In 3 sorsi – In questo articolo analizziamo quali sono i progetti pilota presentati nel Piano e la loro situazione attuale.
1. LA GOVERNANCE DEL PIANO
Dopo aver individuato i progetti in sinergia con il Global Gateway, in questo nuovo articolo della nostra serie dedicata torniamo ad analizzare il Piano Mattei in relazione ai suoi progetti pilota. Prima di questo è però importante avere una visione della governance prevista. A coordinamento del Piano, c’è una Cabina di Regia presieduta dal Presidente del Consiglio. Ne fanno parte ministri, vice ministri competenti, rappresentanti di enti pubblici e societĂ partecipate. Essa ha il compito di promuovere la cooperazione con i Paesi africani, supervisionare l’attuazione del Piano, monitorarne i risultati e redigere una relazione annuale al Parlamento. Una apposita Struttura di missione presso la Presidenza del Consiglio supporta inoltre il coordinamento strategico e cura il segretariato della Cabina.
Fig. 1 – Vertice Italia-Africa, Giorgia Meloni e William Ruto, Presidente del Kenya, uno dei Paesi identificati per i progetti pilota
2. I PROGETTI PILOTA
Il Piano Mattei individua 9 Paesi in cui sviluppare i progetti pilota. Secondo la Relazione sullo stato di attuazione del Piano Mattei di ottobre 2024, 17 progetti nazionali sono stati finanziati:
Algeria:
- Recupero di terreni semi-aridi per la produzione agricola, punta alla coltivazione di cereali.
- L’istituzione di un centro di formazione professionale a vocazione regionale, punta a creare un centro per aziende ad alto avvio tecnologico.
Costa d’Avorio:
- Sostegno al settore dell’istruzione primaria, mira a rafforzare le infrastrutture e la formazione degli insegnanti.
- Rafforzamento del settore sanitario, ovvero della Rete di religiosi che operano in ambito sanitario e prevede l’ampliamento dell’ospedale Abobo di Abidjan.
- Rafforzamento delle filiere agricole per la produzione destinata al consumo interno.
Egitto:
- Scuola italiana di ospitalitĂ di Hurghada, “Enrico Mattei”, scuola alberghiera che promuove la formazione nel settore turistico e la cooperazione nella gestione dei flussi migratori per lavoro.
Etiopia:
- Programma di sostegno per lo sviluppo ambientale e la green economy, prevede la bonifica dell’area del lago Boye e la riqualificazione della città di Jimma.
- Riforma dell’Università di Addis Abeba.
Kenya:
- Ampliamento della produzione di olio vegetale per biocarburanti, in terreni marginali e con migliori tecnologie.
- Programma di riduzione delle aflatossine, prevede l’acquisto di macchinari specifici.
Marocco:
- Centro di formazione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica.
- Sostegno al settore sanitario attraverso il rafforzamento della telemedicina, prevede lo sviluppo di sistemi di monitoraggio a distanza.
Mozambico:
- Istituzione di un polo agroalimentare nella provincia di Manica.
Repubblica del Congo:
- Miglioramento dell’accesso all’acqua potabile per la città di Brazzaville.
Tunisia:
- Progetto “Tandem” per la sicurezza alimentare, tramite il recupero e il trattamento delle acque reflue, il miglioramento delle tecniche di cultura e l’incremento della meccanizzazione nelle aree colpite da siccitĂ .
- TERNA Innovation Zone, prevede un centro per la formazione e l’accelerazione tecnologica a favore di aziende innovative nel settore energetico.
- Progetto di formazione, conservazione e valorizzazione di tre siti archeologici tunisini (Kerkpuane, Pupput e Neapolis).
A questi, si aggiungono 4 progetti transnazionali: Roadmap to Connect Africa to Europe for Clean Energy Production, AI Hub for Sustainable Development, Corridoio di Lobito e Iniziative educative transnazionali e internazionalizzazione del sistema AFAM (cioè dell’Alta Formazione Artistica, Coreutica e Musicale).
Fig. 2 – Quartiere di Brazzaville, cittĂ della Repubblica del Congo oggetto di uno dei progetti pilota.
3. DOVE SIAMO ORA
Nonostante il numero di progetti, solo per 9 di essi è stato specificato con precisione l’ammontare delle risorse da destinare, pari a circa 600 milioni di euro, distribuiti tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati. Nel 2025 sono state inoltre coinvolte nel Piano anche Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal, argomento che verrà trattato nel prossimo articolo.
Matteo Bettoli
Il nostro speciale sul Piano Mattei
- Piano Mattei: grandi speranze, povere realtĂ – 21 marzo 2025 – di Irene Rusconi
- Piano Mattei: gli obiettivi – 16 aprile 2025 – di Matteo Bettoli
- Piano Mattei: i finanziamenti – 27 maggio 2025 – di Matteo Bettoli
- Il vertice Piano Mattei – Global Gateway – 26 giugno 2025 – di Matteo Bettoli
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