Caffè lungo – Il 3 luglio, la Russia ha riconosciuto ufficialmente il regime dei Talebani in Afghanistan, il primo Paese al mondo a farlo. Tale decisione non cambierà nella pratica le relazioni tra Mosca e Kabul, ma potrebbe influenzare l’approccio della comunità internazionale nei confronti del Governo afghano. Nonostante i tempi siano prematuri, la Cina e i Paesi dell’Asia Centrale potrebbero in futuro allinearsi con la scelta del Cremlino.
Oltre la guerra commerciale: l’accordo che rilancia l’alleanza USA-Giappone
In 3 sorsi – USA e Giappone siglano un accordo che riduce i dazi e prevede 550 miliardi di dollari in investimenti giapponesi negli Stati Uniti. L’intesa rafforza la cooperazione su energia, tecnologia e supply chain, puntando a un’alleanza strutturata. Washington rilancia così il suo ruolo nell’Indo-Pacifico, con un modello replicabile verso altri partner.
Tanzania, allarme sui diritti umani in vista delle elezioni
In 3 Sorsi – Negli ultimi anni la crescita economica della Tanzania è stata accompagnata da una progressiva repressione dei diritti umani e dell’opposizione alla Presidente Samia Suluhu Hassan.
Il “mad man” funziona (finora)
Editoriale Caffè Americano – Trump ha ottenuto diverse vittorie nella sua guerra dei dazi, arrivando ad accordi quadro molto vantaggiosi con Giappone e UE. La strategia del “mad man” sembra funzionare e solo la Cina resiste.
Emiliano Battisti, Daria Vernon De Mars
Ivan Voronich. Riflessi internazionali della guerra ombra a Kiev
In 3 sorsi – L’assassinio a Kiev di un alto ufficiale dell’SBU apre uno spaccato sull’internazionale estremista con collegamenti in Russia. Mentre Mosca punta sul complotto interno ucraino, le ricostruzioni indicano altri esecutori. Una rete di organizzazioni neonaziste con strutture e connessioni politiche a San Pietroburgo e diramazioni globali. Anche in Italia.
Museveni e l’evoluzione politica dell’Uganda
In 3 Sorsi – L’Uganda, segnata da quattro decenni di Governo ininterrotto di Museveni, ha attraversato fasi alterne di sviluppo e tensione. La ricandidatura del Presidente, però, solleva nuovi interrogativi sul futuro dello spazio democratico.
Guerra (non) dichiarata: Thailandia e Cambogia sull’orlo del conflitto
In 3 sorsi – Dopo mesi di tensioni iniziate a maggio e mai superate, la situazione al confine tra Thailandia e Cambogia è precipitata. In pochi giorni, scontri armati, evacuazioni di massa e minacce reciproche hanno riportato il rischio di un conflitto aperto nel cuore del Sud-est asiatico. Tuttavia, uno spiraglio si è aperto nelle ultime ore grazie a un accordo mediato a livello regionale.
Verso il bilancio UE 2028–2034: cosa propone la Commissione
Analisi – La Commissione ha presentato la prima bozza del bilancio UE 2028–2034: 1.816 miliardi di euro e nuove priorità strategiche. Il Parlamento attacca: la coesione perde peso, i Governi guadagnano potere. E le vere sfide – sovranità energetica, sicurezza, innovazione – restano largamente sottofinanziate.
L’Oman punta sull’idrogeno green
In 3 sorsi – In linea con la Vision governativa del 2040, l’Oman mira a diversificare il proprio assetto energetico istituendo il programma Hydrom (Hydrogen Development Oman) e Hyfly (National Hydrogen Alliance), una coalizione di entità provenienti dal settore pubblico e privato che collaboreranno nello sviluppo delle infrastrutture per la produzione di idrogeno verde e nell’esportazione verso il Nord Europa.
Accordo Milan-RDC: il soft power di Kinshasa punta sul calcio
Analisi – La RDC investe decine di milioni in sponsorizzazioni con club europei, mentre il Paese vive una crisi sociale, economica e di sicurezza. Tra soft power e sportwashing, la sfida al Ruanda nella diplomazia calcistica solleva dubbi su priorità e trasparenza.
Corea del Nord: Wonsan-Kalma Resort, rilancio del turismo e incognite future
In 3 sorsi – Dopo oltre sette anni di lavori interrotti e rinvii, è stato inaugurato in Corea del Nord il complesso turistico di Wonsan-Kalma, voluto da Kim Jong-un per rilanciare il settore ricettivo e attrarre turisti stranieri. Tra ambizioni economiche, ritardi strutturali e accesso ancora limitato ai visitatori, il futuro resta incerto.
Rio 2025: BRICS senza Cina e Russia, Modi al centro del nuovo equilibrio
In 3 sorsi – Il vertice BRICS 2025 a Rio ha segnato un momento storico per l’assenza fisica di Xi Jinping e Vladimir Putin. Xi ha declinato per motivi ufficiali di agenda, ma la scelta è letta come segnale politico. Putin è intervenuto da remoto per evitare rischi legati al mandato d’arresto internazionale. Il summit ha comunque prodotto una dichiarazione congiunta su temi globali. Tuttavia, ha evidenziato tensioni interne e un equilibrio di potere in evoluzione.


