venerdì, 15 Novembre 2024

APS | Rivista di politica internazionale

venerdì, 15 Novembre 2024

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

SOTEU23: Completare l’UE per rispondere alla chiamata della storia

In 3 sorsi – Il Discorso sullo Stato dell’UE di quest’anno rappresenta l’ultimo manifesto programmatico lasciato in eredità da Ursula Von der Leyen, Presidente uscente della Commissione Europea. Tra i punti fondamentali del discorso la necessità di completare un’Europa già forte e coesa attraverso l’implementazione delle strategie comuni e l’adozione di riforme funzionali ai futuri allargamenti della membership.

1. L’EREDITA’ DELLA COMMISSIONE VON DER LEYEN

Il Discorso sullo stato dell’Unione Europea fu istituito nel 2009 con il Trattato di Lisbona come appuntamento annuale per programmare le iniziative future e per discutere dei progressi ottenuti dalle varie istituzioni comunitarie. Oltre alla sua natura programmatica, il discorso ha assunto di recente una connotazione quasi “patriottica”, visti i numerosi rimandi ai concetti di famiglia, valori e stile di vita europei. Secondo la Presidente von der Leyen, l’UE rappresenta oggi il più ambizioso progetto di “trasformazione politica” della storia mondiale. Tuttavia, è solo attraverso le dovute riforme e l’implementazione delle strategie comuni che l’UE sarà in grado di “completarsi” nel suo ruolo di attore globale primario e di catalizzatore delle aspirazioni di milioni di cittadini.

Embed from Getty Images

2. L’AGENDA EUROPEA ALLA PROVA DELLA STORIA

Il SOTEU23 si inserisce in un contesto internazionale fortemente turbato da eventi di portata storica, che richiedono un intervento altrettanto epocale per poter essere superati. Durante il discorso, la presidente von der Leyen ha più volte fatto riferimento alla necessità dell’UE di rispondere alla “chiamata della storia”. In virtù di tale congiuntura storica e della sua dimensione di “unione geopolitica”, l’Unione Europea si schiera in prima linea per il rispetto dello stato di diritto, il perseguimento della pace tra i popoli, tanto in Ucraina quanto nel resto del mondo, la transizione economica sostenibile e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Da una parte, dunque, emerge la necessità di percorrere la strada tracciata dai grandi piani di riforme come Next Generation EU e lo European Green Deal. Dall’altra, la capacità di saper rispondere con mezzi e tempistiche adeguati alle sfide epocali rappresentate dalla globalizzazione, dai cambiamenti climatici e dalla polarizzazione ideologica.  

Embed from Getty Images

3. LE ELEZIONI EUROPEE 2024 TRA SFIDE PRESENTI E FUTURE

Non è un caso, dunque, che il discorso 2023 sia stato aperto da un immediato riferimento alle prossime elezioni europee, in programma nel giugno 2024. Tali elezioni potrebbero rappresentare infatti un’ulteriore sfida alla solidità del blocco europeo. Sebbene unita da valori comuni e da un’agenda chiara ed ambiziosa, l’UE si trova a fronteggiare continue minacce provenienti tanto dall’esterno quanto dai propri stati membri. Le pratiche scorrette e violente di Paesi quali Russia e Cina minacciano il benessere economico e sociale dei cittadini europei, compromettendo strutture socioeconomiche cruciali come le catene del valore ed i diritti fondamentali sanciti dai trattati internazionali. La difesa della sovranità dell’Ucraina dall’ingiustificata aggressione della Russia rimane una priorità dell’UE, poiché coinvolge un paese che è allo stesso tempo una frontiera esterna e un candidato all’ingresso nell’organizzazione. Similmente, l’UE condanna le politiche scorrette attuate dal governo cinese per quanto concerne i sussidi statali alle aziende, ad esempio nel settore delle auto elettriche e lo sfruttamento delle materie prime. È per tali ragioni che l’UE si sta muovendo sempre più verso l’allontanamento da questi paesi, attraverso l’utilizzo di sanzioni ed indagini e l’individuazione di nuovi partner strategici. Allo stesso tempo, le critiche e le opposizioni sui temi chiave dell’agenda europea da parte di alcuni stati membri rischiano di vanificare gli sforzi compiuti dall’organizzazione negli ultimi anni.  

Giorgio Fioravanti

Immagine di copertina: “State of the EU: MEPs debate about the EU’s most immediate challenges” by European Parliament is licensed under CC BY

Dove si trova

Perchè è importante

    • Mercoledì 13 settembre la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha pronunciato il Discorso sullo stato dell’Unione Europea (SOTEU), il quarto ed ultimo del suo mandato, che scadrà nel maggio 2024, in corrispondenza delle prossime elezioni europee.

    • Continuità, resilienza ed indipendenza sono stati i concetti chiave del discorso, nonché i principi che dovranno guidare l’operato dell’UE rispetto alle sfide del presente e del futuro. In ballo vi è la credibilità dell’UE quale attore unitario e la sua capacità di rispondere ai problemi continentali e globali.

    • Le imminenti elezioni europee, che si terranno a giugno 2024, rappresentano una sfida all’unità di intenti dell’UE, fondata su un’agenda che ha come punti principali il perseguimento della pace, il miglioramento delle condizioni sociali e la lotta contro i cambiamenti climatici.

Vuoi di più? Iscriviti!

Scopri che cosa puoi avere in più iscrivendoti

Giorgio Fioravanti
Giorgio Fioravanti

Classe 1997, aspirante diplomatico, nato e cresciuto a Rieti dove ho frequentato il Liceo Classico. La mia carriera universitaria si è svolta interamente a Trento, dove mi sono laureato in European and International Studies. Dopo la laurea ho frequentato con successo un Master in Studi Diplomatici presso la sede di Roma della SIOI. Il posto più curioso in cui ho vissuto è senza dubbio Gibilterra, dove ho anche svolto un periodo di ricerca tesi all’estero. Tra le mie passioni più grandi, naturalmente, la geopolitica ed il caffè.

Ti potrebbe interessare