In 3 sorsi – Il G7 in Canada, che ha visto il ‘battesimo del fuoco’ internazionale del nuovo Governo italiano, ha confermato le spaccature all’interno dell’Occidente, l’incurante isolamento dell’America di Trump e la sostanziale inconcludenza del formato.
Zimbabwe: ritorno al Commonwealth?
In 3 sorsi – Lo Zimbabwe ha avviato le pratiche per la riammissione nel Commonwealth e inaugura una nuova fase politica, volta a una maggiore apertura nei confronti degli storici alleati occidentali
La Catalogna tra indipendentismo e unionismo
In 3 sorsi –Le elezioni in Catalogna dello scorso dicembre hanno prodotto un risultato assai controverso. Nonostante infatti la somma tra i partiti indipendentisti rappresenti ancora la maggioranza, il primo partito in termine di voti è stato l’unionista Ciudadanos.
Il summit di Singapore e il rinascimento asiatico
Si è tenuto il tanto atteso summit tra il Presidente degli Stati Uniti e il leader della Corea del Nord a Singapore. Un vertice storico, preceduto da una serie incredibile e imprevedibile di eventi, che potrebbe portare a un nuovo rinascimento in Asia.
Il cielo su Ebla: la guerra in Siria a fumetti
Un’intervista a Emiliano Barletta, autore con Gianlorenzo Di Mauro de Il cielo su Ebla, un fumetto che racconta la sorte di uno dei più importanti scavi archeologici mondiali, oggi gravemente compromesso dalla guerra in Siria.
Bambini di strada: esseri invisibili, figli di nessuno
Storie – I “bambini di strada” sono presenti in tutti i Paesi del mondo, ma nonostante la drammaticità, l’estensione e la gravità del fenomeno, il problema occupa ancora troppo poco spazio nel dibattito pubblico.
“Niente firme, siamo libici”. A Parigi un accordo solo orale per il futuro
Una “Dichiarazione politica” letta in arabo e approvata oralmente dal premier Fayez Al Sarraj, dal generale Khalifa Haftar, dal presidente della Camera dei Rappresentanti, Aquila Salah, e dal presidente dell’Alto Consiglio di Stato, Khalid al-Mishri. È tutto ciò che il capo di stato francese, Emmanuel Macron, è riuscito a strappare al vertice di Parigi per tentare di risolvere la crisi libica. Nessuna firma su un pezzo di carta, però. Il che la dice lunga dell’affidabilità del percorso.
Cina, UE, e accordi sul clima: una nuova leadership?
Quando nel giugno 2017 il Presidente Trump ha annunciato di voler ritirare gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, la comunità internazionale ha iniziato a guardare alla cooperazione sino-europea come unica via per portare avanti la lotta ai cambiamenti climatici. La cooperazione tra Pechino e Bruxelles ha permesso il lancio dell’Emission Trading System cinese ed entrambe le potenze intendono ridurre progressivamente la loro dipendenza dal carbone. Tuttavia, sebbene la Cina abbia ridotto il consumo di carbone a livello domestico, gli investimenti cinesi in infrastrutture all’estero contrastano con una potenziale leadership ambientale.
Mariano Rajoy è stato sfiduciato dal Parlamento spagnolo
Ristretto – Il premier spagnolo Mariano Rajoy è stato sfiduciato oggi dal Parlamento. Il socialista Sanchez ne prende il posto, ma le prospettive del prossimo governo sono piuttosto incerte.
Brasile, elezioni tra voglia di destra e la crisi del lulismo
Il Paese si avvicina all’appuntamento elettorale di ottobre in un clima di divisione e rancore. La campagna elettorale si fa sempre più incendiaria, mentre l’attenzione nazionale e internazionale si concentra sul lulismo.
Tokyo e i suoi vicini: una nuova primavera?
Il Giappone sta affrontando una nuova fase di maggiore distensione nei rapporti con la Cina, più per strategia e convenienza congiunturale che per reale spirito di cooperazione. Il 9 maggio scorso Shinzo Abe ha incontrato il Premier cinese Li Keqiang e il Presidente sudcoreano Moon Jae-in a Tokyo in un summit trilaterale, con il chiaro intento di mantenere un ruolo da protagonista nella questione nordcoreana e di rilanciare l’integrazione economica regionale.
Il piano degli Emirati per attrarre investimenti esteri
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato un piano di riforme economiche per attrarre nuovi investitori esteri e rilanciare l’economia dello Stato del Golfo Persico, fortemente danneggiata negli ultimi anni dal crollo del prezzo del petrolio.


