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"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

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Giappone: Abe pigliatutto

Nonostante la disaffezione e il maltempo, Shinzo Abe, premier giapponese uscente, si è riconfermato alle elezioni anticipate del 14 dicembre, riuscendo a conquistare i due terzi della Camera Bassa, con numeri da “maggioranza bulgara”

Pakistan, un Paese strutturalmente debole

Parliamo del recente attentato a Peshawar e delle prospettive per il Pakistan con Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera

Singapore e Indonesia: è tempo di cooperazione fiscale

L’esempio dei due Stati del Sudest asiatico è importante per spiegare come la collaborazione in tema fiscale possa essere virtuosa per l’economia, grazie alla lotta all’evasione e alla disponibilità di maggiori informazioni che possono favorire più investimenti. La cooperazione internazionale in questo settore è molto attiva al momento, come dimostrano anche i lavori del G20.

Hot Spot – Ci siamo dimenticati della Siria

Sovrastata dalla più ampia lotta contro lo Stato Islamico, la guerra civile in Siria è un po’ uscita dalla visuale dell’opinione pubblica. Eppure essa rimane parte importante di quei conflitti che sconvolgono oggi il Medio Oriente. Qual è la situazione ora?

IV Vertice UE-Africa: la partnership su migrazione e mobilità

Il nuovo documento strategico su migrazione e mobilità, adottato a Bruxelles in occasione del IV Vertice Africa-UE, se da un lato pone maggiore enfasi su temi precedentemente trascurati (primi fra tutti l’immigrazione irregolare e i diritti degli immigrati), dall’altro lato non pare comunque andare oltre dichiarazioni di intenti per la maggior parte prive di strumenti operativi

La ‘tregua di Natale’ tra leggende e verità di guerra

Miscela Strategica – Durante il periodo natalizio del 1914 – all’improvviso e in maniera spontanea – in qualche punto del fronte occidentale si cessò di combattere: la tregua durò il giorno di Natale o al massimo un paio di giorni senza influire sull’andamento generale della guerra.

Il Pakistan e la partita strategica nel nord-Waziristan

Il Pakistan commemora le vittime del feroce attentato alla scuola militare di Peshawar, ma oltre al dolore è anche il tempo della riflessione e delle risposte politiche a tanta brutalità, cercando di capire le origini ed i motivi dell’attacco terroristico del TTP (Tehrik-e-Taliban Pakistan)

Pakistan, Yemen, Australia: tre attentati diversi

In questi giorni sono avvenuti tre atti terroristici in tre Paesi diversi: Pakistan, Yemen e Australia. Le modalità sono state differenti l’una dall’altra, così come i contesti dove sono avvenuti gli attacchi. Diversa è anche la natura degli assalitori, il che dimostra la totale assenza di connessioni tra i fatti. Analizziamoli in 3 sorsi (uno per attentato).

Ndrangheta s.p.a. – Le donne tra emancipazione e sottomissione (II)

È un dato ormai consolidato come la presenza delle donne nella Ndrangheta non sia più un elemento occasionale, ma, in risposta agli arresti su larga scala e nel solco del modello familiare originario, queste abbiano negli anni scalato i gradini dell’onorata società fino a raggiungere cariche di particolare rilievo, alle quali si accompagnano compiti e responsabilità un tempo inimmaginabili per un mondo tradizionalmente chiuso.

Pakistan: il martedì nero di Peshawar

Alle ore 10.00 di questa mattina, un attacco terroristico di violenza inaudita ha colpito al cuore la città di frontiera di Peshawar, nel Pakistan nord- occidentale, uccidendo oltre 100 scolari di un istituto militare. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo terroristico talebano TTP. Una rapida analisi In 3 Sorsi

Turchia, non è un Paese per giornalisti

Intervista del Caffè alla giornalista Marta Ottaviani, che ci aiuta a capire cosa sta succedendo in Turchia, dove diversi giornalisti e funzionari di polizia sono stati arrestati durante una retata su larga scala, con l’accusa di terrorismo. Il fatto ha scatenato le proteste dell’opposizione, e manifestazioni sono state organizzate per chiedere il rilascio dei fermati. 

Nuovo insuccesso per la Cumbre Iberoamericana

Il XXIV vertice Iberoamericano si chiude confermando lo scarso successo degli anni passati e registrando assenze importanti. Il vincolo culturale non è più sufficiente: il legame tra i paesi iberoamericani è sempre più connesso a interessi economici