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Le Forze Armate di Taiwan

Miscela Strategica – Una rapida carrellata sulle forze armate della Repubblica di Cina e della loro capacitĂ  di difendere Taiwan

LA DIFESA DI TAIPEI – Le forze armate della Repubblica di Cina (ROC) sono state create nel 1947 nella concezione di un esercito della Cina nazionalista, sotto la guida di Chiang Kai-shek a seguito della Seconda Guerra Mondiale. In quel conflitto le forze nazionaliste combatterono al fianco dei cinesi rossi (o comunisti) contro i giapponesi. Nel 1946 l’acerrima rivalitĂ  del leader nazionalista esplose contro il nemico Mao Zedong, a seguito della sconfitta nel 1949 i nazionalisti si ritirarono sull’isola di Taiwan e da allora la minaccia maggiore è rappresentata dalla Cina continentale. A partire dalla crisi dello stretto del 1995-1996 le Forze Armate taiwanesi sono state coinvolte in cooperazioni e operazioni internazionali, e in una modernizzazione tecnologica.

L’ORGANICO – Le forze armate di Taiwan sono comandate dal Presidente che cede, in contesto di pace, le sue funzioni di comandante ai vertici militari. Le forze sono suddivise in: Esercito, Marina, Marines, Aeronautica e Military Police Force of the Republic of China. Fino al 1970 il compito principale delle Forze Armate taiwanesi era ufficialmente rioccupare la Cina continentale. Con l’accettazione del nuovo ruolo della Cina Popolare questa è comunque rimasta, anche a causa della serie di crisi dello stretto, la maggiore minaccia, latente o conclamata, da fronteggiare.

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[tab_title] Le forze di terra[/tab_title]
[tab_title] Marina militare[/tab_title]
[tab_title] Aeronautica[/tab_title]
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[tab] L’Esercito di Taiwan, al quale compete la difesa terrestre è l’erede diretto del National Revolutionary Army (國民革命軍), fondato in Cina nel 1924, presso la famosa Accademia di Whampoa. Il National Revolutionary Army altro non era che la milizia del partito nazionalista: il Guoming dang, di Chiang Kai-shek. Con la sconfitta contro l’Esercito Popolare di Liberazione venne nazionalizzato (Costituzione di Taiwan nel 1947). Grazie alla tradizionale amicizia con i Paesi occidentali, in special modo gli Stati Uniti, i sistemi d’arma sono per la maggior parte occidentali ed in ottime condizioni e rasentano il 90% dell’efficienza effettiva. Gli armamenti terrestri di maggiore importanza di Taiwan sono i corazzati e le artiglierie. Per quanto concerne il suo parco corazzati, l’Esercito taiwanese dispone di 490 M-60A3 di produzione americana e circa 500 CM-11 di produzione nazionale. Come si nota si tratta di un congruo quantitativo, ma di soli carri di seconda generazione. Difatti, è parte della strategia statunitense, in concerto con la politica estera giapponese, equipaggiare l’esercito di Taipei come uno strumento efficace, ma solo in funzione difensiva. Anche le artiglierie sono sullo stesso piano: i pezzi forti sono 60 M-110A2 e 198 M-109 dei modelli A2 e A5. Nonostante ciò Taiwan si sta muovendo per ottenere carri Abrahams e per professionalizzare la componente terrestre, che annovera 140 mila uomini circa.

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Esercitazione a fuoco nei pressi della base di Pingtung

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E’ responsabile della difesa e delle operazioni marittime e della conduzione di operazioni anfibie o di sbarco vero e proprio. Le principali classi di vascelli sono i quattro sottomarini convenzionali classe Balao, Zaardwis e Tench ammodernati a partire dal 2001 col programma Guppy sponsorizzato dagli Stati Uniti e i quattro cacciatorpediniere classe Kee Lung (una versione degli statunitensi Spruance). Taiwan aveva anche acquistato dall’Italia la posamine classe Azio, dismessa nel 1956.

Il R.O.C. Marine Corps venne fondato nell’ambito del Navy Sentry Corps nel Dicembre 1914, su due divisioni (66ma e 99ma) con circa 35 mila effettivi. Attraverso numerosi ridimensionamenti e ammodernamenti ha raggiunto il numerico di effettivi di circa 9 mila. Nel 2004, ha rischierato una sua brigata nei pressi della capitale con funzione di difesa da eventuali aggressioni cinesi.

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Cerimonia di consegna della prima corvetta classe Tuo Chiang nella base navale di Tsoying

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[tab] Ha il compito di difendere lo spazio aereo e di mantenere una completa superiorità aerea in caso di attacco da parte della Cina. L’aeronautica militare possiede circa 500 velivoli, molti dei quali di produzione occidentale (grazie all’allenza strategica con gli Stati Uniti). Sono da citare in particolare 150 F-16A/B Block-20 MLU, 100-130 F-CK-1, 65 Mirage 2000 prodotti su licenza francese, 6 E-2 Hawkeye, 63 AH-1W (elicotteri d’attacco), 39 OH-58D da esplorazione e 30 AH-64D II Apache (elicotteri d’attacco). Oltre a queste forze la difesa dello spazio aereo è affidata a numerose batterie di missili Patriot PAC-II SAM cedute dagli Stati Uniti.

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Formazione di caccia F-CK-1 Ching-kuo

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MINACCE TERRITORIALI – La storia delle Forze Armate taiwanesi ha sempre avuto come principale minaccia la Cina Popolare. Come abbiamo visto, sino al 1971 tale minaccia era diretta, e lo strumento militare di Taipei aveva come principale obiettivo la riconquista della Cina continentale. Successivamente al riconoscimento internazionale del ruolo della Cina Popolare Pechino è divenuta la principale minaccia per Taipei da affrontare in funzione difensiva con l’appoggio statunitense. A seguito della crisi dello Stretto di Taiwan nel 1995-1996 il progetto interno per l’implementazione dell’arma atomica, iniziato nel 1967 presso l’Institute of Nuclear Energy Research (INER) del Chungshan Institute of Science and Technology e congelato negli anni Settanta, rientrò in discussione. L’allora presidente Lee Teng-Hui, che tentò di riportare in auge il processo, ma fu scoraggiato da forti pressioni politiche interne e diplomatiche esterne (Stati Uniti).

Francesco Valacchi

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

Per chi volesse approfondire consigliamo, sulle nostre pagine:

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Foto: John Yavuz Can

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Francesco Valacchi
Francesco Valacchi
Nato a Siena nel 1980, laureato in Scienze Strategiche nel 2004 presso l’ateneo di Torino ed in Studi Internazionali presso quello di Pisa nel 2013. Abita a Livorno.
E’ appassionato di geopolitica e strategia, dottorato e cultore della materia presso l’UniversitĂ  di Pisa.
Passa il suo scarsissimo tempo libero leggendo di geopolitica, scrivendo di geopolitica, saltando fuori da aerei perfettamente funzionanti ed insegnando a farlo, e arrampicandosi sulle montagne.

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