Miscela Dark – Al Qaeda nel Maghreb Islamico – AQIM – è stata tra le prime filiali qaediste a nascere una volta avviatosi il processo di delocalizzazione del gruppo originario. Operante soprattutto nel Nord Africa, è una minaccia per tutti i Paesi che operano o che hanno interessi in quel quadrante
Avio si lancia verso il futuro
AstroCaffè – Il Caffè è stato in visita agli stabilimenti di Avio Spa a Colleferro e vi raccontiamo sia come è andata sia quali sono le prospettive per il lanciatore Vega, prodotto di punta dell’azienda
Accordo Myanmar-Bangladesh: una svolta per la crisi dei Rohingya?
Ristretto – Dopo settimane di negoziati diplomatici, i Governi di Myanmar e Bangladesh sembrano aver raggiunto finalmente un accordo per il rimpatrio delle centinaia di migliaia di Rohingya fuggiti dal Rakhine nei mesi scorsi. Oggi rappresentanti dei due Paesi dovrebbero infatti firmare un memorandum di intesa che prevede il ritorno volontario dei Rohingya in Myanmar dopo la compilazione di un modulo sul loro status di cittadinanza.
Guam: una piccola isola con un grande peso
In 3 sorsi – L’isola di Guam ha una posizione geografica che la rende un punto strategico chiave per gli Stati Uniti nel Pacifico, ma da qualche mese essa si trova al centro delle tensioni tra USA e Corea del Nord, minacciata da un possibile attacco missilistico di Kim Jong-un
La rassegna del Caffè 22 novembre 2017
La rassegna del Caffè – La rassegna giornaliera con i consigli della nostra redazione
Quo vadis, Nagorno-Karabakh? Storia di un’indipendenza nell’ombra
Quale formula negoziale potrà porre fine al conflitto del Nagorno-Karabakh? E come attribuire all’Artsakh dignità di Stato riconosciuto? Se la riapertura del dialogo tra Armenia e Azerbaijan è foriera di sviluppi positivi ma non immediati, la Corte di Strasburgo si prepara invece a compiere i primi passi verso la qualificazione giuridica di uno dei tanti tasselli di instabilità post-sovietica
“Concepita nella libertà”: Lincoln e il discorso di Gettysburg
In 3 sorsi – Nel 1863 il Presidente Lincoln commemora a Gettysburg la più cruenta battaglia della guerra civile, combattuta per salvare l’Unione e abolire la schiavitù. Il significato delle sue parole cambia insieme allo sguardo che l’America rivolge a se stessa
Gli occhi nel Jihad: 6 Novembre – 20 Novembre
Gli avvenimenti principali riguardanti la galassia jihadista in queste due settimane
La rassegna del Caffè 21 novembre 2017
La rassegna del Caffè – La prima rassegna giornaliera con i consigli della nostra redazione
EMA: cos’è e perché Milano ha perso
In 3 sorsi – Milano perde la sfida per l’EMA: l’Agenzia Europea per i Medicinali andrà ad Amsterdam. Il colpo per il capoluogo lombardo e per il Governo italiano è duro, ma piangersi addosso non serve.
Elezioni presidenziali in Cile, ballottaggio tra Piñeira e Guiller in dicembre
Ristretto – Sebastiàn Piñeira, leader di Renovaciòn Nacional, già presidente dal 2010 al 2014, ha sfiorato il 40% dei consensi alle elezioni presidenziali cilene tenutesi la scorsa domenica. Il risultato è positivo ma non è bastato per aggiudicarsi subito la partita. Piñera dovrà vincere anche il ballottaggio del 17 dicembre per tornare ad essere l’inquilino della Moneda. Il suo sfidante sarà Alejandro Guiller, sociologo e rappresentante del centro sinistra targato Partido Radical. Piñera, miliardario, si pone come liberista puro ma non viene considerato come una proposta nuova; la strana politica economica della Bachelet, progressista che ha messo in pratica tagli alla spesa pubblica e reso a pagamento la scuola, ha probabilmente innescato voglia di cambiamento che è stata intercettata soprattutto dalla candidata della sinistra radicale, giunta terza ed esclusa dal ballottaggio, la giornalista Beatriz Sanchez, del Frente Amplio. Il suo pacchetto di voti (il 20%) fa gola a Guiller (che ha preso il 22,50%) e obbliga Piñeira (fermatosi al 37%) a scendere a patti con gli ultraconservatori di José Antonio Kast, che si rifà direttamente a Pinochet, giunti quasi al 7%. Per vincere, Piñeira dovrà mostrarsi difensore della democrazia e rispettare i valori fondanti della repubblica odierna senza sconfessare Kast mentre Guiller dovrà tendere al centro senza indispettire il Frente Amplio. La partita è tutta da giocare.
Andrea Martire
Filippine, ricostruire una regione sulle macerie dell’ISIS
In 3 sorsi – La città di Marawi nel sud delle Filippine è stata liberata dalle forze jihadiste dopo 5 mesi di scontri. Il pericolo terrorismo resta però alto in tutto il Paese, e il Governo centrale è ora chiamato a gestire la ricostruzione di una regione in piena crisi, dove la minoranza musulmana chiede disperatamente una maggiore autonomia politica


