In 3 sorsi – La provincia di Cabo Delgado, nel Mozambico settentrionale, è teatro di violenti attacchi jihadisti che sono ripresi negli ultimi mesi, sollevando gravi preoccupazioni umanitarie e di sicurezza.
1. CONTESTO E SITUAZIONE ATTUALE
Negli ultimi anni la provincia di Cabo Delgado è diventata un epicentro di violenze jihadiste. Dal 2017, piĂą di 4mila persone sono state uccise e circa 820mile sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni. Dal dicembre 2023 il gruppo jihadista Ahlu Sunna Wal Jammah, affiliato allo Stato Islamico, ha intensificato le attivitĂ nella regione, colpendo le forze di sicurezza nazionali e causando l’esodo di migliaia di civili. Nonostante gli sforzi congiunti delle forze locali e internazionali, la situazione rimane instabile, con conseguenze dirette sulla sicurezza regionale e sulla popolazione locale.
Fig. 1 – Un campo di accoglienza nella regione di Cabo Delgado
2. GLI ULTIMI SVILUPPI
Il 10 maggio scorso il Presidente mozambicano Filipe Nyusi ha confermato che l’area di Macomia è stata nuovamente presa di mira dai jihadisti. Durante l’attacco sono stati segnalati diversi morti e feriti tra i civili. Parallelamente le Forze Armate sudafricane (SANDF) sono sopravvissute a un’imboscata in un’altra area vicina, sottolineando la pericolositĂ delle operazioni militari nella regione​​. Questi attacchi indicano la capacitĂ del gruppo di sfidare le forze di sicurezza. Inoltre, l’escalation coincide con il periodo in cui compagnie internazionali come TotalEnergies ed ENI prevedono di riprendere i progetti per la produzione di gas naturale liquefatto nella regione, precedentemente sospesi per motivi di sicurezza, attivitĂ vitali per l’economia del Mozambico e rilevanti per l’approvvigionamento energetico globale. L’instabilitĂ , però, ne rende difficile la messa in opera.
Fig. 2 – Persone in attesa della distribuzione di aiuti umanitari nella cittĂ di Namapa
3. PROSPETTIVE NON POSITIVE
La situazione a Cabo Delgado non mostra segni di miglioramento a breve termine. L’instabilitĂ cronica minaccia di aggravare la crisi umanitaria in corso e di bloccare lo sviluppo socio-economico. Inoltre le operazioni militari dei Paesi vicini come il Sudafrica, cruciali per contrastare i jihadisti potrebbero terminare a breve: il ritiro programmato delle forze della SADC (Southern Africa Development Community) a luglio potrebbe dunque creare un vuoto sfruttabile da Ahlu Sunna Wal Jammah per espandere la propria influenza. La stabilitĂ futura in Mozambico dipenderĂ dalla capacitĂ del Governo di migliorare il controllo del territorio e l’economia locale, ma sarĂ necessario il supporto dei partner internazionali.
Redazione Il Caffè Geopolitico – Con ausilio di Intelligenza Artificiale
“Presidential Inauguration of President Filipe Jacinto Nyusi | Maputo, 15 January 2020” by Paul Kagame is licensed under CC BY-NC-ND