In 3 sorsi – L’Asamblea Nacional dell’Ecuador ha un nuovo Presidente, Cesar Litardo. In occasione dell’Informe Nacionál, Lenin Moreno parla dello stato della nazione insieme al vice Otto Sonnenholzner.
La Belt and Road Initiative: cambiare le regole del gioco
In 3 sorsi – L’attuale ordine internazionale sta entrando in una fase di declino alimentata dall’insoddisfazione di attori emergenti, Cina in primis. La Belt and Road Initiative (BRI), promossa come motore dello sviluppo economico internazionale, potrebbe avere l’effetto collaterale di modificare le norme alla base delle Istituzioni per costituire un ordine che rifletta la visione cinese.
Tra omicidi e corruzione, il Messico violento di Amlo
In 3 sorsi – Il Presidente Obrador (AMLO) si ritrova tra le mani un Messico violento, anche in quelle aree che tradizionalmente non lo erano mai state prima.
Spagna, come vincere le elezioni senza avere la maggioranza
In 3 sorsi – Il 28 aprile si sono tenute in Spagna le elezioni anticipate, richieste dal Primo Ministro Pedro Sánchez, in seguito al rifiuto della legge di bilancio. Nonostante il partito socialista spagnolo abbia vinto con il 28,7% dei voti non ha la maggioranza sufficiente per governare. Quali saranno i possibili scenari post elezioni?
Elezioni alle Galapagos: quale futuro per le isole amate da Darwin?
In 3 sorsi – Il 24 marzo si sono svolte le elezioni per la scelta dei nuovi Consigli Comunali dei tre cantoni, che però hanno subito messo in luce tutte le debolezze e le contraddizioni di questo angolo di paradiso
Sono ore calde in Moldavia
In 3 sorsi – In Moldavia è in corso una crisi politica che potrebbe rivelarsi molto grave. Il Presidente è stato esautorato, e il nuovo Governo di coalizione non sembra essere nelle condizioni di svolgere le proprie funzioni. Quali sono i fattori di incertezza?
Non ci siamo dimenticati della crisi in Sudan
In 3 sorsi – In Sudan la violenta repressione del 3 giugno ha fatto saltare gli accordi tra i manifestanti e i leader militari che hanno assunto la guida del Paese dopo la caduta di al-Bashir.
Kazakistan: cronaca di un’elezione scontata (e turbolenta)
Ristretto – Come ampiamente previsto, Kassym-Jomart Tokayev ha vinto le elezioni presidenziali di ieri in Kazakistan, diventando ufficialmente il volto dell’era post-Nazarbayev.
Una vittoria scontata e schiacciante, con il 70% dei voti per Tokayev contro il 16% a favore del principale candidato dell’opposizione Amirzhan Kosanov. Ha pesato l’investitura di Nazarbayev, che aveva già scelto Tokayev come successore all’indomani delle sue dimissioni shock dello scorso marzo, ma anche il ferreo controllo esercitato dal partito dell’ex Presidente, il Nur Otan, sugli organismi elettorali, amministrativi e mediatici del Paese. Non c’è mai stata quindi alcuna reale possibilità di vittoria per i candidati delle altre forze politiche, incapaci di condurre una vera campagna e costretti quasi a fare da comparse al trionfo annunciato di Tokayev. Ciò non ha comunque impedito a centinaia di persone di manifestare per strada contro la scelta dell’ex Premier come erede designato di Nazarbayev. Tutta la giornata di ieri è stata infatti contrassegnata da dimostrazioni e tafferugli con la polizia per le strade delle maggiori città del Paese, con un bilancio finale di 500 arrestati e 3 agenti feriti. Riprese da social e media internazionali, le proteste hanno in parte offuscato il trionfo del neo-Presidente, anche se Tokayev si è affrettato a liquidare la faccenda come una legittima “scelta del popolo”.
Secondo molti analisti, Tokayev seguirà abbastanza fedelmente le politiche del suo predecessore, senza correre particolari rischi politici o economici. E alcuni sospettano persino che il suo mandato presidenziale sia semplicemente volto a preparare il terreno all’insediamento di Dariga Nazarbayeva, figlia del vecchio Nursultan. In ogni caso molti kazaki hanno votato genuinamente per lui, nella speranza di preservare i progressi economici degli anni passati. E la Russia ha accolto positivamente la sua elezione, che promette di continuare la stretta cooperazione tra i due Paesi in Asia Centrale.
Simone Pelizza
Le conseguenze del ciclone Idai sullo Zimbabwe
In 3 sorsi – Il passaggio del ciclone Idai sullo Zimbabwe ha aggravato la situazione di crisi economica e di insicurezza alimentare dovuta alla siccità estrema per un terzo della popolazione del Paese.
Italia-Etiopia, qualcosa sta cambiando
In 3 sorsi – I rapporti di cooperazione tra Italia ed Etiopia si consolidano a seguito dell’impegno assunto dal Governo italiano nella realizzazione della linea ferroviaria che garantirebbe al Paese del Corno d’Africa uno sbocco marittimo sul Mar Rosso
Acque malsane: la Cina e il problema dell’inquinamento idrico
In 3 sorsi – Nelle campagne cinesi si possono vedere rifiuti sparsi ovunque, in particolare in prossimità dei corsi d’acqua, che vengono anche sfruttati pesantemente dai contadini per l’irrigazione. L’inquinamento ambientale e idrico in Cina è quindi un importante problema. Cosa sta facendo il Governo di Pechino per migliorare la situazione?
Scontri e contrasti tra al-Qā’ida e lo Stato Islamico
Analisi – Molti analisti e organi di informazione dopo la sconfitta dello Stato Islamico (IS) in Siria hanno iniziato a presentare una inverosimile alleanza tra al-Qāʿida e l’IS. In realtà i contrasti e gli scontri tra i due network sono forti e frequenti.


