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Il tour africano di Lavrov e le immediate contromosse occidentali

In 3 sorsi – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha visitato alcune capitali africane con l’obiettivo di rafforzare la presenza diplomatica di Mosca nel continente. Stretta tra la carenza di grano, l’atavico antimperialismo e la neutralitĂ  tra i due blocchi, l’Africa si trova suo malgrado ad essere oggetto di pressanti manovre diplomatiche esterne. Lavrov punta sul risentimento contro l’Occidente, ma non è detto che ciò basti a convincere i potenziali alleati.      

1. IL TOUR AFRICANO DI LAVROV

Nei giorni scorsi il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha effettuato un tour diplomatico in alcuni Paesi africani. L’obiettivo di Mosca sembra quello sia di rilanciare l’immagine russa nel continente che di convincere l’opinione pubblica locale della non responsabilitĂ  nella crisi del grano. La prima tappa si è svolta il 24 luglio al Cairo, dove Lavrov ha incontrato l’omologo Sameh Shoukry, il Presidente Abdel Fattah al-Sisi e il Segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul Gheit. L’indomani Lavrov si è recato nella Repubblica del Congo, per un summit con il Presidente Denis Sassou Nguesso, al potere dal 1979. Durante la conferenza stampa congiunta col Ministro degli Esteri locale, Cristophe Lutundula Apala, Lavrov ha confermato l’interesse russo nel voler rafforzare la cooperazione militare con il Paese centrafricano. Il 27 giugno a Entebbe, in Uganda, il diplomatico di Mosca ha tenuto colloqui col Presidente Yoweri Museveni, in carica dal 1986. Il leader ugandese si è detto interessato ad avere rapporti commerciali con la Russia, ma non a fare propri anche i nemici di questa, tenendosi equidistante dal conflitto ucraino. Infine il tour si è chiuso il 28 ad Addis Abeba, dove il Ministro degli Esteri locale, Demeke Mekonnen, ha ringraziato la Russia per il supporto all’Etiopia nel salvaguardare la sovranitĂ  del Paese.

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Fig. 1 – Sergei Lavrov insieme al Presidente ugandese Yoweri Museveni dopo la conferenza stampa di Entebbe, 26 luglio 2022

2. LE RAGIONI DI MOSCA

L’aggressione all’Ucraina costringe la Russia a diversificare i partner commerciali e diplomatici, stanti anche le difficoltà in tal senso con i Paesi dell’Asia Centrale. Dalle dichiarazioni rilasciate da Lavrov emerge una strategia diplomatica a doppio binario. Da un lato Mosca non vuole passare come l’unica responsabile dell’immane catastrofe alimentare che sta interessando l’Africa, la quale importa circa il 40% del grano da Russia e Ucraina. Per sedare le preoccupazioni, Lavrov ha assicurato ai Paesi interessati che il Cremlino intende rispettare il recente accordo sullo sblocco delle esportazioni di grano nel Mar Nero, siglato con l’Ucraina grazie alla mediazione di Turchia e ONU. Dall’altro lato, sia durante un suo intervento al Cairo presso la Lega Araba, sia con un comunicato uscito sui giornali dei Paesi visitati, Lavrov ha esortato l’Africa a ribellarsi al giogo degli USA e dei suoi alleati europei, rei di perseguire ancora una visione unipolare del mondo.

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Fig. 2 – Lavrov insieme al collega etiope Demeke Mekonnen, 27 luglio 2022

3. LA PARTITA (AFRICANA) A SCACCHI TRA USA E RUSSIA 

Non si sono fatte attendere le contromosse occidentali. Parallelamente al tour di Lavrov, il Presidente francese Emmanuel Macron si è recato in Camerun, Benin e Guinea-Bissau, mentre l’inviato speciale degli USA per il Corno d’Africa, Mike Hammer, si è messo in viaggio proprio verso Egitto e Etiopia. Nelle sue dichiarazioni Lavrov ha enfatizzato la decolonizzazione e il doloroso passato coloniale di molti Paesi africani, puntando soprattutto sul sentimento antimperialista. Inoltre il Ministro russo ha elogiato i leader africani per non aver ceduto alle pressioni occidentali riguardo alle sanzioni alla Russia. Tuttavia 17 di questi Paesi si sono astenuti dalla risoluzione di condanna in sede ONU del 1° marzo scorso e non è scontato che alcuni siano pronti a “schierarsi”, inimicandosi, anche solo economicamente, l’Occidente. A dicembre è previsto un incontro  tra USA e leader africani, mentre Lavrov ha annunciato che nel 2023 potrebbe svolgersi un vertice russo-africano per incrementare la cooperazione.

Mario Rafaniello

SergueĂŻ Lavrov, painted portrait DDC_8570” by Abode of Chaos is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • In pochi giorni Sergei Lavrov ha visitato Egitto, Repubblica del Congo, Uganda e Etiopia al fine di rilanciare l’immagine russa in Africa.
  • Il continente africano sta soffrendo una nuova catastrofe alimentare a causa della guerra in Ucraina. La Russia non vuole addossarsi tale responsabilitĂ .
  • Francia e Stati Uniti hanno immediatamente risposto con azioni diplomatiche parallele. L’Africa si ritrova ad essere – di nuovo – uno scacchiere strategico tra Mosca e Occidente in questa nuova guerra fredda.

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Mario Rafaniello
Mario Rafaniello

Laureato in Giurisprudenza, Relazioni internazionali e Scienze della politica. Attualmente dottorando in Diritto comparato e Cultore della materia IUS/13 presso la facoltà di Scienze politiche di Caserta dell’Università “Vanvitelli”. In passato autore web per diversi portali a tema culturale e geopolitico.

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