Il Costa Rica è un piccolo Paese, noto per essere uno dei paradisi terrestri. Non offre solo un’ottima qualità della vita, ma anche occasioni di investimento. Il Governo ha investito moltissimo per garantire equità ed uno stile di vita sempre migliore per la popolazione
COSTARICA, ABOLIZIONE DELL’ESERCITO – Il 1° dicembre 1948 è la data in cui il Costa Rica ha deciso di abolire il proprio esercito. Eppure, benché suoni un caso isolato non lo è affatto, dato che altri Paesi, tra cui le vicine Repubblica Dominicana, Haiti e Panama, hanno fatto lo stesso e, in alcuni casi, hanno deciso di mantenere soltanto una polizia locale atta al controllo dell’ordine e sicurezza pubblica. Sicuramente una riduzione delle spese militari ha concesso, e concede ancora oggi, la possibilità di riallocare delle risorse verso settori differenti, ad esempio l’istruzione e la sanità . Tuttavia, la popolazione del Costa Rica sconta ancora oggi un tasso di povertà piuttosto alto, pari a circa il 21% della popolazione. D’altra parte però, riesce in una performance che supera perfino gli stati europei, nel contare un solo 8% di disoccupazione. Diversi opinionisti, soprattutto negli ultimi due anni con il nuovo governo, hanno denunciato che la disparità di classe che porta il Costa Rica a registrare un così alto tasso di disoccupazione è da imputarsi ad anni di corruzione che hanno caratterizzato i governi di destra che hanno governato il paese fino al 2014.
Fig.1 – Ufficiali costaricani della polizia di sicurezza interna, nata a seguito dell’abolizione dell’esercito avvenuta nel 1948
IL CAMBIO DI ROTTA AL GOVERNO E NEL PAESE – L’8 maggio 2014 è stato eletto Guillermo Solìs, primo Presidente non di destra negli ultimi quarant’anni. Solìs si è trovato a gestire un buco pari a circa il 5% del PIL, situazione lasciatagli dal precedente governo Chinchilla. Con il rifiuto delle politiche neo-liberiste, provenendo da una tradizione social-democratica, Solìs sta cercando di rivitalizzare il piccolo Paese costaricano attraverso la promozione di opere relative alla produzione di energia pulita e programmi atti all’innalzamento della qualitĂ della vita della popolazione. Relativamente alla prima, nel settembre 2016 è avvenuta l’inaugurazione della centrale idroelettrica di Reventazon, considerata la seconda opera piĂą importante nella regione dopo il Canale di Panama. La centrale infatti, alimenterĂ circa 525.000 abitazioni e, col passare degli anni, l’energia potrebbe esportarsi anche nei paesi vicini, dando respiro agli investimenti iniziali portati avanti dal fornitore di energia governativo ICE, accompagnato da banche locali e internazionali. Il Costa Rica peraltro, è riuscito nel 2015 a generare la propria energia al 99% pulita, soprattutto grazie a fonti idroelettriche, divenendo così un modello per l’intera regione, se non per il pianeta intero. Una serie di investimenti rivolti a migliorare il sistema sanitario, hanno altresì portato il Costa Rica a compiere passi importanti verso un innalzamento della speranza di vita, passata dai 76,84 anni del 2005 ai 78,23 del 2015.
Fig.2 – Forze di polizia costaricane ed esercito nicaraguenze al confine tra i due paesi per gestire il fenomeno migratorio
OGGI IL PAESE ATTRAE INVESTIMENTI E NE CREA INTERNAMENTE – La stabilitĂ politica che caratterizza oggi il Paese, e le buone prospettive per il futuro anche in termini di qualitĂ della vita, non possono non attrarre investimenti dall’estero. Ma non solo, il Costa Rica ha messo in atto una serie di investimenti nei confronti delle piccole e medie imprese, ricollocando circa 335 milioni di dollari entro la fine del 2016 per incrementare la produttivitĂ di queste entitĂ . Il Ministro dell’Economia, Industria e Commercio, Welmer Ramos, si è fatto promotore di tale investimento sotto l’ala della Banca per lo Sviluppo costaricana, che ha giĂ ricollocato 285 milioni di dollari sino a luglio 2016. Della somma totale, circa il 44% andrĂ allo sviluppo agricolo, il 25% ai servizi ed un 21% al commerciale. Inoltre, assieme a questi stanziamenti, altri coinvolgeranno le categorie vulnerabili, concedendo loro di accedere al credito in maniera piĂą agevolata rispetto a prima. Se il Costa Rica attrae investimenti, negli ultimi anni sta fronteggiando anche un’altra emergenza, ovvero quella dell’immigrazione dai paesi vicini. Una popolazione di circa 4 milioni e 750 mila persone, vede entrare nel paese ogni giorno circa 200 persone, cercando laddove possibile di intervenire con le proprie risorse. La difficile situazione di paesi come Haiti, o alcune regioni del Brasile, sta incrementando sensibilmente questo fenomeno, trasformando il Costa Rica in un porto sicuro per molte persone in cerca di una vita migliore.
Sara Belligoni
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Â Un chicco in piĂą
Il Giappone ha donato circa 9 milioni di dollari al Costa Rica nel 2012 al fine di finanziare la protezione e promozione dei parchi naturali. Per saperne di piĂą, cliccate qui.[/box]