In 3 sorsi – Nell’ambito dell’iniziativa Unesco “Revive the Spirit of Mosul” avviata nel febbraio 2018 è stato indetto un bando internazionale allo scopo di selezionare un progetto di design per la ricostruzione dell’iconica moschea irachena al-Nuri. Il bando, attualmente aperto, è finalizzato alla tutela del patrimonio culturale iracheno e al ripristino della città di Mosul.
1. LA MOSCHEA AL-NURI A MOSUL
Il primo venerdì del mese di luglio del 2014, Abu Bakr al-Baghdadi compariva per la prima volta in pubblico sul pulpito della moschea al-Nuri, nel centro di Mosul. Il giorno seguente la BBC, il New York Times e numerose altre testate giornalistiche pubblicavano il video della sua apparizione sui propri media. A giugno la città era passata sotto il controllo di Daesh e, durante il sermone del venerdì, al-Baghdadi, proclamatosi leader spirituale, annunciava la creazione del Califfato. A giugno 2017 la stessa moschea veniva deliberatamente distrutta dalle forze di Daesh. La demolizione, documentata da diversi filmati (qui il video della CNN) avveniva un mese prima della ripresa del controllo della città da parte del Governo iracheno. La storia di Mosul veniva così marchiata per sempre. La città, localizzata nel nord dell’Iraq, sorge sulla sponda del fiume Tigri, proprio di fronte alla storica Ninive. Il suo nome significa “collegamento”, probabilmente grazie alla strategica posizione in linea con importanti città interne quali Baghdad e Samarra, ma anche in quanto punto di unione delle vie commerciali tra la Cina e l’Occidente. Nel corso dei secoli nella città vecchia di Mosul sono sorte architetture di ogni epoca e religione, a dimostrazione della multiculturalità del suo passato. Tra questi edifici la grande moschea al-Nuri, eretta per volere del turco Nur al-Din nel 1172 e divenuta un’icona grazie al suo particolare minareto pendente, denominato al-Hadba’.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Un soldato del Governo iracheno di fronte alla moschea al-Nuri nella città vecchia di Mosul
2. IL PROGETTO UNESCO “REVIVE THE SPIRIT OF MOSUL“
Revive the Spirit of Mosul è il nome del progetto lanciato a febbraio 2018 dall’Unesco allo scopo di ripristinare una delle città più importanti dell’Iraq. Ad aprile dello stesso anno gli Emirati Arabi Uniti hanno stipulato un accordo con il Governo iracheno e l’Unesco, versando una somma di 50,4 milioni di dollari per finanziare la ricostruzione della città vecchia di Mosul. Il progetto è coordinato dal ministero della Cultura iracheno e dall’Iraqi Sunni Endowment, un’agenzia governativa che si occupa di gestire i luoghi di culto sunniti in Iraq. Il programma si focalizza su tre principali aree tematiche: educazione, cultura e patrimonio. Nell’ambito di tale iniziativa è stato indetto un bando internazionale destinato a selezionare un progetto di design per la ricostruzione della moschea al-Nuri. Lo scopo è la riabilitazione del complesso storico della moschea, della sala di preghiera e di edifici secondari la cui funzione verrà mutata al fine di ospitare attività educative e sociali. Il progetto coinvolge anche lo spazio esterno, che potrà essere ridisegnato in relazione alle strutture circostanti. Il bando, avviato il 16 novembre 2020, è aperto a team di specialisti di ogni provenienza: i vincitori saranno annunciati presumibilmente ad aprile 2021, dopo essere stati selezionati da una giuria di esperti internazionali. Verrà in seguito avviato il progetto di ricostruzione del sito della moschea, che dovrà essere portato a termine nell’arco di 27 mesi. I premi stanziati sono compresi tra i 10mila dollari per il quinto classificato e i 50mila dollari per il vincitore.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il minareto al-Hadba’ a dicembre 2019
3. LA LUNGA STRADA DELLA RICOSTRUZIONE
Revive the spirit of Mosul intende promuovere la rinascita dell’iconica città irachena, attraverso la ricostruzione di ciò che la simbolizzava: la moschea al-Nuri potrà infatti tornare a rivestire il suo ruolo centrale all’interno della città vecchia, affinché ai cittadini di Mosul venga restituito un simbolo di appartenenza a una comunità. Il progetto, nella sua totalità, pone un focus sui temi dell’educazione e della cultura, al fine di coinvolgere la popolazione in un processo di empowerment e rinascita. In secondo luogo l’internazionalità del bando intende attirare l’attenzione globale sulla città di Mosul e sull’Iraq in generale. Il ripristino di siti storici e culturali non è unicamente connesso alla tutela del patrimonio culturale in quanto tale, bensì è funzionale affinché le comunità tornino a sentirsi parte delle proprie città, in particolare laddove i conflitti abbiano cambiato i loro volti. La ricostruzione della moschea al-Nuri rappresenterà la volontà di resistere alla violenza e alla distruzione con cui l’Iraq ha dovuto confrontarsi negli ultimi anni. Le Organizzazioni internazionali hanno avviato una prima riabilitazione della città: Raad al Jammas, in un articolo di luglio 2020, spiega come l’ONU abbia ripristinato alcune strutture indispensabili quali scuole e ospedali, oltre che diverse abitazioni. Tuttavia la città vecchia rimane distrutta e le opere di ricostruzione da parte del Governo iracheno sono rallentate per ragioni di burocrazia, corruzione e scarse risorse economiche.
Egle Milano
Immagine di copertina: “Mosul, Moschee, Al Baghdadi” by enno.lenze is licensed under CC BY