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La Russia guarda a est: il rafforzamento dei legami con l’ASEAN

CaffĂ© Lungo Negli ultimi anni, la Russia ha intensificato i rapporti con l’ASEAN, cercando di controbilanciare l’isolamento internazionale causato dalle sanzioni occidentali. Questo avvicinamento si riflette in un rafforzamento della cooperazione economica, energetica e militare, con il Vietnam come partner strategico di spicco.

UNA NUOVA CENTRALITĂ€ ASIATICA PER MOSCA

La cooperazione tra la Russia e l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN) è in rapida espansione, spinta principalmente dal deterioramento dei rapporti tra Mosca, l’Unione Europea e gli Stati Uniti in seguito alla guerra in Ucraina. Per contrastare l’isolamento economico causato dalle sanzioni occidentali, la Russia ha intensificato il proprio orientamento verso l’Asia. In questo nuovo equilibrio strategico, le relazioni con Cina, Corea del Nord e Iran hanno ricevuto maggiore attenzione, ma anche i legami con l’ASEAN stanno assumendo un ruolo sempre piĂą rilevante, seppur ancora poco analizzato nel dibattito internazionale.
Il 25 febbraio 2025 i rappresentanti di alto livello dell’ASEAN e della Russia si sono riuniti presso la sede dell’Associazione a Jakarta, in Indonesia, riaffermando la volontà condivisa di rafforzare la cooperazione e consolidare i legami strategici tra le due parti. Nel corso del 21° Incontro dei Funzionari Senior ASEAN-Russia è stato riconosciuto il buon avanzamento nell’attuazione del Piano d’Azione Globale ASEAN-Russia 2021-2025, che ha visto sviluppi positivi in settori chiave come la sicurezza politica, la lotta al terrorismo, l’energia, la scienza e la tecnologia, l’istruzione e il turismo. I funzionari hanno inoltre auspicato un’intensificazione delle iniziative comuni nei prossimi mesi, con l’obiettivo di potenziare l’impatto dei progetti in corso e ampliare le aree di collaborazione previste dal Piano d’Azione in vigore.
Nonostante l’approfondimento recente delle relazioni tra Russia e ASEAN, il percorso di cooperazione è stato a lungo lento e cauto. Dal momento in cui Mosca è diventata partner di dialogo nel 1996, l’ASEAN ha sempre mantenuto una posizione prudente, preoccupata di non alterare gli equilibri geopolitici o provocare tensioni con gli Stati Uniti. Fino al 2014, la Russia ha anche mostrato un interesse limitato nei confronti della cooperazione con l’ASEAN. Tuttavia, l’annessione della Crimea ha segnato un punto di svolta, poichĂ© l’inasprimento delle relazioni con l’Occidente ha spinto Mosca a cercare nuovi partner internazionali, intensificando i legami con i Paesi dell’Asia-Pacifico, inclusa l’ASEAN. Nonostante ciò, la risposta dell’ASEAN agli eventi del 2014 è stata relativamente contenuta, con dichiarazioni ufficiali piuttosto caute e una mancanza di consenso tra i membri riguardo all’elevazione dello status della partnership con la Russia.
Ad oggi, la Russia è l’unica grande potenza a non aver ancora ottenuto lo status di comprehensive strategic partner (CSP) con l’ASEAN, a differenza di Stati Uniti, Cina, Giappone, India, Australia, Corea del Sud e, a breve, anche della Nuova Zelanda. I precedenti piani d’azione decennali tra ASEAN e Russia sono stati ridotti a cinque anni per via della loro parziale attuazione. Nonostante Mosca abbia richiesto l’upgrade, manca ancora un consenso tra i membri. La posizione neutrale dell’ASEAN sul conflitto in Ucraina riflette la politica di non allineamento del blocco, e un eventuale miglioramento delle relazioni tra Washington e Mosca potrebbe creare spazi di manovra più ampi per un maggiore coinvolgimento con la Russia, soprattutto in chiave di bilanciamento verso la Cina, come suggeriscono alcuni analisti statunitensi.

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Fig. 1 – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante l’ASEAN Post-Ministerial Conference con la Russia del luglio 2023 in Indonesia

COOPERAZIONE ECONOMICA ED ENERGETICA IN ESPANSIONE

Nel contesto dell’isolamento internazionale derivante dal conflitto in Ucraina, la Russia ha intensificato i legami economici ed energetici con i Paesi dell’ASEAN, con particolare attenzione al Vietnam. Nel 2023, il commercio bilaterale tra Russia e Vietnam ha raggiunto i 3,6 miliardi di dollari, con un aumento del 25% nei primi undici mesi dell’anno. L’obiettivo comune è di portare questo valore a 15 miliardi di dollari entro il 2030, sfruttando le opportunitĂ  offerte dall’accordo di libero scambio tra il Vietnam e l’Unione Economica Eurasiatica (EAEU).
PiĂą in generale, il commercio tra la Russia e i Paesi dell’ASEAN ha raggiunto livelli record, con un aumento del 14,6% nel 2023, toccando quasi 22 miliardi di dollari. Questo trend positivo è proseguito nel primo semestre del 2024, con un incremento del 20,5% rispetto all’anno precedente.
In ambito energetico, nel 2025 la Russia ha offerto forniture di gas naturale liquefatto (GNL) e petrolio greggio al Vietnam, oltre a supportare lo sviluppo del settore nucleare civile del Paese. Durante una visita ad Hanoi, sono stati firmati accordi per facilitare progetti petroliferi e nucleari, segnando un passo significativo nella cooperazione energetica tra i due Paesi.
Nel settore nucleare il centro includerĂ  un reattore di ricerca da 10 megawatt, utilizzando combustibile a basso arricchimento prodotto dalla Russia, con l’obiettivo di produrre radio farmaci e irradiare silicio per l’industria dei semiconduttori. Questa collaborazione si inserisce nel piĂą ampio piano energetico del Vietnam, il Power Development Plan VIII (PDP8).

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Fig. 2 – Putin interviene in videoconferenza al summit ASEAN dell’ottobre 2021

COLLABORAZIONE IN AMBITO DIFENSIVO E TECNOLOGICO

Nel biennio 2024-2025, la Russia ha intensificato la cooperazione militare e tecnologica con i Paesi dell’ASEAN, focalizzandosi su Vietnam e Indonesia.
A dicembre 2024, Hanoi ha ospitato il 7° Dialogo Strategico sulla Difesa con Mosca, durante il quale sono stati firmati accordi per rafforzare la collaborazione in formazione, ricerca scientifica e scambi tra le Forze Armate.
NEll’agosto 2024, il Ministro della Difesa vietnamita ha partecipato al forum Army-2024 a Mosca, evidenziando l’interesse di Hanoi per le tecnologie militari avanzate russe.
Anche con l’Indonesia, la Russia ha avviato colloqui per rafforzare i legami in materia di difesa e sicurezza, incluse esercitazioni navali congiunte e vendita di equipaggiamenti militari. Tuttavia, una controversia è emersa riguardo alla richiesta russa di stazionare aerei militari presso la base aerea di Manuhua in Papua, a soli 1.300 chilometri da Darwin, Australia. L’Indonesia ha chiarito che non permette basi militari straniere sul proprio territorio, sottolineando la politica di non allineamento, anche in risposta alle crescenti pressioni e critiche — in particolare da parte australiana — suscitate da precedenti episodi che avevano fatto temere una possibile militarizzazione della regione.
A livello multilaterale, la Russia ha partecipato attivamente alle esercitazioni antiterrorismo dell’ADMM-Plus nel settembre 2023, con 12 Paesi membri, tra cui Vietnam, Indonesia e Laos. Inoltre, Mosca ha co-presieduto il gruppo di lavoro sull’azione umanitaria di sminamento per il periodo 2024-2027, in collaborazione con il Laos.
Nel campo tecnologico, Russia e Vietnam hanno firmato accordi per la cooperazione su energia nucleare, economia digitale e comunicazioni wireless, inclusa la cessione di una nave da ricerca marittima. Questi sviluppi evidenziano l’impegno di Mosca nel rafforzare i legami strategici con i Paesi dell’ASEAN, nonostante le pressioni internazionali.

Anastasia Merli

Photo by nguyenthuantien is licensed under CC BY-NC-SA

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Perchè è importante

  • Negli ultimi anni la Russia ha intensificato i rapporti con l’ASEAN, nel tentativo di superare l’isolamento internazionale successivo alla guerra in Ucraina.
  • Nonostante diversi progressi, soprattutto in ambito di cooperazione economica e militare, l’ASEAN continua a mantenere una posizione prudente verso la Russia e manca ancora il consenso dei Paesi membri per elevare ufficialmente la partnership con Mosca.

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Anastasia Merli
Anastasia Merli

Anastasia Merli, originaria di San Marino, è laureata in Relazioni Internazionali e sta completando un Master in Security and Terrorism presso l’UniversitĂ  del Kent, a Canterbury. Collabora con Il Caffè Geopolitico nel desk Asia, approfondendo tematiche legate alla sicurezza internazionale e alle dinamiche geopolitiche della regione. Con un approccio analitico e multidisciplinare, mira a offrire prospettive innovative e ben documentate nel dibattito sulla sicurezza globale

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