Ristretto – Il ballottaggio del 13 aprile in Ecuador vedrà lo scontro tra il Presidente uscente Daniel Noboa e la candidata della sinistra Luisa González, in un Paese diviso tra crisi economica, violenza diffusa e timori per la democratica.
Alle elezioni di domenica 9 febbraio in Ecuador, con 14 candidati in corsa, l’attuale Presidente Daniel Noboa e la candidata del correismo Luisa González hanno raccolto l’88,27% dei voti validi. Il risultato conferma la forte polarizzazione che ha segnato l’intero processo elettorale sin dalla campagna. Noboa ha ottenuto il 44,63% dei voti trionfando nella capitale Quito, mentre González, con il 43,81% è risultata la candidata più votata nelle zone urbane del Paese. In un primo momento il Presidente uscente ha contestato il risultato, denunciando presunte irregolarità nel voto. Tuttavia, la Missione di osservazione dell’Unione Europea, inviata per monitorare il processo elettorale, ha immediatamente smentito tali accuse. Ora lo scontro si sposta al ballottaggio del 13 aprile, che determinerà la guida di un Paese che sta affrontando una violenza diffusa e un alto tasso di disoccupazione che hanno spinto decine di migliaia di ecuadoriani a emigrare negli Stati Uniti. L’Ecuador ha anche affrontato una crisi energetica che ha portato a prolungate interruzioni di corrente. La possibile rielezione di Noboa solleva timori tra i suoi critici, che vedono nelle sue politiche un rischio per le norme democratiche, lo Stato di diritto e le libertà civili. Lo scorso anno, in seguito allo scoppio di rivolte nelle carceri e il sequestro di una stazione televisiva da parte di uomini armati, Noboa aveva dichiarato lo stato di conflitto armato interno, autorizzando l’esercito a pattugliare le strade e le prigioni. Più recentemente aveva ordinato alla polizia di fare irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare un politico che cercava rifugio da una condanna per corruzione, un’azione che ha suscitato forti critiche a livello internazionale. Con il ballottaggio ormai alle porte, e una società estremamente polarizzata, l’Ecuador si trova di fronte a una scelta decisiva: confermare Noboa alla presidenza o aprire la strada a un ritorno della sinistra.
Maria Elena Rota Nodari
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