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Il nuovo Presidente turkmeno in visita a Pechino

In 3 sorsi – L’incontro tra Berdimuhamedov jr. e Xi sancisce una comprehensive strategic partnership tra Ashgabat e Pechino, che rafforza sempre di piĂą il ruolo cinese in Asia Centrale. Prioritario è il tema del gas naturale, di cui il Turkmenistan è il maggiore fornitore per la Repubblica Popolare.  

1. I RAPPORTI TRA ASHGABAT E PECHINO

La storia recente delle relazioni tra i due Paesi, connessi sin dall’antichità dalla Via della Seta, è caratterizzata da scambi commerciali e dialogo politico. Nel 1992 per prima la Repubblica Popolare Cinese ha instaurato rapporti diplomatici con la neonata Repubblica del Turkmenistan. Il primo Presidente turkmeno, Saparmyrat Niyazov, ha iniziato una politica isolazionistica, basata su neutralità, non interferenza e non allineamento, e proseguita poi dal suo successore Gurbanguly Berdimuhamedov. Solo di recente il Turkmenistan ha rafforzato le relazioni economiche con alcuni partner regionali, come Cina e Turchia. Risale infatti al 2009 l’apertura di una rete di gasdotti che collegano la Cina agli Stati dell’Asia Centrale, rendendo Pechino uno dei maggiori acquirenti del gas naturale turkmeno. Nel 2014 viene invece siglata una prima partnership strategica tra i due Paesi. Sebbene il Turkmenistan non faccia parte dei principali forum regionali, è membro del C+C5, un meccanismo di cooperazione tra Cina e Stati dell’Asia Centrale, in cui si incontrano i Ministri degli Esteri di questi Paesi. Nel marzo 2022 dubbie elezioni hanno portato alla guida del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov, figlio del suo predecessore, che in questi mesi ha di fatto portato avanti la politica del padre. Xi e Berdimuhamedov jr si sono incontrati per la prima volta lo scorso settembre in occasione del vertice della Shanghai Cooperation Organization (SCO) in Uzbekistan, dove il Presidente turkmeno ha partecipato come ospite d’onore.

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Fig. 1 – Gurbanguly Berdimuhamedov, padre dell’attuale Presidente turkmeno, insieme a Xi Jinping nel 2014

2. LA VISITA DI BERDIMUHAMEDOV A PECHINO

Lo scorso 6 gennaio, 31° anniversario dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, il Presidente turkmeno ha incontrato l’omologo cinese a Pechino, in occasione del primo viaggio in Cina dall’inizio del proprio mandato. I due Presidenti hanno annunciato il lancio di una comprehensive strategic partnership, che rafforza il precedente partenariato strategico. Nel comunicato relativo all’incontro del Ministero degli Affari Esteri Cinese si legge che Turkmenistan e Cina hanno visioni e obiettivi allineati, così come interessi complementari, da sfruttare per proseguire insieme il cammino verso lo sviluppo. In particolare è stato rilanciato il China-Turkmenistan Cooperation Committe in qualitĂ  di strumento principale di coordinamento. Diversi i settori in cui rafforzare la cooperazione, tra cui sicurezza ed energia. La cooperazione in materia di gas naturale costituisce infatti un importante tassello degli interessi strategici di entrambi i Paesi, per cui si vuole puntare su grandi progetti infrastrutturali, energia verde e sviluppo di nuove tecnologie. Non a caso il Turkmenistan costituisce il maggiore fornitore di gas naturale per Pechino. A livello commerciale, la Cina si impegna a supportare le sue aziende a investire in Turkmenistan, mentre in tema sanitĂ  si rimarca la cooperazione per i vaccini e si incoraggia a rafforzare gli scambi e le conoscenze in ambito medico e sanitario. Per la politica estera, si richiamano i principi di multilateralismo, sovranitĂ  e integritĂ  territoriale, così come il ruolo di organizzazioni e forum a cui i due Paesi aderiscono, in primis il giĂ  citato C+5C.

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Fig. 2 – Il Presidente turkmeno Serdar Berdimuhamedov partecipa al vertice SCO di Samarcanda, settembre 2022

3. TURKMENISTAN, CINA E ASIA CENTRALE: WHERE TO?

Ciò che emerge dall’incontro tra Berdimuhamedov jr. e Xi è sicuramente un crescente orientamento del Turkmenistan verso la Cina, soprattutto a livello di cooperazione energetica, che di fatto potrebbe tradursi in un rapporto di dipendenza economica. Ashgabat si trova infatti in una situazione di crisi economica, caratterizzata da inflazione rampante, aumento della povertà, e insicurezza alimentare. In tal senso assicurarsi un volume maggiore di esportazioni verso la Cina potrebbe dare un importante contributo alle finanze dello Stato. Inoltre, è in cantiere la costruzione di un nuovo gasdotto per trasportare il gas turkmeno in Cina che aumenterebbe i volumi da 30 a 85 miliardi bcm all’anno. Tuttavia, il Presidente turkmeno sembra essere consapevole del rischio di dipendenza e della necessità di diversificare i partner, come indica la sua recente visita a Mosca. Dal proprio lato, la Repubblica Popolare Cinese sta rafforzando la sua presenza nella regione, sia a livello multilaterale che bilaterale, come dimostrano le visite di Xi in Kazakistan e Uzbekistan dello scorso anno, ma anche il coinvolgimento dei Paesi dell’area nei progetti infrastrutturali della Belt and Road Initiative (esempio ne è la ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan-Turkmenistan – CKUT).

Simona Ricci

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Perchè è importante

  • Nonostante le tendenze isolazionistiche del Turkmenistan, il dialogo e la collaborazione con la Cina si sono rafforzati negli ultimi anni, soprattutto a livello economico e energetico.
  • La visita di Stato del neoletto Presidente turkmeno Berdimuhamedov in Cina ha portato a un potenziamento della cooperazione tra i due Paesi in svariati ambiti, dalla sicurezza alla sanitĂ .
  • La questione energetica è sicuramente prioritaria per capire il futuro delle relazioni tra Pechino e Ashgabat, che sembrano sempre piĂą orientate verso un rapporto di dipendenza.

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Simona Ricci
Simona Ricci

Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue Straniere per le Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e sto terminando il Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali dell’Università IULM. Da quando ho iniziato a studiare russo mi sono appassionata alla Russia e allo spazio postsovietico, cercando di tenermi sempre aggiornata sugli sviluppi politici, economici e culturali. Nei miei lavori di tesi ho approfondito la competizione geopolitica tra le grandi potenze in Asia Centrale, il modello della democrazia sovrana russa, e la comunicazione del Cremlino durante la pandemia. Ho inoltre svolto una breve esperienza lavorativa a Mosca che mi ha permesso di immergermi in prima persona nell’Est europeo.

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