Negli ultimi dodici mesi la situazione in Venezuela è peggiorata.
Tra accuse di narcotraffico e intrecci militari, lo scorso febbraio Maduro ha indetto elezioni anticipate rendendo via via inoffensive le opposizioni, comunque disorganiche. Poi ha esautorato il Parlamento, che gli era contrario.
Sospeso dal Mercosur, perso il diritto di voto all’Onu, il Venezuela non ha potuto evitare la migrazione di massa dei suoi cittadini in cerca di migliori condizioni di vita, soprattutto verso la Colombia.
In autunno l’avvicinamento alla Cina che ha stabilito contatti e contratti di fornitura di materie prime di grande importanza. Putin si aggira nell’area mentre i rapporti con Trump si deteriorano.
Maduro si insedia l’11 gennaio per altri sei anni. In questi giorni di gennaio, la sollevazione di un popolo stremato dalla fame.
A cura di Andrea Martire