Caffè Americano – Questa settimana, il Congresso non è riuscito a far passare la legge bipartisan sull’immigrazione e gli aiuti militari a Ucraina, Israele e Taiwan e la Camera a maggioranza repubblicana ha fallito nel votare l’avvio della procedura d’impeachment per il Segretario alla Sicurezza Interna Alejandro Mayorkas e una legge che conteneva solo aiuti a Israele.
Per la prima, si è trattato dell’ennesima dimostrazione di forza di Donald Trump verso il GOP. Quando ha infatti detto che la nuova legge bipartisan non gli sarebbe piaciuta, lo Speaker della Camera Mike Johnson ha subito dichiarato che il compromesso in via di approvazione al Senato sarebbe “arrivato morto” alla Camera. Ciò ha poi portato al fallimento anche al Senato, dove la maggioranza democratica non è sufficiente a raggiungere i 60 voti necessari a evitare il filibustering.
Dopo la forza, c’è stata anche la debolezza, perché i repubblicani non hanno una larga maggioranza alla Camera ed è bastata una piccola pattuglia di dissidenti per far cadere sia il voto per la procedura d’impeachment a Mayorkas (decisa più per compiacere Trump e la base che su fatti concreti) sia la legge per gli aiuti al solo Israele, con grande disappunto dell’ala più a destra del partito che ora potrebbe mettere a rischio la poltrona dello stesso Johnson.
Il potere legislativo statunitense è ormai sempre più debole e piegato sugli estremi e dove i compromessi, base del sistema politico concepito dai padri fondatori, sono sempre più difficili.
Emiliano Battisti