella società Argentina. Appassionata di letteratura, musica, cultura e geopolitica Latino Americana, nel mio tempo libero pratico spagnolo e studio portoghese.

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