Caffè Americano – Donald Trump è di fatto il candidato repubblicano alla presidenza. Ora gli occhi sono puntati sul partito, diviso a metà tra chi supporta la nomina e chi ha dichiarato che, piuttosto di sostenere il magnate, voterà Clinton. Chi sono i repubblicani di spicco che si stanno schierando con Trump? Chi sono, invece, quelli che non smetteranno di ostacolarlo?
La Cina nella finanza globale (VI)
Comprendere la Cina – Gradualmente, ma inesorabilmente, la geografia della finanza globale sta cambiando. E ciò malgrado la resistenza da parte degli Stati Uniti alle iniziative della Cina. Continuiamo il nostro viaggio per esaminare il ruolo sempre più attivo di Pechino.
L’eredità di Obama in America Latina (1)
Tempo di bilanci per Barack Obama, anche per quanto riguarda i rapporti con il continente latinoamericano. Le speranze riposte nel primo Presidente di colore della storia USA per un rilancio delle relazioni sono state soddisfatte? Nella prima parte della nostra analisi ripercorriamo il quadro storico
Gli Stati Uniti pensano (di nuovo) al Raptor
Miscela Strategica – Ritorna il Raptor? Forse sì. Gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di riavviare la produzione del caccia di quinta generazione. Un’opzione non esente da difficoltà tecniche ed economiche
Il Brasile spegne WhatsApp, tecnologia contro democrazia?
Il recente avvenimento ci induce a riflettere sul nuovo rapporto tra democrazia e tecnologia, incrociando il momento con l’impegno civile per fornire una nuova chiave di lettura di questo particolare periodo di forti turbolenze politico-economiche. WhatsApp nuovo termometro del sentimento popolare?
Il land grabbing cinese: origini, peculiarità e prospettive (I)
La Cina si pone sempre più come protagonista delle relazioni geopolitiche mondiali; ma più cresce la sua influenza, maggiore diventa la necessità di assicurare ai propri cittadini una completa sicurezza alimentare, anche sfruttando la rilevanza politica internazionale. Il land grabbing viene da qui
13 Hours: guerra e segreti a Bengasi
Le recensioni del Caffè – L’ultimo film di Michael Bay racconta le 13 ore in cui si è consumato l’attacco al consolato americano di Bengasi costato la vita all’ambasciatore Chris Stevens e altri tre uomini nella notte dell’11 settembre 2012. Una vera e propria debacle per l’amministrazione Obama, che potrebbe anche nascondere retroscena inquietanti relativi al crescente traffico d’armi dalla Libia ai ribelli siriani
Messico, i progressi economici non salvano Peña Nieto da un calo dei consensi
Per la prima volta nella storia messicana il livello di consenso del leader del Paese è sceso al di sotto del 50%. Enrique Peña Nieto sta lavorando senza sosta, portando a casa grandi successi, non da ultimo l’arresto del signore della droga El Chapo. Eppure assistiamo a segnali di caduta: lenti, graduali ma persistenti
Uscire o non uscire? Il dilemma della Brexit
A giugno il Regno Unito vota per decidere se rimanere o uscire dall’Unione Europea. A sostenere la permanenza nell’UE vi è gran parte della comunità politica, della stampa e del mondo dell’imprenditoria. Dall’altra parte, numerosi membri della maggioranza e lo UKIP si sono schierati a favore del “leave”. Entrambe le fazioni hanno fatto ricorso a diversi argomenti di tipo economico per convincere il popolo britannico
Uno sguardo alla campagna elettorale e al ritiro di Ted Cruz
Caffè Americano – Ted Cruz e John Kasich si sono ritirati dalla corsa presidenziale. Trump si è dimostrato un avversario troppo forte, tanto da obbligare il senatore del Texas e il governatore dell’Ohio a dichiarare la sconfitta. Mentre Kasich veniva dato per spacciato già da molto tempo, è stata invece sorprendente la rinuncia a continuare di Ted Cruz. Cerchiamo di riassumere come si è sviluppata la campagna elettorale del senatore e di far luce sui motivi della sua disfatta
Brasile diviso sull’impeachment, democrazia immatura?
L’altra faccia dell’impeachment, ovvero come si arriva a tutto ciò e perché succede di nuovo? Dopo 23 anni la camera dei deputati vota per la seconda volta la messa in stato d’accusa di un presidente della Repubblica. Nel 1992 era toccato a Fernando Collor de Mello, oggi a Dilma Rousseff.


