In 3 sorsi – Quali sono gli obiettivi e le aree di intervento del Piano Mattei? Dall’istruzione all’energia, dall’agricoltura alla sanità, uno sguardo alle proposte descritte nel Piano.
1. IL PIANO MATTEI
Formalizzato nel novembre del 2023 come decreto-legge n. 161/2023, per poi essere convertito in legge nel 2024, il Piano Strategico Italia-Africa, meglio conosciuto come Piano Mattei per l’Africa, è “il progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell’Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente”.
L’intenzione del Governo italiano è quella di creare un nuovo tipo di partenariato col continente africano basato su un rapporto paritario tra le parti coinvolte. Ciò si traduce in un rifiuto dell’approccio paternalistico e caritatevole che ha da sempre caratterizzato le relazioni con l’Africa, con lo scopo di creare benefici non solo per il Paese europeo, ma per il continente africano stesso che, come definito nel Piano, ha a disposizione una grande quantità di risorse fisiche.
L’Italia si propone quindi come promotrice di questo progetto in quanto si definisce un ponte naturale tra i continenti europeo ed africano, e come garante di un legame storico economico, sociale e culturale con l’Africa. Il Piano sottolinea come lo Stato italiano sia un player delle relazioni internazionali che è sempre stato in grado di dialogare con tutti, e che gode dell’eredità del fondatore di ENI Enrico Mattei, da cui il nome del Piano, che coniuga “l’esigenza italiana di rendere sostenibile la propria crescita con quella di coinvolgere le Nazioni africane in un processo di sviluppo e progresso”. Il metodo Mattei viene così riassunto nel Piano: ascoltare, rispettare, costruire insieme.
Fig. 1 – Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen al Vertice Italia-Africa, 2024
2. AREE DI INTERVENTO
L’obiettivo di costruire un partenariato paritario si sviluppa nel Piano lungo sei aree di intervento e le relative priorità:
- Istruzione e formazione: formazione e aggiornamento dei docenti, avvio di nuovi corsi professionali, valorizzazione delle PMI italiane attraverso progetti di formazione su mercati africani, potenziamento di istruzione tecnica e professionale, utilizzo dell’e-learning.
- Agricoltura: riduzione della malnutrizione, migliori rese agricole e aumento dei redditi degli agricoltori grazie a tecniche innovative, gestione delle risorse idriche e marine, promozione di sostenibilità e sicurezza alimentare, sviluppo di soluzioni agricole resilienti ai cambiamenti climatici.
- Sanità: migliore accessibilità e qualità dei servizi sanitari, in particolare nell’ambito materno-infantile, prevenzione e sicurezza alimentare, sviluppo di piattaforme di telemedicina, formazione del personale.
- Energia: accesso a energia a basso costo e sostenibile, promozione di fonti rinnovabili, ampliamento all’accesso energetico, investimenti in infrastrutture, decarbonizzazione e tecnologie locali, promozione di biocarburanti sostenibili, gestione dei rifiuti per rafforzare l’economia circolare.
- Acqua: progettazione di infrastrutture idrauliche complesse, gestione delle risorse, depurazione e desalinizzazione dell’acqua, formazione di professionisti per la figura di “water manager”.
- Infrastrutture fisiche e digitali: trasversale alle precedenti cinque direttrici, prevede un focus a connessione Internet, rafforzamento della connettività satellitare, sviluppo di piattaforme digitali.
Oltre alle sei aree principali, il piano menziona ulteriori settori di intervento: cultura, sport e politiche giovanili, gestione e prevenzione dei rischi naturali, spazio.
Fig. 2 – Presentazione del Piano Mattei durante il Vertice Italia-Africa
3. CRITERI UTILIZZATI
Il Piano, al fine di attuare correttamente i progetti ideati, vuole assicurarsi che gli interventi verranno portati avanti seguendo degli specifici criteri. Efficacia, ovvero progetti concreti che mirano a risultati tangibili e significativi nel breve periodo. Integrazione e flessibilità, favorire quindi l’espansione di scala e la multidimensionalità. Valore aggiunto, le condizioni di vita della popolazione locale devono vedere un notevole miglioramento. Potenzialità incrementali, ovvero sviluppare anche progetti già esistenti e favorirne la scalabilità. Sostenibilità e replicabilità, dare quindi un futuro ai progetti avviati.
Questo articolo è il primo di una breve serie dedicata all’analisi del Piano Mattei, a cura di Matteo Bettoli.

Per approfondire vi proponiamo anche una nostra prima riflessione, a cura di Irene Rusconi
Piano Mattei: grandi speranze, povere realtà
A un anno dal lancio del Piano Mattei, molto è stato progettato, ma poco sembra essere stato messo a terra. Le grandi speranze e gli obiettivi economici e politici potrebbero perdersi tra scelte poco chiare dei progetti e nebulosi stati di avanzamento.
“10.09.2023. Ministru prezidents Krišjānis Kariņš tiekas ar Itālijas premjerministri Džordžiju Meloni.” by Valdības māja is licensed under CC BY-NC-ND