In 3 sorsi – 365 giorni dopo il suo insediamento, la nuova Amministrazione messicana vanta numeri senza precedenti, ma le insidie sono dietro l’angolo.
1. UN CAPITALE POLITICO UNICO
Dopo un anno di presidenza appena concluso, Claudia Sheinbaum, entrata in carica il 1° ottobre 2024, è la leader con la più alta percentuale di consensi della storia della democrazia messicana (almeno in questa fase di mandato). Un altro primato per la prima donna Presidente del Messico. Il difficile, però, arriva ora: mantenere un tasso di approvazione così alto – i sondaggi le attribuiscono il 78% – sarà dura, ma le premesse ci sono. Succedendo alla stagione politica di Andrés Manuel López Obrador, ex Presidente del Messico dal 2018 al 2024 e appartenente allo stesso partito politico di Sheinbaum, Morena, la nuova Presidente ha tracciato sin da subito una linea di continuità con la precedente Amministrazione, concentrando gli sforzi su tre principali fronti che spiegano in gran parte il suo capitale politico: il potenziamento dei programmi sociali, il ridisegno delle politiche di sicurezza nel contrasto al crimine organizzato e un riassetto economico volto a ridurre le dipendenze strategiche e a incentivare il mercato interno.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Città del Messico, 15 settembre 2025, Giorno dell’Indipendenza del Messico: la presidente Claudia Sheinbaum durante l’annuale Grito de Independencia
2. TEMI PRINCIPALI: WELFARE, SICUREZZA E CORRUZIONE
In un Paese in cui la lotta alla disuguaglianza è il compito più arduo per qualsiasi governante, Sheinbaum ha scelto di perseguire e potenziare i programmi sociali, garanzia per 32 milioni di famiglie, con l’investimento di circa 850 miliardi di pesos messicani solo nel 2025. Cifre, queste, che hanno portato alla riduzione della povertà multidimensionale del 5,3%, risultato storico per il Paese, a detta del Governo. Passando alla questione sicurezza, la presidenza ha segnato un cambio di tono rispetto ai primi anni di Obrador — abbandonando esplicitamente l’impostazione del “abrazos, no balazos” — e optando per un approccio più coordinato, tecnico e persistente. Il dato più citato è la riduzione dei delitti d’omicidio doloso: l’Amministrazione segnala un calo del 32% tra settembre 2024 e settembre 2025. Tuttavia, la percezione di insicurezza tra i cittadini rimane elevata. Nonostante le cifre, studi indipendenti rilevano che circa il 63,2% della popolazione non si sente sicura nel proprio quartiere, evidenziando la distanza tra indicatori ufficiali ed esperienze quotidiane. Il tema corruzione, invece, resta un terreno problematico. Se da un lato Sheinbaum ha rilanciato retoricamente l’onestà come regola — “la honestidad no es la excepción, es la regla” – dall’altro la realtà mostra che 51 casi di corruzione rilevanti sono stati documentati tra ottobre 2024 e 2025, di cui circa il 41% riguardano direttamente la sua Amministrazione.
Embed from Getty ImagesFig. 2 -Uno specchio delle condizioni di estrema povertà cui sono costretti milioni di messicani: la disuguaglianza sociale rimane il tema principale per qualsiasi Amministrazione
3. INVESTIMENTO INTERNO PER FRONTEGGIARE LE PRESSIONI ESTERNE
L’orizzonte d’incertezza aperto dalla tanto criticata riforma giudiziaria, che ha messo in forte discussione l’indipendenza della magistratura messicana, è stato parzialmente chiuso dal modo in cui la Presidente ha gestito, senza mai piegarsi, le minacce provenienti da Washington. Di fronte alle pressioni di Donald Trump (pericolo di dazi e proposte aggressive sul piano sicurezza, incluse ipotesi di interventi diretti), Sheinbaum ha scelto la via della fermezza diplomatica unita al pragmatismo: ha respinto pubblicamente l’ipotesi di truppe statunitensi sul suolo messicano e ha dichiarato di avere piani alternativi per fronteggiare ulteriori misure economiche punitive. Il principale tra questi è rappresentato dal Plan Mexico, una strategia volta a rafforzare il mercato interno, aumentare l’investimento pubblico e privato e accrescere la sovranità produttiva. Il piano, però, non costituisce una contromisura economica immediata alle pressioni esterne, perciò il ruolo di Sheinbaum nella gestione dei rapporti con la Casa Bianca è rimasto attivo e gli ultimi fatti (estradizioni, iniziative congiunte su armi e narcotraffico) hanno contribuito a smorzare le tensioni diplomatiche che hanno caratterizzato i primi mesi della nuova Amministrazione messicana. Come detto, le premesse per mantenere alto il consenso esistono e il primo anno di mandato offre generalmente un periodo di “luna di miele“ che facilita le iniziative di governo delle nuove Amministrazioni. Il punto di partenza di Sheinbaum è abbastanza solido da far ben sperare nella tenuta e nella prosperità della democrazia messicana, ma tale vantaggio non è una garanzia.
Simone Grussu
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